quest'altra ben azzeccata composizione umoristica di Mimmo mi ha fatto anche ritornare in mente "Il nome della rosa" di Eco, là dove è questione del riso e della commedia rispetto al divino... La discussione tra la razionalità, la logica di Fra' Guglielmo e la tenebrosa visione omicida di Jorge, in presenza dell'unico esemplare, fin là introvabile, del secondo libro sulla Poetica di Aristotele...
che contrasto tra l'ingenuità del narratore che entra nella biblioteca, luogo che dovrebbe garantire l'eternità, etc. (ricordi di Also, il novizio oramai vecchio) e la realtà dell'inquisizione, delle torture e dei roghi.
Rivediamolo da innamorato, in preda alle sue esitazioni, sull'asino (di Buridano si direbbe: pure l'animale sembra esitare!); ed ai successivi rimpianti:
http://www.youtube.com/watch?v=ow4OL1s3x8Y
p.s. J.xck, avresti dovuto scrivere "della Poetica" e non "sulla Poetica"
psss... a me questo terribile monaco che "protegge i peccati del mondo" piuttosto che il mondo dai peccati,
poiché afferma che anche questi sono il PROPRIO dell'uomo, contraddicendosi in fondo: a che gli serve occultare il libro se le cose stanno come dice? arrivando perfino ad assassinare chi... volendo mantenere in una INUTILE ignoranza il "volgare" - ci sarebbero un sacco di altre considerazioni da fare qui, ma va be',
questo terribile monaco dicevo, mi fa pensare anche a certi "monaci" dell'udc! (uha) ancorché ben camuffati dalla modernità, senza cappuccio rap quindi...
cio' detto, non sto sostenendo che la maggioranza di loro è cosi, intendiamoci - ci sono stati e ci sono bravi preti e monaci; e mi direte: va be', tipo Guglielmo pero'... pochissimi da noi... (= uno o due)
6 commenti:
ahahahaahahahahahahahahaahah....
quest'altra ben azzeccata composizione umoristica di Mimmo mi ha fatto anche ritornare in mente "Il nome della rosa" di Eco, là dove è questione del riso e della commedia rispetto al divino... La discussione tra la razionalità, la logica di Fra' Guglielmo e la tenebrosa visione omicida di Jorge, in presenza dell'unico esemplare, fin là introvabile, del secondo libro sulla Poetica di Aristotele...
Permettetemi di riproporne la visione:
http://www.youtube.com/watch?v=vC5mFrRZIU4
che contrasto tra l'ingenuità del narratore che entra nella biblioteca, luogo che dovrebbe garantire l'eternità, etc. (ricordi di Also, il novizio oramai vecchio) e la realtà dell'inquisizione, delle torture e dei roghi.
Rivediamolo da innamorato, in preda alle sue esitazioni, sull'asino (di Buridano si direbbe: pure l'animale sembra esitare!); ed ai successivi rimpianti:
http://www.youtube.com/watch?v=ow4OL1s3x8Y
p.s. J.xck, avresti dovuto scrivere "della Poetica" e non "sulla Poetica"
Giuliè, vedi che si tratta di Adso e non Also.
Mi sono chiesto cosa avrei fatto al suo posto. Mulo permettendo, beninteso. Pare ch'è lui l'innamorato...
Metti una giunta a Cena...
wow!
on rigole bien ici, eh?!
psss... a me questo terribile monaco che "protegge i peccati del mondo" piuttosto che il mondo dai peccati,
poiché afferma che anche questi sono il PROPRIO dell'uomo, contraddicendosi in fondo: a che gli serve occultare il libro se le cose stanno come dice? arrivando perfino ad assassinare chi... volendo mantenere in una INUTILE ignoranza il "volgare" - ci sarebbero un sacco di altre considerazioni da fare qui, ma va be',
questo terribile monaco dicevo, mi fa pensare anche a certi "monaci" dell'udc! (uha)
ancorché ben camuffati dalla modernità, senza cappuccio rap quindi...
cio' detto, non sto sostenendo che la maggioranza di loro è cosi, intendiamoci - ci sono stati e ci sono bravi preti e monaci; e mi direte: va be', tipo Guglielmo pero'... pochissimi da noi... (= uno o due)
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