27 settembre 2013

Lettera aperta allo Stato italiano


Egregio Stato Italiano,
come moltissime altre persone mi sono iscritto al “Progetto NEET”. Come Lei saprà, questo progetto è riservato alle persone che “non studiano, non lavorano e non fanno corsi di formazione” cioè non fanno nulla da mattina a sera. Non perché non vogliano lavorare, altrimenti non si sarebbero neanche iscritti al progetto, ma perché non trovano nessun tipo di lavoro, in nessun luogo e con qualsiasi contratto.

Per tale opportunità, Egregio Stato italiano, volevo ringraziarLa. Un grazie per questa elemosina che ci dà (500 euro lordi mensili sempre che le aziende non prendano persone già contattate in privato o che magari già lavorano in nero per loro), un altro grazie perché finalmente ha acclarato e, ancora più pericolosamente, sdoganato il fatto che esistono lauree di “Serie A” e lauree di “Serie B” ed infine un altro grazie perché si è reso conto che esistono Regioni in cui il malaffare, la malapolitica, le associazioni mafiose e massoniche inquinano il tessuto culturale in primis e di conseguenza il tessuto socio-economico.
Egregio Stato italiano, invece di prendere provvedimenti contro questi disagi attraverso questo progetto li alimenta. Molte imprese, nel migliore dei casi, si approfitteranno del lavoro gratuito delle persone e dei soldi che intascheranno per sei mesi e poi non avranno nessun vincolo di assunzione o di partecipazione ad altri progetti similari. Lei continua a spendere dei soldi nella formazione di laureati a cui non potrà dare un futuro lavorativo (a questo punto sarebbe opportuno limitare gli accessi a queste facoltà o chiuderle completamente). Infine ammette che alcune Regioni del sud Italia siano in situazioni pessime e chi le amministra non sia in grado di farlo. Ammette, allo stesso tempo, che sono Regioni in cui il numero di laureati è superiore alla media nazionale ma nonostante ciò non si riesce a sfruttare la loro preparazione per il miglioramento di queste Regioni stesse.

Egregio Stato italiano, 

  questa offerta di tirocinio, alla luce delle poche informazioni contenute e dell'offerta in essa presente (tralasciando gli elementari errori grammaticali), non crede sia una truffa per Lei e una presa per il culo per me?
Distinti Saluti

ANGELO ALGIERI

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una serissima presa per il culo. I dati indicano che solo il 10% dei tirocini o stage si trasformano poi in lavoro.
Franco

Angelo Algieri ha detto...

Mi è stato fatto notare che effettivamente non si legge molto l'offerta.
In sintesi un revisore contabile di Acri che però non si sa chi sia in quanto non si è firmato ha messo questo annuncio in cui la mansione è di "inserire pochi dati ogni tanto sul computer".
A cosa cavolo mi serve un tirocinio di questo tipo? Magari dopo sul curriculum potrò aggiungere di aver stabilito il record mondiale a free cell ed aver imparato l'80% delle mappature di prato fiorito!