5 novembre 2009

MISTERI DEI MINISTERI



Da l’Unità
Il mistero del Cunsky non è ancora risolto
di
Marco Bucciantini

Questa è una storia dove si può mentire raccontando la verità. È una favola, ma non raccontatela ai bambini. Non ancora. Anche se a loro piacerebbe: ci sono le navi, forse i pirati che le inabissano, e la gente che ha paura e alla fine arrivano i buoni che scoprono che il mare è limpido e pulito. Dipende da dove le peschi, queste storie. Da dove tuffi l’amo. E nel mare di Cetraro pesca il governo, e l’importante è mettere il punto in fondo all’ultima riga. 

Ha fatto in fretta: 30 anni per intrecciare i fili di una vicenda di affari fra Stato, ‘ndrangheta, Paesi esteri e poi poche ore per dire che i calabresi sono pazzi, a voler vederci il Diavolo. Si erano allarmati dopo il riscontro alle parole del pentito Francesco Fonti: «A 11 miglia a largo di Cetraro ho affondato per conto della ‘ndrangheta un relitto russo, il Cunski. Ce ne sono a decine, intorno alla costa. Sono stipate di bidoni pieni di rifiuti radioattivi». La procura di Paola (Cosenza) andò giù e trovò una nave simile alla descrizione offerta dal pentito.

A sei mesi da quella denuncia, a tre mesi dalla crisi economica che ne è seguita, a 45 giorni dalle foto subacquee della procura, si è mosso il ministero dell’Ambiente. La Prestigiacomo sentenziò: «Quel relitto non è il Cunski, ma una nave passeggeri affondata nel 1917, di nome Catania, silurata il 16 marzo 1917, nel corso della prima guerra mondiale, da un sommergibile tedesco». Lo aveva ripreso e riprodotto la nave Oceano, spedita lì dal ministero stesso. Perfetto, preciso, il lavoro finito, e il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso disse subito: «Sì, è così». È così. Mentire è dire la verità. Dipende da dove guardi. I pescatori di Cetraro dissero all’Unità, già 40 giorni fa: «Lì vicino c’è una nave affondata nella prima guerra mondiale». Lo sapevano i padri e i nonni. E lo intuì anche il pm Franco Greco, ascoltato dalla commissione rifiuti nel 24 gennaio 2006 e titolare ai tempi di un’inchiesta sullo smarrimento delle navi a perdere. Una parte di quella seduta ieri è tornata a galla. In un documento
si dice che le navi in quella zona sono tre: «...è stato rilevato un corpo estraneo della lunghezza di 126 metri... potrebbe essere una nave... si trova a 680 metri di profondità». Greco accenna ad altri ritrovamenti: «...una nave lunga tra gli 88 e i 108 metri, larga dai 15 ai 20 metri, a 380 metri di profondità. Che perde liquido scuro... e deve essere il carico della nave che appoggiandosi, si è aperto ed è fuoriuscito». Veleno, teme il magistrato. Non è tutto: spunta fuori un mercantile affondato nel 1920, la Federico
II, ma gli atti sono secretati. Da tempo si conosce la presenza promiscua di scafi là sotto, ed è documentata la fuoriuscita di possibili veleni. Ma nessuno ha fornito le procure dei mezzi per verificare. Non è questo rammarico che conta adesso: bisogna
capire se è in atto un depistaggio da manuale.

Quindi - con ampio ritardo - il governo decide di scandagliare i fondali. Non usa l’attrezzata Saipem dell’Eni, capace di recuperare relitti e fusti a migliaia di metri di profondità, con tecnici e scienziati indipendenti. Manda a Cetraro l’Oceano della Geolab, di proprietà degli Armatori del Monte di Procida, all’indirizzo della famiglia Attanasio. L’armatore Diego Attanasio è un 56enne napoletano finito nell’inchiesta sulla corruzione al giudice Mills. I giudici desumono sia Berlusconi (per suo vantaggio) il corruttore. Il premier - smentito dal processo - tirò in ballo Attanasio (che si fece due mesi di carcere): i soldi di Mills erano per
lui. In breve: spedendo in zona l’Oceano - al prezzo di 50 mila euro al giorno per il nolo - si foraggia un amico. Ma l’Oceano è attrezzata con un robot di ultima generazione. Può andare bene. A bordo non vuole nessun tecnico della Regione, che aveva sovrinteso le rilevazioni di metà settembre, a bordo della Copernaut, che “videro” il Cunski. Da qui in avanti i fatti non tornano.

Le immagini filmate dalla Oceano sono diverse da quelle riprese in precedenza. È diverso il fondale, è diverso il relitto. La nave misurata dal mezzo governativo è lunga 95 metri, larga 12. Quella della Copernaut è lunga più di 100 metri, e larga 20. Il relitto è adagiato comodo sul fondale, il presunto Cunski è inclinato di 45 gradi. Nel primo filmato non c’è accenno di vegetazione attorno
alla nave. Nell’altro video è tutto un fiorire, cosa impossibile ai 480 metri di profondità del Cunski. Il sospetto è che il governo abbia cercato un’altra nave, per tacere l’allarme e per non impelagarsi nella ricerca di rifiuti tossici, con le conseguenze e gli imbarazzi economici e politici del caso (si tratta di bidoni smaltiti dopo una trattativa fra Stato e criminalità?). Il Wwf ne è certo:
«La procura di Paola e i tecnici della Regione fissano il relitto da loro filmato a 3 miglia e mezzo di distanza da dove ha operato l’Oceano e dove si troverebbe il mercantile Catania». Le coordinate dell’ufficio idrografico inglese lo confermano. Il caso è chiuso, ha detto il ministro (che ha esagerato: «Volevano usare il Cunski contro di noi»). Non un bidone è stato prelevato dal mare, quando è certo che ci sono 50 navi piene di rifiuti tossici sottacqua. Se n’era accorto il capitano Natale De Grazia, morto d’infarto e curiosità 14 anni fa e alla cui memoria è stato intitolato un lungomare ad Amantea, dieci giorni fa. Non si intitolano le strade ai visionari. Poi un giorno sarà bello raccontarla ai due figli che ha lasciato in terra: una storia, non una favola.
04 novembre 2009
http://www.unita.it/news/italia/90762/il_mistero_del_cunsky_non_ancora_risolto

DA chiURLO

25 commenti:

me ha detto...

NOTIZIE DAL MAR FONDO - 2 11 2009. Il sommozzatore, inviato speciale del quotidiano Il Galoppino del Mezzogiorno, dopo una lunga immersione e l'indispensabile passaggio in camera di decompressione ha confermato che la Nave dei veleni situata davanti Cetraro non sarebbe né la Cunski né una delle numerose altre affondate in questi ultimi decenni nei mari calabresi, ma la famosa Arca di Noè. La stessa che si posò sul monte Ararat (secondo quanto riportato tempo fa dalla Genesi), prima di scivolare a valle e andare alla deriva (...).
Lunga 300 cubiti, in legno resinoso super resistente, immarcescibile, l'Arca sembrerebbe corrispondere alla fotografia presa dal giornalista. Ben visibili le anfore vuote, alcune fuoruscite, destinate alla conservazione del cibo, e del vino necessario - durante il Diluvio - alla sopravvivenza della specie. Il sommozzatore: “Non ci piove, le anfore, già utilizzate all’epoca del biblico patriarca, hanno una forma molto simile a quella dei fusti tossici ricercati. Queste prove, oramai inconfutabili, dovrebbero porre termine alla criminale vicenda delle scorie radioattive e quindi rassicurare, finalmente, tutti coloro che apprezzano le sardine (...). "

(di J.xck - me l'ha raccontata a Manaus)

P.

panelope ha detto...

p.s.

- Un politico calabrese che per la vergogna dei fusti radioattivi ha deciso di farla finita, pare che per suicidarsi si è comprato due etti e mezzo di sardine...

penelope ha detto...

p.p.s.

- UNICAL: Con l'acquisto di considerevoli quantità di scorie mafiose il Dipartimento di fisica dell’Università della Calabria intende dare un forte impulso ai suoi programmi di ricerca e di sviluppo del nucleare...

cumma Ndonetta ha detto...

Menu meadu c'u baccadà 'u feanu veniri 'e chiù lunteanu, si no chi t'u dici chi pisciu mi poterra mangieari iu 'a povarella!

Sarbaturu ha detto...

Iu mi sugnu accortu 'e 'na cosa. A 'su comunu 'e Eacri meanu meanu ch'è aumenteatu 'u numaru 'e 'mpiegheati munici peadi su' juti diminuisciennu 'i trotti e lli 'ngilli 'e Muccunu!

penelope ha detto...

non ci avevo mai fatto caso...

Giulietta ha detto...

Salvato', vuoi dire che sono radioinattivi?

Sarbaturu ha detto...

Pe'cumma Ndonetta:

http://www.charterpesca.net/SCHEDE/MERLUZZO/merluzzo.html

Portoghesi a pesca di merluzzi:

http://www.youtube.com/watch?v=HE6aGuxQRG4

Bacaladeros En Terranova

http://www.youtube.com/watch?v=1mUmQEFqGBo

ln ha detto...

A proposito di misteri:qualcuno sà dirmi che fine ha fatto l'inaugurazione del tratto stradale serralonga -settarie?
Un collaudo piuttosto lungo.
Staranno aspettando il passaggio dell'Arca ritrovata a Cetraro?
Qui gatta ci cova.
Plausi alla fondazione Palude per la kermesse di quest'anno.
Certo il sistema resta quello ma possiamo apprezzare i piccoli cambiamenti.
Per il prossimo anno magari decideranno di pubblicare il nostro sommo poeta.
Se premio deve essere che resti a casa nostra e che dia la possibilità a chi crede in un sogno di poterlo perseguire senza avere troppe preoccupazioni.
Io da presidente la farei questa pazzia. Magari non Le piace come scrive. Bene,scelga altro. Dia la possibilità ad uno scrittore di scrivere.
Invertiamo le tendenze: premiamo gli sconosciuti,proponiamoci di renderli noti.
La notorietà è facile da condividere, sentire un suono nuovo ardimentoso da ascoltare.

noemi ha detto...

l'Arca sulla stradale =^=^=

http://www.youtube.com/watch?v=7b2n9bseRes

penelope ha detto...

- Nella vita la serietà è tutto. Specialmente in Italia... Basti immaginare uno di questi politici, fra quelli più seri. Uno che preso da un forte rimorso esistenziale per fare un po’ di bene alla patria decidesse, finalmente, di suicidarsi pubblicamente. Ebbene, agirebbe come d’abitudine. In un primo tempo, suicidandosi molto seriamente quindi. Ma, subito dopo, assumendo la responsabilità e le conseguenze dei suoi atti, solamente per scherzo...

(di J.xck)

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Buona giornata, ô briganti and pirati dei Quattordici Luoghi magici and blues... (= le Sette Montagne più i Sette Mari)

Non dimenticate le mascherine anti-virus, e le tute anti-scorie... durante le prossime elezioni dei tanti furbo-sarachici... ... ...

anonimO ha detto...

Buongiorno, permettete?
Secondo me, siete troppo Cinici... con questi municipedici che dite...
Insomma, alla fine... si puo' sapere, si o no, cosa volete che facciano d'altro?
Come se ne fossero capaci!
Ma ci avete riflettuto?
Ma ve ne rendete conto?
E la coscienza di e di, nel caso che, e se e se...
Ma va là, ma va là...
Ricordiamoci che un Diogene (...) cercava, senza farsi alcuna illusione, un uomo: non corrotto, non "urbanizzato", non leccapiedi, etc. etc., ma, ma ad Atene!
E voi del blog (ma per chi vi prendete, ohe?!), magari con qualche potente lampadina tascabile dato che la lanterna ad olio non è più alla moda né di giorno né di notte, da noi?
Da noi ed attualmente?!
(uhauhauhauha)
Ricordatevi che viviamo in un'epoca fondamentalmente ingenua o cinico-truzzica dipende, quando non chiaramente fricunico-sarachica, come dite...

Va bene, comunque, per le mascherine. Là, sono d'accordo con Penelope.

Giulietta ha detto...

Ehm, sei sicuro che non cercava una donna? Sai, per dire donna già allora si diceva uomo...

anonimO ha detto...

Ma non dir fesserie! Egli non ne mancava (né Antistene!). Anzi. E quando, inoltre, gli grattavano, ohi ohi ohi...
Giulià, bella mia, fai una cosa che poi ne riparliamo, magari facendo ahhh ahhh (!):
oltre al Laerzio, leggiti pure Sloterdijk, va là. Nella sua Critica della ragion cinica (1983 - it. 1992/93), il capitolo su Diogene di Sinope...
Vedi, inoltre, quanto afferma sulla differenza fra i Kunici (parola che questo filosofo utilizza per distinguerli dai "cinici comuni") greci e quelli romani, presi in giro da Luciano di Samosata cinque secoli più tardi (vedi le motivazioni che Sloterdijk attribuisce a questo autore del secondo secondo secolo d.C.: assai ambivalenti)

anonimO ha detto...

già che ci siamo: vedi anche cosa dice su Marx e su Stirner (la critica che fa del primo; e del secondo: a proposito del Soggetto "indipendente", dell'Unico...)

Giulietta ha detto...

Mi ecciti, sai... Si, ne vorrei riparlare del tuo Kinicoterapeuta, facendo ahhh ahhh... Da un punto di vista quasi antropologico, preferirei... E quindi non heideggeriano (Peter, tenterebbe di "conciliare" le due "posizioni" mi sembra, da quanto ne ho mezzo capito leggendo un suo vecchio articolo.)
Ehm, il pronome impersonale indefinito: il si del "si dice", l'on del "on dit", lo trovo, personalmente, effettivamente, troppo impersonale fra l'altro - Sai, in "Sein und zeit": sull'essere quotidiano... ed il Dasein, l'EsserCi - Ehm, non si sa più chi tocca chi in queste condizioni, o no?
Quasi coscienziosamente parlando tutto questo.
Ehm, caso mai, scusami se l'ho capito alla 'mressa e scivo fesserie. Sono ancora una giuvanella, certo, ma piena di una forte calda voglia, filosofica... di istruiscirmiCi...

Ah, caro anonimO, fai attenzione ai tasti, mica siamo alle prese con la pronuncia della "u" francese qui. (κύων = cane, comunque).

Ah, pensi che questo libro di Sloterdijk lo posso trovare perfino nella nostra Grande biblioteca comunale?
Qualche volta ci sono stata ed a parte i soliti vecchi libri di filosofia dell'epoca fascista (Gentile... ), e qualche "catechismo" post monarchico, di sinistra...
Ancorché, mi pare d'aver visto un po' di Freud sugli scaffali...
E perfino un r'occhetto ultimamente. Una frana... di ripetizioni...

anonimO ha detto...

cosa vuoi dire, che r'occhetto e ripetutamente "cinico"?

Senno', se non ci fosse, non ti preoccupare. Richiedilo alla Germinal...

anonimO ha detto...

salutami Aldo

Giulietta ha detto...

Su Wiki (eh!), su Kynismus/Zynismus ho appena letto questo. Cosa ne pensi?
(Quando pensi che posso fare ahhh ahhh pure con te?)

"Zynismus ist heute ein sehr weit verbreitetes Phänomen, der auch auf eine gewisse Orientierungslosigkeit und die Missstände unserer Zeit zurückzuführen ist. Demnach seien bestimmte Berufsgruppen vermehrt von Zynismus betroffen, wie beispielsweise Mediziner oder Entwicklungshelfer, die ihre Unfähigkeit, helfen zu können, Tag für Tag hinnehmen müssen.
Zynismus ist zwar aus dem Kynismus entstanden, weist aber dennoch große Unterschiede auf, vor allem in seiner Entstehung. Doch sind viele Aspekte des Kynismus ungeklärt. Das liegt zum einen am Mangel an zeitgenössischen Quellen, aber auch daran, dass der Kynismus mit der Spätantike unterging und man sich erst in der Neuzeit wieder mit dieser philosophischen Lehre auseinandersetzte. Besonderes Aufsehen erregte die Thematik von Kynismus und Zynismus aber 1983 mit dem von Peter Sloterdijk erschienenen zweibändigen Werk „Kritik der zynischen Vernunft“, in dem er den Kynismus/Zynismus als gesellschaftliches Phänomen der europäischen Geschichte behandelt. Auch wenn dieses Werk sehr umstritten ist, hat es doch dazu beigetragen, dass der Kynismus wieder zu einem vieldiskutierten Thema der Philosophie wurde."

(C'è Penelope che non è contenta, mi ha telefonato per dirmi che con questa "filosofia", gli voglio fregare l'amante, e di prima mattina! E pensare che ne abbiamo condivisi tanti. Sarà l'età...)

anonimO ha detto...

Sai, col tedesco, almeno per il momento...
Preferisco fare cosi: ti ho tradotto (un po' in fretta ma va be'), un passaggio che potrà esserti utile, dandoti allo stesso tempo la voglia di leggerne di più. Le cose fra sbarrette /.../ son mie:

- Sloterdijk, La Critica della ragion cinica (1983), pp. 201- 227, cioè, il capitolo “B – Il Gabinetto dei cinici” - trad. mia,dal francese, 1987 – l'it. è del 1992/93 mi sembra.
La citazione iniziale, messa dall'autore, precede questo stesso capitolo.

“Un giorno, gridò: “Ehilà, uomini!”. Lo attorniano un gruppo di persone. Ma egli li scaccia a bastonate, dicendo: “Ho chiesto degli uomini, non dei rifiuti /già all'epoca?/!”

“Se l’aneddoto di Alessandro chiarisce la posizione del filosofo di fronte al potente ed all’insaziabile, il celebre episodio della lanterna illustra la sua attitudine rispetto ai concittadini di Atene. Un volta, in pieno mezzogiorno egli accese una lanterna e quando durante la sua passeggiata attraverso la città gli si chiese perché, rispose: “Cerco un uomo”. Questo episodio è il capolavoro della sua filosofia pantomimica. Il ricercatore di uomini con la lanterna non nasconde la sua dottrina con lingua complicata della gente colta. Visto in tal modo, Diogene sarebbe certamente il filosofo più filantropico della nostra tradizione: popolare, sensuale, esoterico e plebeo, per così dire il gran Grock /un celebre comico svizzero/ dell’antichità. Ma, se Diogene si dimostra affabile col suo metodo pedagogico esistenziale, la sua etica è nondimeno tagliente, o perfino sprezzante riguardo agli abitanti della polis. Laerzio /Diogene Laerzio: "Vite e Dottrine dei filosofi illustri", in 10 libri, degli inizi del III secolo d.C. - scusa la "pedanteria") insiste sul talento particolare del nostro filosofo nel dimostrare disprezzo - segno distintivo di una forte eccitabilità critica in quanto alla morale. Egli segue un’idea di umanità che non trova per nulla realizzata fra i suoi concittadini. Se l’uomo vero resta padrone dei suoi desideri e vive ragionevolmente in accordo con la natura, è allora evidente che l’uomo sociale urbanizzato si conduce in modo inumano e irragionevole. Ha veramente bisogno della luce del filosofo per orientarsi anche in pieno giorno nel mondo. Moralista, Diogene gioca il ruolo del medico della società. La sua durezza, e le sue rudezze sono state capite da sempre in un doppio senso: gli uni vedendovi dei veleni ed altri dei rimedi. Là dove il filosofo appare come terapeuta provoca inevitabilmente la resistenza di quelli che rifiutano il suo aiuto, o lo stigmatizzano come fautore di disordine o come colui che bisogna guarire. Questa struttura possiamo osservarla ancora oggi, dappertutto dove i terapeuti sono confrontati a situazioni sociali che rendono malati. In un modo che fa pensare immancabilmente a Rousseau, il filosofo con la lanterna proclama che i suoi concittadini sono degli storpi sociali, degli esseri contraffatti e intossicati che non corrispondono in alcun modo all’immagine dell’individuo autarchico, padrone di sé stesso e libero, attraverso cui il filosofo cerca di interpretare la sua propria forma di vita. Ecco la contro immagine terapeutica della irragionevolezza sociale (...)
Così il Kinico sacrifica la sua identità sociale e rinuncia al conforto fisico della appartenenza incontestata ad un gruppo politico, per salvare la sua identità esistenziale e cosmica. Difende da individualista l’universale contro il particolare collettivo che è tutt’al più a metà conforme alla ragione, e che noi chiamiamo Stato e società. Con il concetto di cittadino del mondo, il kunismo antico (Huon = cane) offre il suo regalo più prezioso alla civilizzazione del mondo: “La sola vera costituzione, è quella che governa l’universo” (D. Laerzio)” -

Per il resto di cui sopra, te la sbrogli.
Stasera, ti invito a casa; preparo dei fagioli (borlotti, eh!), con arrosto di maiale. O viceversa. Potremmo approfittarne per approfondirCi l'essere...

Gulietta ha detto...

Vengo già... ehm, verro'...

Ma tu, dopo tutte queste cose (wow) del lunedi mattina, non potresti dire, chiaro e tondo, cosa ne pensi di tutti questi KiniCi? E di Diogene in particolare? Inoltre, sei d'accordo, o no, con quanto ne scrive Peter? Cioé, cosa ne pensi della sua "chiave di lettura". Del cinismo (quello corrente) e delle varie forme che avrebbe "assunto" nella storia?

Ah, guarda che hai di nuovo scritto Kunnici.

A stasera allora. Porto un paio di bottiglie di vino (di barolo)
Per Bacco quante cose ho voglia di...
E poi, sai, visto il post e l'Arca, so che perfino Noè ne beveva, facendosi tentare. Spero che non sei uno di questi post AstemiCi... Setta "filosofica" portata sull'acqua minerale. Quella più beata...

anonimO ha detto...

Questo pomeriggio, per strada, mi è venuto un dubbio mentre andavo su a Montmartre, qui vicino. Per dare un corso di matematica (due ore) ad una simpatica allieva di Penelope. La nostra prof, la poveretta (avete visto come sgrida la Giulietta in questo periodo?) essendo attualmente in prognosi riservata, per uno fastidioso stiramento del sul più bel muscolo, che sale su su, dal suo sensualissimo ginocchio attraverso la sua altrettanto sensualissima coscia destra, lato interno...

Ehm, qui sopra ho tradotto, distrattamente, "exotérique" (riferito a Diogene) con "esoterico"; al posto di essoterico.
Essoterico quindi: insegnamento pubblico, popolare. Mentre quello esoterico è ermetico (come sapete meglio di me, eh, ma va be'), riservato agli iniziati.

Altrimenti, i fagioli "borlotti", che avevo messo a muollu steanu cociennu intra 'na cassarodicchja ch'è 'na bellezza. E poi, li infilo nel forno, in un terrina, per qualche minuto in più, con la carne già cotta stamattina. Una ricetta mia, con alcune spezie che uso in certe occasioni, un po' piccanti, che aiutano, spero, a fare a...
Sto aspettando Giulietta, infatti...
mah, speriamo bene coi miei reumatismi articolati, pardon articolari. Giovane com'è, ahiahiahi, questa è capace di saltarmi subito addosso e di sbranarmi vivo, insieme al resto...
Enfin,, cumu Diu n'a manna, n'a mannassi, ma Bona...

uhauhauha

p.s. ha detto...

Ah, per la domanda che mi fa Giulietta, vedro' se mi riesce di rispondergli uno di questi giorni. La cosa è complicata.
Intanto, fra una forchettata e l'altra, vedro' meglio, da vicino, quale idea se n'è fatta lei, dell'EsserCi, etc.

Buon appetito e buona serata a tutti ô popoli.

penelope ha detto...

NOTIZIE DAL TIRRENO CALABRESE - 9/11/2009. Dall’invitato speciale de Il Galloppino del Mezzogiorno: “Una moneta del X-XI secolo con sopra raffigurata l’immagine del Cristo è stata ripescata ieri verso mezzogiorno nelle acque di Cetraro, a pochi metri dalla riva. Il ritrovamento, particolarmente significativo, ha provocato il pronto intervento di un funzionario di zona della Soprintendenza archeologica di Calabria, coadiuvato da due eminenti professori dell'UNICAL, specializzati in numismatica. Numerosi gli uomini politici locali ed i consiglieri regionali accorsi, primo fra tutti il presidente (...).
Da parte sua la Chiesa si è limitata a mandare sul posto, per la santa benedizione di quest'altro tratto di mare, tre preti ed un vescovo (...).
Dalle analisi di rito condotte nell’attrezzatissimo laboratorio specializzato in ricerche sottomarine del Museo della Magna Grecia risulta che questa monetina non presenta nessuna traccia di radioattività (...).
Il vescovo, durante l’apposita messa tenutasi oggi nella suggestiva Cetraro, cui hanno partecipato, oltre a numerosi sindaci, diverse personalità politiche regionali, due ministri venuti appositamente da Roma, e qualche euro deputato da Bruxelles, ha, con visibile soddisfazione, annunciato alla folla di fedeli in estasi che trattandosi di un vero e proprio miracolo inoltrerà al più presto domanda di beatificazione in favore del signor Gennaro Marino, il fortunato pescatore artefice del felice rinvenimento.”

- di J.xck

Penelope ha detto...

ERRATA CORRIGE:

NOTIZIE DAL TIRRENO, 10/11/2009 - Dall’invitato speciale de Il Galoppino del Mezzogiorno: “Una moneta del X-XI secolo con sopra raffigurata l’immagine del Cristo è stata ripescata ieri verso mezzogiorno nelle acque di Cetraro, a pochi metri dalla riva. Il ritrovamento, particolarmente significativo, ha provocato il pronto intervento di un funzionario di zona della Soprintendenza archeologica di Calabria, coadiuvato da due eminenti professori dell'UNICAL, specializzati in numismatica. Numerosi gli uomini politici locali ed i consiglieri regionali accorsi, primo fra tutti il presidente (...).
Da parte sua la Chiesa si è limitata a mandare sul posto, per la santa benedizione di quest'altro tratto di mare, tre preti ed un vescovo (...).
Dalle analisi rituali, subito condotte nell’attrezzatissimo laboratorio specializzato in ricerche sottomarine del Museo della Magna Grecia risulta che questa monetina non presenta nessuna traccia di radioattività (...).
Il vescovo, durante l’apposita messa tenutasi oggi nella suggestiva cittadina di Cetraro - cui hanno partecipato, oltre a numerosi sindaci, diverse personalità politiche regionali, due ministri venuti appositamente da Roma, e qualche euro deputato da Bruxelles - ha, con visibile soddisfazione, annunciato alla folla di fedeli in estasi che trattandosi di un vero e proprio miracolo inoltrerà al più presto domanda di beatificazione in favore del signor Gennaro Marino, il fortunato sommozzatore artefice del felice rinvenimento (...)."

- di J.xck (Cliccato da Reggio Emilia)