4 marzo 2008

LE PRIMARIE DA SBALLO


13 commenti:

Anonimo ha detto...

- Cosa fa in sindaco prima di andare a letto?
- Dorme...
- Giusto! E prima di svegliarsi?
- Ehm, ronfa più forte?

Anonimo ha detto...

COME POSSONO ANDARE LE COSE E GLI UOMINI...
Il 30 ottobre 1922, nell’Urbe dove dovevano ancora idealmente abitare, puri ed intatti, gli spiriti immortali dei suoi primi Sette re, di Giulio Cesare, di Augusto, di Nerone... Sua Maestà Vittorio-Emanuele III ricevette per tre quarti d’ora Mussolini, presentatosi al suo cospetto in camicia nera. Dopo essere arrivato nella Città eterna, accolto da una folla immensa, alle 10 h 42. Col rapido Milano-Roma. Il re gli affidò la formazione di un nuovo governo. Governo che il Duce constituì velocissimamente. Alle ore 19 in punto, infatti, aveva già, con fulminea prontezza di spirito tipicamente futurista e fascista, ultimato le nomine di tutti i suoi ministri. Con solamente il 7% dei deputati che aveva ottenuto alle elezioni precedenti, aveva potuto diventare Primo ministro.
A soli 39 anni, Benito Amilcare Andrea Mussolini poteva, finalmente, far prova delle sue innate capacità politiche superiori. Poteva governare l’Italia con ferreo ardimento, etc...
L’uomo predestinato era nato nel piccolo villaggio di Dovia di Predappio, in Romagna. Molto lontano da Acri. Il 29 luglio 1883. Alle 14 e 15 precisamente. Figlio della pia e devota insegnante Rosa Maltoni e del bravo ed onesto fabbro rivoluzionario Alessandro Mussolini, ammiratore di Bakunin e di Marx e della rivoluzione in generale. Per cui attribuì al dittatore neonato i nomi di tre famosi rivoluzionari: del presidente messicano Benito Juarez che si era battuto vittoriosamente contro Massimiliano ed i Francesi; del garibaldino Amilcare Cipriani che aveva poi difeso la Comune di Parigi; e di Andrea Costa, fondatore del Partito socialista rivoluzionario di Romagna. La nonna Caterina, di spirito profetico dotata, subito predì che il nipotino avrebbe avuto una salute di ferro e parlato troppo. Ancorché, in seguito, per mettersi a pronunciare le sue prime parole: “mamma, papà, pipì”, il fenomeno italico ci mise molto più tempo del solito. Papà Alessandro, contento di avere un figlio, lo festeggiò intorno ai banconi nel caffè del villaggio bevendo in compagnia dei suoi amici socialisti. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1910, questo padre di estrema sinistra poté sempre andar fiero del suo degno discendente che se ne andava in giro portando al collo una medaglia con l’effigie di Marx e che durante i suoi brevi ma movimentati soggiorni a Losanna riuscì a farsene espellere più volte dalle autorità svizzere e che scriveva, in qualità di collaboratore, degli accesissimi, polemici articoli su giornali di estrema sinistra come "Il Proletario" (di New York) ed "Il Lavoratore".
Il futuro Duce sapeva sedurre. Divenne, via via... un Idolo. L’Idolo per eccellenza dei camerati e caporioni e ras e Balilla e Giovani Italiane e Giovani Avanguardisti e dei Guf (Organizazione Giovanile Universitaria) e degli Accademici d'Italia... e dei Podestà (messi su nel 1925)...
L'Idolo Perfetto insomma. Soprattutto delle donne....
In particolar modo, logicamente, delle focose più fascistissime (...) Quindi, com’è ben noto, di un grandissimo numero di brave e ben istruite maestrine elementari (ad esempio)che se lo sognavano, non solo di notte ma perfino ad occhi aperti, mentre, dalla cattedra, facevano scuola col suo ritratto appeso sui muri. (...) Cosi politicamente eccitate, via con le lezioni... per spiegare agli ignari piccoletti che era giunto il tempo dell'Azione con la M... maiuscola. per spiegare ai pargoletti l'attuazione imprescrittibile del grandioso programma per il rinnovo futurista, politico, morale, sociale, familiare, religioso, immanente e trascendente, nonché meccanico e geografico, geometrico e aritmetico, e cinematografico, dell’Italia. (...)
La "Nuova Italia", era stata concepita durante la Grande guerra. A partire dal 23 febbraio 1917, verso le ore 13 esattamente, quando il caporale Benito Mussolini, secondo la sua stessa testimonianza (...), venne ferito sul fronte del Carso. (Da un proiettile difettoso scoppiato nel tubo del mortaio maneggiato dal proprio reparto.) L'audacissima Rivoluzione fascista poté quindi essere affinata da questo eroico caporale durante la sua lunghissima convalescenza negli ospedali di Udine e di Milano per essere ulteriormente perfezionata sulle rive del lago Maggiore.
Riformato, ritrovò, quindi, il suo posto di giornalista. Di direttore del "Popolo d'Italia" dopo esser stato quello dell'"Avanti"...
QUALCHE DATA:
Il 15 dicembre 1922 fu costituito il Gran Consiglio Fascista. Dovrà, nei piani perspicaci ed efficaci del Duce provvidenziale, eccetera, del Popolo italico... far regnare l’Ordine. L’Ordine Nuovo. Si doveva organizzare, nei tempi più brevi, e nei minimi dettagli, il dominio totale del fascismo sullo Stato.
La Nuovissima Italia doveva venire alla luce fisicamente. L'Uomo Nuovo, cosciente di sé e del fulgidissimo Destino della Patria, dovevasi cominciare ad educarsi! Con mistica ma razionale volontà...
Le nuove Parole d'Ordine, tra cui: OBBEDIENZA ASSOLUTA! TOTALE! CIECA! (al Capo)si dovevano inculcare nello spirito e nel corpo di ognuno. Giacché ciascuno Doveva, imperativamente, sentirsi, tosto, un membro... Partecipe di un Unico Organismo. In breve... della Millenaria... Verità Fascista. “Il DUCE HA SEMPRE RAGIONE!” Gli Italiani, in numero via via più crescente, aderirono, dunque, a questo nuovo modo di aver sempre ragione. (...)
1922 : Il nuovo Primo ministro, minacciando gli uni e promettendo liberalmente agli altri, dicendo una cosa ed il suo contrario... nel novembre 1922, dopo aver ottenuto la fiducia alla Camera dei deputati con 306 voti favorevoli (i 35 fascisti, più i nazionalisti ed i liberali di ogni bordo e tendenza : Salandra, Giolitti, Orlando... più quelli dei socialisti indipendenti di Bonomi e dei popolari di De Gasperi...), e 116 contrari (i socialisti moderati di Turati e quelli massimalisti di Serrati più i comunisti), dopo questo successo dovuto all’incoscienza attiva degli uni combinata all’incoscienza passiva degli altri, Mussolini poté, addirittura, farsi accordare i pieni poteri fino alla fine del 1923...
Ma, come quasi sempre avviene in politica, al carro vittorioso si accodarono tutti coloro che volevano tirar benefici, in un modo o nell’altro, da questa nuova situazione. Dopo pochi mesi di governo, centinaia di migliaia furono i nuovi aderenti del PNF.
Gli organi dello Stato divennero facile preda per i fascisti che avevano come fine dichiarato la manomissione e la subordinazione totale del Paese. Varie Associazioni furono sciolte: Combattenti, Mutilati... e diverse altre dei Lavoratori. Intanto, le aggressioni delle Squadre dirette dai ras... continuavano contro tutti quelli che si opponevano, manifestando o denunciando pubblicamente quest’inizio di dittatura. Gli arresti aumentarono. Quella di Pietro Gobetti ad esempio, poi liberato in seguito all’intervento di Benedetto Croce; o di Serrati e di Nenni con l’intera redazione dell'Avanti. Nel dicembre di quell’anno, si riunì, per la prima volta, il Gran consiglio del fascismo. Destinato a a far leggi su tutto al posto del parlamento.
Venne costituita la MVSN, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Vera e propria guardia pretoriana al servizio di Mussolini, da chi dipendeva direttamente. Il re, malgrado la dissoluzione della Guardia reale, continua a lasciar fare. Sono creati dei Commissari politici, i cosiddetti Prefetti volanti, che dotati di ampi poteri percorrono l’Italia cacciando dai loro posti amministrativi quei funzionari, più o meno sospetti ai loro occhi, che sostituiscono con persone apertamente favorevoli al nuovo regime. E così via contro le già povere e striminzite libertà superstiti.
La repressione si accelerò: quale migliore occasione, da sfruttare immediatamente, che quei Pieni poteri, a scadenza fissa... e perciò relativamente precari, concessi con tanta inaudita irresponsabilità? (...)
CROCE* : Il suo cambiamento di rotta avvenne solo dopo le elezioni del '24. Perfino dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti questo grande filosofo-senatore votò la fiducia al Governo fascista, che si era trovato in difficoltà a causa dell'eliminazione del coraggioso deputato socialista. Sostenendo che il Partito fascista era utile contro un eventuale venuta al potere dei socialisti in caso di caduta di questo Governo. Passato il “pericolo rosso”, sarebbe stato facile sbarazzarsi di un Mussolini che poteva essere considerato, ormai, come “prigioniero” dei liberali... (...)
Grazie a tali profondissime analisi politico-metafisiche, e malgrado tutto ciò che già si sapeva, i senatori del Regno sostennero massicciamente il Duce. Su 398 voti, solamente 21 votarono contro! (Povero Matteotti! Povero don Minzoni! ...). Nel dicembre del '24 il senato votò ancora una volta per il Primo ministro: 208 voti contro 54. Rincuorato, il Mussolini poté tenere il famoso discorso del 3 gennaio 1925. In Parlamento, dove aveva la maggioranza assoluta in seguito al boicottaggio delle sedute da parte dei deputati socialisti...
Il re lasciò correre...
La Dittatura, e la conseguente censura, divennero totali...
- (*) Un famoso manifesto di sostegno a Mussolini uscì in marzo 1925 dal congresso degli intellettuali fascisti tenutosi a Bologna. Il celebre contro manifesto di Benedetto Croce è del 30 aprile. Il filosofo subirà, qualche settimana dopo questa coraggiosa presa di posizione, il saccheggio del suo appartamento.
MATTEOTTI: Il corpo fu ritrovato più d'un mese dopo, ad una ventina di chilometri da Roma. La maggior parte dei giornali ne pubblicarono i dettagli. Come Il Resto del Carlino con una Edizione straordinaria, la sera del sabato 16 agosto 1924. Messo in difficoltà dalle accuse, costretto alla difensiva, il Duce fece arrestare i rapitori assassini del coraggioso deputato socialista, e dimissionare alcuni responsabili del suo stesso Partito. Poco tempo dopo poté ripartire al contrattacco. Beneficiando, in novembre, del voto di fiducia della Camera. E persino del Senato dove nel frattempo aveva fatto nominare più di cinquanta persone a lui favorevoli. Il re, da parte sua, rifiutò di leggere la dettagliata memoria accusatrice di Cesare Rossi, capo del servizio stampa del PNF, pure arrestato, che accusava Mussolini d'aver creato un Servizio segreto incaricato di sbarazzarlo dei suoi avversari politici. Accuse già pubblicate dalla stampa...
ALTRE AGGRESSIONI (TRA LE PIU’ FAMOSE) -- Don Minzoni (assassinato nel ‘23) , Amendola (ferito a colpi di manganello il 20 luglio, nè mori pochi mesi dopo, a Cannes); Nitti, don Sturzo, Donati, Salvemini, Turati, (costretti alla fuga ed all'espatrio); Piero Gobetti (morto a Parigi nel febbraio '25, in seguito alle sevizie). Toscanini, che aveva abbandonato il fascismo già nel 1919, e che rifiutò nel 1922 e poi nel 1926, sempre alla Scala - dov’era presente il Duce per la prima della “Turandot” di Puccini - di far eseguire “Giovinezza”, fu aggredito e picchiato da squadristi, lasciò l'Italia per gli Stati Uniti; fratelli Rosselli, assassinati a Parigi.
E tanti altri perseguitati fra cui migliaia di condannati al carcere (Antonio Gramsci) o al confino (Cesare Pavese).
Per il "resto", sappiamo come andarono le cose del Millenario...
Come pure di tanti ex. Di tanti convertiti. Dopo la guerra...

Anonimo ha detto...

UDITE UDITE... Udite come le cose cambiano!

Nel TG2 (che mi sono deciso a guardare, sforzandomi), dopo un servizio, lunghissimo, sugli incidenti sul lavoro (tanti in questo periodo di elezioni?) poiché con giornalisti alla rincorsa dei famigliari delle vittime della cisterna con lo zolfo... (Ma dove imparano ad essere tanto scostumati e grossolani e senza alcun ritegno? Vogliono mostrare come sanno piangere?)... dopo questi altri morti sul lavoro, via con altre lunghe cronache... e poi con le solite processioni e santi... ed poi con altri soliti bla bla dei soliti politici... ed una dose d'immondizia in Campania... ed il freddo che ritorna (brrr)... dopo dopo... ecco il Gran finale annunciato dalla presentAttrice con un “Cambia la coscienza sociale...”: il servizio conclusivo di un certo De Scalzi che afferma, come se niente fosse e con voce suadente e convinta e come se si indirizzasse a spettatori rincretiniti (e forse lo siamo in grande percentuale): “Cambiano le coscienze di un paese... cambiano i tempi... cambiano i peccati... Le religioni, infatti, cominciano ad interessarsi del clima... di ecologia... come la Chiesa che ha deciso di istituire degli itinerari di catechesi educativa volta alla pulizia di luoghi...” (scrivo cosi come ricordo le frasi).
Mi seguite? Adesso (marzo 2008), ora ora, ecco che, finalmente, udite udite, le cose cambiano... che, adesso adesso ora ora, le coscienze cambiano...
Mentre prima, eh, prima non potevano assolutamente cambiare... (logico, no?)
E questo giornalista lo annuncia... Ha il coraggio di annunciale, queste sue... (vedete voi cosa mettere al posto dei puntini)
Ah, queste asserzioni... come quelle di poco prima coi politici che dicevano a proposito degli incidenti sul lavoro: “Le cose non possono continuare così”...
Questi modi di "fare", di dire...
Come definirli?

Anonimo ha detto...

SALUTE PUBBLICA - Acri martedi 4 marzo 2008. - Si aggravano le condizioni sanitarie dell'Assessore alla Cultura Dott. Carlomaria Coltivato. -
Lo sciopero della fame dell'Assessore Carlomaria Coltivato che sta facendo correre gravi rischi non solo culturali allo stesso interessato preoccupa tutta la maggioranza. Ieri sera, intanto, è stato finalmente visitato dal sindaco, Prof. Angelo Graziattia, che ha tentato inutilmente di fare assorbire mezzo litro di vino, più una buona frittata con salsiccia e rape, al suo subalterno pericolosamente dimagrito.
L'Assessore alla Cultura, in questi due ultimi giorni di sciopero solitario ha perso, infatti, oltre 200 grammi. "Se continui, gli ha garantito anche don Gaetano, il medico, potresti perderne altrettanti!" Ricordandogli che se l'onorevole Pannella c'è abituato, lui ed i suoi colleghi, non di certo.
Nei registri comunali infatti, non v'è traccia alcuna di eletti o impiegati che abbiano, una volta stabiliti nel municipio, perso un solo grammo. Anzi, com'è noto, ne avrebbero guadagnati a dir basta.
Ricordiamo che l'infortunato assessore Coltivato sciopera a causa delle ormai note barzellette che circolano, sempre più numerose, sul suo conto.
L'Assessore avrebbe affermato in pieno Consiglio comunale: "Se non la smettono, io, in quanto Assessore coltivato di parte lesa, a partire da mo' rifiuto di nutrire la mia brava persona offesa! E tanto peggio per loro se mi perdono!"
Da allora, risultano completamente vani o inutili i numerosi tentativi, amichevoli o politici, fatti sia dalla maggioranza che dalla minoranza che spera potersi scialare opportunisticamente, com'è noto. Corre voce, comunque, che i soli che potrebbero risparmiare la vita e quindi i chili superflui del Dott. Carlomaria Coltivato, sono quelle stesse persone anti amminestrattive che hanno sparso tali prese in giro terribilmente umoristiche sul conto del povero politico sempre quasi quasi più forse forse moribondo.
Il nostro ruolo di giornalista limitandosi a riportare i fatti, come un cane da caccia la selvaggina in modo obiettivo, vi terremo al corrente dei risvolti forse gravi che tutta la cittadinanza spera pero' salutari per la sua intelligenza dato che, in quanto credenti, credono nei miracoli. Ovviamente (...)

- Dall'invitato del "Corriere della Serra".

Anonimo ha detto...

Ad Acri... da noi, siamo culturalmente... pronti per una LISTA CIVICA cosi come sono proposte da Beppe Grillo?
Da questa persona letteralmente fuori dal "comune"...
Ce ne vorrebbero 1000 come lui... Ma, certe cose, e persone, è risaputo, sono rare... - Se, poi, ci dovesse deludere? Lo andiamo a prendere per il collo della sua solita maglietta... - Provate a confrontare la sua preparazione (si), e le sue preoccupazioni meravigliosamente incazzate con quelle delle schiere di sciamuorti-musci-fricuni (ah il dialetto!!!)... degli "impiegati"... dei "nostri rappresentanti"...
Beppe (faccio questo esempio), lui, se la potrebbe cavare, molto bene, in qualsiasi luogo perché è un uomo (!) molto curioso... Mentre gli impiAgati, no... Poiché sono, chi più e chi meno, dei citrulli... grazie ai quali l'Italia va, come va... - Li osservi, tutti questi mammoni pieni di sé ("cazzu IU IU"...)... e ti fanno cascare le balle e le braccia e, soprattutto, lo Spirito... - Certo, e non so come dirlo meglio - ma questa è l'esatta impressione che si ha, che ho di tutto questo, stando al di là dei confini della nostra povera "Penisola dell'immondizia"... - E, se per motivi "puramente ideologici" si rimprovera questo o quello a Beppe, vuol dire che non si è capito un fico secco... - E, certo, come non ringraziarlo di utilizzare il suo tempo a mandare Affanculo gente che "ognuno" di noi vorrebbe mandarci? - Eccetera e via dicendo.........
Troppo entusiasmo per qualcuno che di mestiere fa, o faceva (?) il comico?
Non credo proprio che si tratti di questo...
Per concludere questa apologia del Comico: pensate che ad Acri, da noi, ci sarà il V.Day in aprile?
O le solite nefaste dipendenze tra individui per non parlare di tanti leccapiedisti... avranno come sempre il sopravvento?
"Libertà negata" accennava ad una data sbagliata... a 130 anni fa... facendo un commento all'articolo della Redazione su "Rabagas"...
(Spero che i tre puntini... siano abbastanza malandrini...)

ln ha detto...

Ma che vuoi fare ad Acri?
Non siamo pronti per le liste civiche.
Siamo talmente assuefatti ed impregnati da questa malsana aria che respiriamo.
Se vuoi fare politica fuori dagli schemi lo devi fare segretamente.
Organiza la nuova "carboneria" che io mi iscrivo!

Anonimo ha detto...

Par Condicio

Josip Broz(maggio 1892-4 maggio1980),conosciuto con il soprannome di Tito,è stato il capo politico della Jugoslavia dalla fine della seconda guerra mondiale sino la sua morte.
Il soprannome "Tito" gli fu conferito al tempo in cui era capo dei comunisti nella seconda guerra mondiale.
Maggio 1945. Per tre giorni e tre notti,le truppe del maresciallo Tito si scatenano contro tutti quelli che hanno mostrato sentimenti di italianità,contro tutti quelli che sognano uno stato libero.
A Campo di Marte, a Cosala, a Tersatto, lungo le banchine del porto, in piazza Oberdan, in viale Italia, i cadaveri si ammucchiano.
Nelle carceri cittadine e negli stanzoni della vecchia questura, nelle scuole di Piazza Cambieri, centinaia di imprigionati attendono di conoscere la propria sorte, senza che alcuno si preoccupi di coprire le urla degli interrogati negli uffici di Polizia, adibiti a camere di tortura.
Centinaia di uomini e donne, d'ogni ceto e d'ogni età, svaniscono nel nulla,per sempre.
Insieme agli autonomisti, negli stessi giorni e poi ancora nei mesi che verranno, trovano la morte a Fiume anche alcuni esponenti del CLN ed altri membri della Resistenza italiana.

Testamento di un uomo, condannato a morte dai comunisti slavi.

... Non piangere per me. Non mi sono mai sentito così forte come in questa notte di attesa, che è l'ultima della mia vita. Tu sai che io muoio per l'Italia. Siamo migliaia di italiani, gettati nelle foibe, trucidati e massacrati, deportati in Croazia falciati giornalmente dall'odio, dalla fame, dalle malattie, sgozzati iniquamente. Aprano gli occhi gli italiani e puntino i loro sguardi verso questa martoriata terra istriana che è e sarà italiana. Se il Tricolore d'Italia tornerà, come spero, a sventolare anche sulla mia Cherso, bacialo per me, assieme ai miei figli. Domani mi uccideranno. Non uccideranno il mio spirito, né la mia fede. Andrò alla morte serenamente e come il mio ultimo pensiero sarà rivolto a Dio che mi accoglierà e a voi, che lascio, così il mio grido, fortissimo, più forte delle raffiche dei mitra, sarà: viva l'Italia!".

Deportati dimenticati in nome della politica atlantica.
Una verità negata sempre, per ovvi motivi, dal regime di Belgrado, ma inspiegabilmente tenuta nascosta negli archivi del nostro ministero della Difesa. I governi che si sono succeduti dal dopoguerra fino ad oggi per codardia, hanno accettato supinamente di sacrificare sull'altare della politica atlantica migliaia di giuliani, istriani, fiumani, dalmati. Colpevoli solo di essere italiani.

Ed infine discorso revisionista del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sfocia nel recente "incidente diplomatico" con la Croazia.

In conclusione:
se vogliamo essere uomini liberi dobbiamo iniziare ad essere più obiettivi nel giudicare un fatto.
Svincolarci da ideologie superate e guardare il mondo con occhi nuovi.

ln ha detto...

Ragazzi preoccupatevi.
C'è qualcosa che non va!
Ho appena letto un articolo di denuncia di un nostrano giornalista.
E' il secondo in pochi giorni,deve esserci qualcosa di strano, avevano ragione quelli che sostenevano che ad Acri ci jettani a purbarella!!!

Anonimo ha detto...

Cara "Libertà" (permettimi, tra noi, di tralasciare "negata"), è molto bella l'espressione che hai utilizzata sopra: "jetteari 'a purbarella"!!! Faceva un bel po' che non l'avevo sentita. E con questi nostri modi di dire (locuzione ed altro), mi cci scieadu e prieju... (e li annoto!)
Dunque, ci parli di un nostrano giornalista che sta rinsavendo? (ma, non ti pare che due articoli siano pochi come sintomo... per la diagnosi definitiva?). Va be', speriamo bene.
Più sopra, parli delle foibe. Come ben sai, queste cose successe in Istria, ed altre, oltre che essere assolutamente orribili ed atroci (compreso quanto non si fece, non si volle fare... per tirare in chiaro quanto avvenuto: da parte di quei politici che per ideologia... ed altre "Ragion di Stato... etc...), oltre all'efferatezza di quanto avvenuto, restano avvenimenti che possono essere usati per tutt'altri fini... che la dovuta verità storica. Ogni manipolazione è possibile. E ce ne sono che non se ne sono privati. In Italia come in Slovenia e Croatia, dai nostri vicini. Avrai visto quanto successe a proposito del Film in TV italiano sulle foibe... (le proteste di molto intellettuali slavi, etc.)-
Prima di concludere quanto ti sto dicendo, ti diro' che mi ero interessato a tutte queste cose (libri ed articoli). D'altronde, sul web, come avrai senz'altro visto, si trovano molte cose. Ad esempio, su YOU TUBE, dei filmati con documentari e dibattiti su quegli avvenimenti. Ci sono pure documenti e video su quanto avvenne nella Jugoslavia di allora occupata dagli Italiani e dai Tedeschi. Tra cui le testimonianze della gente che subi tante atrocità: distruzione di villaggi, massacri, ed altri terribili patimenti; pure nei campi di prigionieri tenuti dagli italiani (!), con migliaia di morti: fucilati, o di stenti e malattie annesse. Senza dimenticare il disprezzo che gli Slavi subivano da parte degli invasori...
Non sto a dire, con queste precisazioni, che Questo giustifica Quello. Il comportamento dei partigiani di Tipo fu assolutamente atroce nei confronti della popolazione civile nei luoghi che ricordi. Combinarono di tutto! Quanto riporti ce ne dà una "piccola" ma giusta idea.
ED OGGI?
Sai, ero pure andato su certi siti tenuti da Istriani che vivono da questa parte della frontiera, in Italia quindi, a cui partecipa gente che fu testimone di queste atrocità. Parlano di Fiume, diventata Rijeca, dell'Istria in generale e della Dalmazia; e lo fanno come se essere fuggiti, scacciati da quella terra che ritengono loro fosse la cosa più ingiusta del mondo. Ne soffrono moltissimo. I loro ricordi, le case, il loro quartiere, le tombe dei cari, la vita passata laggiù insomma, i massacri... Ricordi dolorosissimi e senso d'abbandono dalla parte delle autorità, per molto tempo... indifferenti... Lo esprimono in tanti mdi, tra cui anche tanta saggezza...
Infatti, cosa fare di meglio (e di giusto, tutto sommato) se non andare d'accordo coi nostri vicini Croati e Sloveni? Uomini come noi, né più né meno. Certo, non è facile "dimenticare" le ingiustizie subite: dagli uni e dagli altri... E sarà difficile per non dire impossibile cicatrizzare del tutto certe ferite. Ma, è sicuro che resteranno ancora più aperte se, insieme a loro, non si facesse uno sforzo - il più obiettivo possibile - per capire come e perché le cose andarono in quel modo. Chi fece Cosa. Prima, durante, e dopo.
Questo è quello che penso. Pur rendendomi conto che queste parole possano apparire distanti dai sentimenti di chi ha perso tanto o tutto.

Anonimo ha detto...

Cara "Libertà", sopra ho dimenticato di rispondere all'altro tuo post: dici che ad Acri siamo impregnati in un'aria malsana...
Effettivamente, è cosi. Non ci piove!
Diciamoci la verità: essere sensibili a queste brutte e triste cose, a questi andazzi rincoglionenti (?!), a quest'aria dunque, è un guaio per i nostri stomachi, e per le nostre teste...
Tra una stomacata ed una incazzata spirituale, siamo condannati a farci parecchio sangu amearu! Ma, cio' nonostante, non mancano i lati positivi. Perlomeno, noi ci sentiamo liberi! Il che, non ha Prezzo...
Per l'organizzazione della "Carboneria"... Tu pensi che dobbiamo metter su qualcosa del genere? L'hai detto e... ci rifletto. Ci dobbiamo riflettere.
(Senza dirlo a nessuno! Anche se, apparentemente... stiamo facendo il contrario... eh eh...)

1000 Buone cose intanto... Più un buon saluto caloroso, per Te, e per tutta l'Arredazione navigante dei Pirati all'arrembaggio... anche da parte di nnn che chissà cosa sta combinando ssi chilli chilli.

ln ha detto...

Ma si fra noi,cosa vuoi che siano queste formalità.
La mia sulle Foibe era piccola uno perchè sono astigmatica e quindi devo ridurre i tempi di permanenza davanti allo schermo se no mi vengono le allucinazioni senza farmi di niente.
Due perchè penso,come Oriana Fallaci ,che la storia la scrivono i giornalisti.E poi quel testamento è per me più eloquente ed esplicito di qualunque testo.
Io metto al centro dell'mondo sempre l'uomo e la sua esperienza vissuta. Vedere un uomo che soffre,che sia vittima di un regime puttosto che di un altro, è sempre atroce. La crudeltà dell'uomo verso i suoi simili è un atto che non riesco proprio a comprendere.
Comunque a proposito di giornalisti devo fare un passo indietro,ho capito solo ora il senso di quell'articolo di denuncia.
Visto che la domenica vanno al campo a vedere la partita,vuoi mettere stare in tribuna stampa,piuttosto che stare insieme agli altri acretini,ops scusate acritani.
Gli articoli che ho letto non erano dello stesso giornalista ma di due diversi.Fanno un sintomo a testa, che dice il medico?
Ce la possono fare?
A proposito di calcio,al momento sto guardando Gattuso su rai tre nel programma sfide. Grande Gattuso,lui si che è un uomo del sud!
Ogni riferimento a qualcun'altro è puramente voluto.

ln ha detto...

La questione della carboneria era solo provocatoria.
Pare che adesso sia di moda nel paesello nostro l'appartenenza segreta a....cose che non si conoscono,realtà che devi vivere solo se ci credi realmente,se hai la cultura necessaria, se sei mosso da determinati valori,se i tuoi fatti sono la concretizzazione di quei valori...
Non è un modo per raggiungere in fretta il potere.
Ma qui da noi c'è solo una grande fame di potere!
Possibile che nessuno capisce che se i diritti di un popolo sono garantiti,ma garantiti sul serio,non c'è bisogno di potere,perchè ognuno ha quello che desidera.

Devo urgentemente cambiare puscher!!!

A proposito e da purbarella, c'è tutta una storia dietro questo fantastico detto,che al momento non ricordo con precisione.
Come c'è ne nell'espressione "ti vu fumari a paglia e du mmastu",
e "a padia ci criscia l'erba e da ciotia" che non è quello che pansate,drogati,ma pare sia la pianta dell'assenzio.

Anonimo ha detto...

Cara "Libertà", la moda che dici, come ben sai, tocca pochissime persone, concretamente. La FAME è molto più forte nelle "realtà" ancorate nelle Dipendenze... di vario genere" beninteso... (e permettendomi i miei consueti tre puntini ... continuiamo)
Per dire che n'arribbelleanu e n'arrivoteanu... e simu... e su' cuntienti addeccussi, 'e 'sa "suda" possibidità... Ma, possiamo o dobbiamo dire " Amen!"? E no che non lo possiamo e non lo vogliamo! Ed infatti, a gonfievele si puo' navigare anche a contro corrente...(lo so perché ho fatto un po' di vela...)
Hai visto, allora, come cambiano e con quanta velocità, "le purbarelle", "'a paglia 'e du mastu", e la famosa erba janca della nostra bella e poetica Padia che tante ne ha subite ("urbanesimo & rinascimento") dalle parte di quei "conbagni lavoratori e compagne lavatrici"... del tipo tanto diffuso: "'U coru a sinistra, e llu portafogliu a destra!"... (famosa questa: e ci fa capire l'essenziale pure su Pietramorella). Eh, "Acri Produce"... Non dimentichiamolo mai se vogliamo comprendere i rapporti sociali (ma idem negli altri comuni strutturati in questo modo - Marx, anche se non sempre, ne ha dette, di cose molto giuste; come pure il nostro Padula...)
- E, per inciso oh Miseria beata Miseria c'avimu fatta Santa! Vedi vedi cumu si spagnanu e spagnudianu 'e scrivari supa 'su Bloggu... chi Parra pe' daveru... - Produciamo, insomma... questo arribbellamientu continuo... questi interessi... Questa "democrazia" del... del posto... Pensiamo ai cani affamati intorno al famoso Osso...
Per la Società segreta, guarda che sto cominciando a darmi da fare!
Altrimenti, dimmi un po' come dobbiamo fare per portare i Voti del nostro Prossimo sindaco alla Quota della Vittoria? Insomma, è chiaro che pure noi dobbiamo metterci a trafficunieari. Nell'ombra... (dopo la P1 e la P2... la nostra P7?)
Ma, malgrado tutte queste belle cose, quelle che dici e quelle qui sopra, che condividiamo, vorrei farvi, ai Pirati, un occhiolino d'intesa, in questo modo:

‘A mugliera ‘e d’Assessore alla cultura si ricogli e trova llu maritu chi currudia lli muschi.
- Ma chi madanova sta faciennu ?
- Ste’ ammazzannu ‘si muschi !
- Ah, e n’ha ammazzeati tanti?
- Fin’a mo’ dua. ‘Nu mascudu, e 'na fimmina!
- Mascudu e fimmina? E cumu fa’ allu sapiri?
- E’ facidu. Una era supa ‘a buttiglia ‘e du vinu e l’avutra allu tedefonu...
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Cos’hanno in comune gli alpinisti con le donne che si sposano coi nostri politici?
Non hanno paura del vuoto...