9 ottobre 2009

MEZZOGIORNO IN...CONSULTA

SILVIO PRIMA DELLA CONSULTA


SILVIO DOPO LA CONSULTA

LA PASTA DI SILVIO

SILVIO E LA PASTA



LE MANI IN PASTA



SILVIO DOPO LA CONSULTA
E DOPO LA PASTA




LA REDAZIONE

61 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=nnOHZt87mcM

http://www.youtube.com/watch?v=ElA1uVTKdMk

Anonima ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=E6fcjum_8-U

un'escort acrese in attesa suggerisce ............................. ha detto...

http://otix.altervista.org/wp-content/uploads/2007/07/berlusconi20nudo.jpg

l'escort acrese soppesa la situazione ......................... ha detto...

http://democraticoebasta.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/58673/2giu40_berlusconi-strizzata.jpg

ma è lui o non è lui ............................. ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=0pzljN-R57g

berlusconi incula l'autista

ha detto ha detto...

Antonio Rezza - L'orrore di vivere
http://www.youtube.com/watch?v=u3h4XgqIiv8

il chiuR.Lo. ha detto...

roberto.galullo@ilsole24ore.com

Nella Calabria pluri-commissariata di “nonno Agazio” evviva Antonello Venditti commissario straordinario della Calabria

E se si commissariasse la Calabria? La domanda-provocazione la butto li, nel rispetto delle Istituzioni locali che oggi la governano. Non la butto a caso però. Faccio mia la provocazione di un imprenditore calabrese che – più di una volta – ha sorriso amaramente con me a questa domanda. Lui invoca – ironicamente – gli svedesi per riportare ordine, pulizia e democrazia. Chissà perché. Io invece propongo Antonello Venditti commissario in Calabria in attesa di capire se ci sarà il il bis di “nonno Agazio” o il debutto come Governatore di Callipo il re del tonno o del bel tenebroso Scopelliti.
APPOGGIO INCONDIZIONATO A VENDITTI
Appoggio Venditti, il cantautore romano che amo fosse solo perché tifoso (come me) della Roma. In un video che hanno messo online il Corriere della Sera e Repubblica di un suo concerto in Sicilia nel 2008, Venditti si chiede perché Dio abbia creato la Calabria. Io mi chiedo perché abbia creato i calabresi (una minoranza) che infangano la regione tutta.
E’ partito il processo di crocefissione di Venditti. Dichiarazioni scandalizzate, minacce di sciopero dall’acquisto dei suoi dischi, gruppi su Facebook e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente la politica locale (politica!?) non ha perso occasione per tacere e farsi pubblicità con le solite litanie penose.
Bravo Venditti. Con forza – sono sicuro che ama la Calabria, anzi l’ha detto lui stesso in una lunga lettera pubblicata da www.corriere.it - ha in realtà messo con forza il dito nella piaga soprattutto quando ha detto: “Spero che si faccia il Ponte almeno la Calabria esisterà. Qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria”.
In un’intervista a Pierluigi Diaco (www.diacoblog.it) Venditti ha dichiarato inoltre:
"E` stato un atto di disperazione e d`amore nei confronti di una terra che amo, che conosco e che da anni cerca la sua 'liberazione'. Nessuna forza politica ha avuto la sensibilità di capire queste ragioni, le reali ragioni che stanno dietro questo mio appello in favore di una terra che da mezzo secolo cerca il riscatto.
Evidentemente la mia vicinanza alla Calabria non piace a qualcuno. Non so chi ha avuto interesse a modificare il rapporto d`amore che c`è tra me e la Calabria. Sono disgustato, è stata un`operazione ad arte. Credo, comunque, di aver calpestato interessi".
LA CALABRIA PLURICOMMISSARIATA
Ha forse torto Venditti? No, ha ragioni da vendere. Sul Ponte forse no, ma per il resto sì. Anzi quel che ha detto è poco rispetto a quanti – e basta girare la regione per capirlo – pensano anche di peggio.
Oggi la Calabria è alle prese con commissariamenti di diritto, di fatto e in pectore. Di diritto sono le amministrazioni comunali sciolte per infiltrazioni mafiose. In pectore sono quelle che hanno o avranno a breve una terna prefettizia in attesa di nuove elezioni.
Di fatto (e di diritto) sono le Asl e dunque la sanità che, qui come altrove al Sud, sono un boccone goloso per clientele, affari spregiudicati e presenze malavitose.
Di fatto è commissariata la democrazia in Calabria e i commissari, questa volta, non hanno volto ma si nascondo dietro un nome generico: cosche. Senza dimenticare che qui le cosche stringono da sempre patti di ferro con la malapolitica e la massoneria deviata.
I commissariamenti – nelle tre varianti – non sono forieri di orizzonti puliti e sgombri. Anzi. Annunciano solo nuove tempeste che – nel 2010, con le elezioni regionali – vedranno piena luce.

il chiuR.Lo. ha detto...

UN COMISSARIO CONTRO TUTTI.
TUTTI CONTRO IL COMISSARIO ALLA SANITA’
Tralascio – per brevità – quello che sta accadendo nei comuni commissariati. A Gioia Tauro, come ho già scritto qui nel post del 4 agosto 2009, addirittura il finimomdo, con prefetti e dirigenti del Viminale che vanno, si dimettono e vengono come palline di un flipper. Chi gode secondo voi di questa situazione? Ma la ‘ndrangheta della Piana siori e siore!
Tralascio anche i lunghissimi commissariamenti in materia ambientale che – come può notare chiunque si rechi in vacanza in Calabria – hanno sortito effetti…miracolosi. Strade linde, piazze pulite, mare da bere! Senbra di essere a Zurigo o a Stoccolma!
E veniamo al commissariamento della sanità. Quello che sta accadendo è pazzesco. Dopo la cacciata dell’ex (incorruttibile) assessore Doris Lo Moro, la situazione è degenerata con un braccio di ferro interminabile tra Giunta regionale e Governo nazionale prima e Giunta regionale e commissario poi.
Si avete letto bene. Il 1° settembre con un comunicato stampa diffuso urbi et orbi la Giunta presieduta da Loiero Agazio ha annunciato di aver segnalato “per eventuali profili di reato penali e amministrativi (interruzione di pubblico servizio e rifiuto d’atti d’ufficio con possibili danni all’erario)” il commissario delegato per l’emergenza socio-economico-sanitaria Vincenzo Spaziante. Le sue colpe? Il 24 agosto aveva messo nero su bianco che in due anni la Regione non aveva fatto niente per porre riparo all’emergenza, sostenendo che mancavano gli stanziamenti della Regione stessa. Per questo Spaziante si è astenuto da successive mosse in attesa del piano di rientro dal deficit sanitario. Loiero and company sostengono che è fuori dalla realtà. Fatto sta che Spaziante non è un parvenue della poltica. E’ stato vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio. Era un fiore all’occhiello di Loiero & C. anche per il suo lungo e prestigioso curriculum di commis di Stato.
Niente: di fronte alla sanità e a tutto quello che vuol dire (in termini di voto) in procinto di campagna elettorale per le regionali 2010, l’amicizia non conta e del resto come dice il proverbio: “dai nemici mi guardi Dio che dagli amici mi guardo io!”

il chiuR.Lo. ha detto...

ITALIA DEI VALORI: ARRIVA IL COMMISSARIO MESSINA
Anche i partiti sono commissariati in Calabria. Marco Minniti, re appannato del Pd calabrese, ha ad esempio commissariato recentemente con Nico Stumpo il Pd di Crotone. Persino il Partito Liberale è commissariato e dal 1° luglio 2009 il commissario Giuseppe Carrieri ha persino un delegato, Eugenio Barca, che deve far…navigare il Pli in acque migliori. Negli ultimi due anni ho perso il conto dei commissari politici che si sono alternati in piccole e meno piccole formazioni partitiche, di provincia in provincia. Tutte mosse – sia ben chiaro – che fanno parte della partita a scacchi della campagna elettorale che in Italia, si sa, è aperta tutto l’anno.
Dalla storia recente alla storia contemporanea, il passo è breve. E legato alle elezioni che nel 2010 porteranno alla riconferma (o meno) della candidatura a Governatore di Loiero Agazio.
Antonio "pomata" Di Pietro ha commissariato l’Idv in Calabria cacciando Aurelio Misiti e ha azzerato tutti i coordinamenti provinciali, nominando commissario l’onorevole Ignazio Messina. Il motivo del gesto? Semplice: Misiti voleva il Loiero bis. Di Pietro e l’emergente Luigi De Magistris no. Anzi: non solo il duo si oppone al Loiero Agazio ma pendono verso Pippo Callipo, ex presidente di Confindustria Calabria, che ha annunciato la sua discesa in campo. Con chi? Ah saperlo. Lui dice da solo. L’Idv, però, gli tira la giacchetta.
Come stanno reagendo in loco gli uomini dell’Italia dei Valori? Con valore. Sì, quello che dipende dagli stracci o dagli abiti firmati che si stanno tirando l’un contro l’altro.
Stracci che sono volati anche sulla legge regionale relativa all’introduzione delle primarie per il candidato Governatore. Tutti contro tutti nell’Idv su una legge che, secondo due autorevoli magistrati antimafia, Enzo Macrì e Alberto Cisterna, è l’anticamera alle possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta durante le fasi del voto (si veda il mio articolo sul Sole-24 Ore del 14 agosto e si ascoltino le puntate della mia trasmissione su Radio24 “Un abuso al giorno” del 9, 10 e 11 settembre, anche scaricandole dall’archivio del sito www.radio24.it). Una legge che, in maniera sacrosanta, ora il Governo ha impugnato per vizi di incostituzionalità. Bastava chiederlo a uno studente al primo anno di giurisprudenza e avrebbe detto la stessa cosa.

il chiuR.Lo. ha detto...

Personalmente – sicuramente sbaglierò – non me la sentirei di escludere che il buon Misiti traghetti dall’altra parte. Con chi? Beh, questo è un bel rebus ma il vento rischia di cambiare anche in Calabria e allora magari Misiti e le sue truppe si ricorderanno che Silvio Berlusconi tiene in gran considerazione questo professore di ingegneria idraulica che, già assessore ai Lavori pubblici sempre in Calabria ma con il centro-destra (allora regnava Giuseppe Chiaravalloti), è stato nominato nel ’94 nella cinquina dei saggi che riferivano direttamente a Berlusconi sull’andamento delle grandi opere. In primis il Ponte sul Stretto di Messina. Non Ignazio. Quello tra l’Italia e la Sicilia che, almeno non mi risulta, non rientra nel programma del centrosinistra.
NONNO AGAZIO, SCOPELLITI E… LA REGIONE CHE VERRA'
In tutto questo baillame il Pdl non è certo immune da analoghi balletti. Detto del Pli, anche nel resto della coalizione messaggi trasversali e minacce di commissariamenti non mancano. E il rischio aumenterà ora che autorevoli personaggi – dal senatore Maurizio Gasparri al ministro della Difesa Ignazio La Russa – hanno detto chiaro e tondo che il loro candidato è Giuseppe Scopelliti, che solo qualche settimana fa aveva ricevuto missili terra-aria sui denti dai suoi stessi colleghi di coalizione.
Gasparri ha speso il nome di Berlusconi (ah beh!) e dunque non dovrebbero esserci sorprese, ma la Calabria è il regno dell’impossibile politico e dunque, anche da questa sponda, naufraghi politici, magari commissariati, sono attesi nella sponda del centrosinistra. O magari in quella di Callipo.
L’unico che non si scompone nella Calabria dei commissariamenti e dei commissari nel far west politico, economico e sociale calabrese è Loiero Agazio. Alla Gazzetta del Sud del 3 settembre 2009, pagina 28, il nostro dichiara: “La Calabria oggi ha bisogno di unità ed io mi sento un Governatore fortemente unitario”. La sua legislatura? Positiva “visto il disastroso punto di partenza” in settori delicati come l’ambiente e la sanità. Paura del polo politico di Callipo? No, anzi questa è vera democrazia.
Del resto di cosa si dovrebbe preoccupare Loiero? In un’intervista alla Gazzetta del Sud dell’8 luglio a pagina 29 che vi consiglio di non perdere (girate le biblioteche di mezza Calabria ma, vi prego, a costo di indebitarvi rintracciatela) Loiero spiega la sua filosofia. E così – mentre di passaggio spiega che in caso di rinvio a giudizio non si ricandiderà ma che comunque è tranquillo perché le ipotesi a suo carico sono fuori della realtà – ecco cosa dichiara a Giuseppe Lo Re nell’intervista che la Gazzetta, titola a 9 (!) colonne “Anche fare il nonno ha il suo fascino” (forse per il rispetto che deve a un pubblicista, suo ex collaboratore "congelato", nonchè amico intimo dell’editore).
Premessa: non struggetevi nella lettura, che consiglio solo a cuori forti. “… Se posso fare una digressione personale – dichiara Loiero Agazio - le confesso che da circa tre mesi ho una nipotina bellissima, che vedo, giorno dopo giorno, fiorire, trasformarsi, fare progressi miracolosi nel contatto col mondo circostante, la vedo muoversi freneticamente con i piedi e le braccia, stringere il pugno della mano destra come fosse una discendente di Bertinotti, la sento piangere durante la notte, la vedo sorridere e mi capita di avvertire, ogni volta che esco di casa, una pena leggera”. A chi lo dice…
Chi ci sta a nominare Venditti commissario straordinario per la Calabria alzi la mano. Io l’ho già alzata. Sono sicuro che farebbe del bene a questa terra dove il solo Stato che funziona è la 'ndrangheta. Peggio di così è impossibile.
roberto.galullo@ilsole24ore.com

la prof ha detto...

ANSIA - Tre carabinieri italiani d'origine calabrese, per le loro ricerche di particelle mafiose radioattive effettuate a grandi profondità, ricevono il Premio Nobel 2009 per il fisico...

(di J.xck)

Penelope

Il chiuR.Lo. ha detto...

L'Unità 10 ottobre 2009

Saramago: «Berlusconi è la malattia del Paese»
di Oreste Pivetta

Alto, magro, sottile nell’abito grigio, la giacca abbottonata, la cravatta rossa, ecco Saramago che mi cammina incontro lungo il corridoio di un albergo torinese, che mi porge la mano, che mi dice cose terribili con la calma del saggio, la puntualità di chi misura le parole, di chi le parole usa da una vita e che delle parole ha fatto la sua ragione di vita. Siamo nel campo delle «interviste impossibili»: come si fa a restituire il tono di fondo e il contorno di quelle parole, di parole come Obama, pace, sinistra, comunista e , naturalmente, Berlusconi e persino D’Addario. Josè Saramago è a Torino. Ieri sera ha festeggiato il suo nuovo libro al Circolo dei lettori, oggi avrà altri appuntamenti a Palazzo Nuovo, l’università, lunedì sarà a Milano al Teatro Franco Parenti, mercoledì a Roma al Quirino. Il libro in questione è «Il Quaderno », pubblicato da Bollati Boringhieri dopo che la Einaudi l’aveva respinto. È la raccolta di quanto comparso nel giro di un anno e mezzo, tra il 2008 e il 2009, nel blog di Saramago, un articolo, un pensiero, una breve nota di carattere politico o un ricordo letterario: dalla sua Lisbona alla poesia di Machado, da Ratzinger a Gaza. Einaudi lo bocciò per quel ritrattino impietoso di Silvio Berlusconi e del popolo italiano, che sta alle prime pagine: «Nel paese della mafia e della camorra, che importanza potrà mai avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?».Però vorrei cominciare dalla notizia del giorno: il Nobel per la pace a Obama. Lei ha dedicato molte pagine del suo blog al nuovo presidente degli Stati Uniti, dopo essersi dedicato con feroce lucidità al predecessore, George Bush, «bugiardo compulsivo», «bugiardo emerito», un cow boy che credeva d’aver ereditato il mondo e lo aveva confuso con una mandria di buoi.

Adesso c’è Obama, quasi una rivoluzione, certo una speranza. Che cosa pensa di questo premio?
«Mi rallegra moltissimo. Attendo il suo discorso con curiosità. Qualcuno in giro dirà che è prematuro, che in fondo non si sono ancora visti i risultati diuna eventuale politica di pace di Obama. Io penso prima di tutto che si tratti di un buon investimento: la dimostrazione che vale per i mondo intero di quanto abbiamo bisogno di un uomo come Obama. Almeno dei pensieri, degli intendimenti che finora ha espresso. Bene. Certo che il presidente degli Stati Uniti si ritrova sulle spalle una responsabilità enorme. Come ho scritto, un uomo che ci sorprende in questo mondo cinico, senza speranza, terribile, che ci sorprende perché ha voluto alzare la voce per parlare di valori,di responsabilità personale e collettiva di rispetto per il lavoro e anche per la memoria di chi ci ha preceduto...».

Ma lei sapeva che anni fa un parlamentare italiano lanciò l’idea di una petizione popolare perché il premio Nobel per la pace venisse assegnato a Berlusconi?
«No, questo mi è sfuggito. E che cosa avrebbe mai fatto Berlusconi per la pace? Non so. Ho solo visto invece come ha ridotto il suo paese, ho potuto apprezzare la decadenza morale e culturale di un paese cheamomolto... ».

il chiuR.Lo. ha detto...

Berlusconi dirà che lei è un vecchio comunista. Non si senta solo... Però, di fronte alle sue analisi perfette (anche quelle che toccano la sinistra,il partito democratico, Veltroni) mi chiedo come faccia lei da Lisbona o da Lanzarote a vedere tutto, ad analizzare tutto con tanta precisione?
«Non mi è stato difficile, perché, ripeto,ho sempre amato l’Italia. In realtà quando sulla scena è comparso Berlusconi me ne sono allontanato. Dopo, ad ascoltare quanto accadeva, mi sono sentito addosso il dovere morale di dire quanto pensavo. Anche adesso: che Berlusconi è un bubbone ed è la malattia del paese, anche se ha riscosso molte simpatie, se è vero che per tre volte gli italiani lo hannoeletto.Unuomosenza morale, capace di tutto... ».

Sa anche delle escort?
«Sì e mi hanno molto colpito le sue proteste quando la signorina D’Addario è comparsa in televisione. Significative del suo modo proprietario di pensare il paese. La signorina D’Addario puòfrequentare i palazzi del potere, ma non può comparire in televisione...».

Beh,si potrebbe dire che Palazzo Grazioli non è palazzo Chigi. Palazzo Grazioli è “roba” di Berlusconi.
«Certo, ma lui ne ha fatto il luogo privilegiato di esercizio del suo potere, in modo aperto, chiaro, incontrando lì gli stessi uomini del governo italiano».

il chiuR.Lo. ha detto...

Lei non è tenero neppure con la sinistra, tantomeno con quella italiana. Ha scritto che il Partito democratico. È cominciato come una caricatura di partito ed è diventato il convitato di pietra sulla scena politica. Ha scritto che Veltroni ha suscitato tante speranze defraudate dalla sua indefinitezza ideologica e dalla fragilità del suo carattere. È sempre di questa convinzione?
«Tempo fa durante una conferenza a Buenos Aires dissi che la sinistra (e mi riferivo alla sinistra dei paesi che conosco) non ha la più schifosa idea del mondo in cui vive. Della realtà che ci sta attorno. Francamente temevo reazioni durissime, parole forti contro di me, rivendicazioni di orizzonti, di progetti, di battaglie. E invece mi sono ritrovatoimmerso nel silenzio. Nulla.Èla dimostrazione che la sinistra non ha idee. Si può dire che la sinistra moderata abbia ad esempio espresso qualcosa di sinistra di fronte alla crisi economica e finanziaria di questi tempi? Avete assistito a qualche reazione ispirata da una cultura di sinistra? E la sinistra comunista che fa? Aspetta di dar l’assalto a un altro Palazzo d’inverno».

Abbia pazienza: ci siamo tutti arresi al mercato e alla sue regole...
«Ho scritto anche e ne sono convinto che Marxnon aveva mai avuto tanta ragione come oggi».

Mi ha colpito un capitoletto del suo blog, dove cita alcune parole cardine e cioè bontà, giustizia, carità. Per un comunista come lei e come noi non dovrebbe contare in primo luogo l’eguaglianza?
«Le ho pure collocate in ordine di importanza quelle parole: prima la bontà che dovrebbe implicare la giustizia, all’ultimo posto la carità che ha sempre qualcosa di compassionevole e soprattutto consente a chi la fa di godere di uno stato di superiorità. Di fronte alle mistificazioni del nostro tempo retrocederei la bontà (quanti fanno del male, assumendole sembianze dei buoni) e farei avanzare la giustizia,introdurrei la parola libertà e cancellerei carità».

Eguaglianza niente?
«È un concetto molto complesso. Anche con la Rivoluzione francese arrivò per ultimo. L’eguaglianza è impossibile. Se la giustizia funziona ci si avvicina».

Abbiamo parlato dell’Italia. Lei segue la produzione letteraria italiana?
«Ci sono tanti bravi scrittori. Non parlo soltanto dei classici. Penso ai miei contemporanei, da Eco a Tabucchi a Camilleri. Sono scrittori che in Italia però mi sembra non abbiano eco.Nonè ungioco di parole... Scrivono, dicono, fanno,ma nessuno li ascolta. Cioè non hanno alcuna influenza sulla società, sulla cultura e sul costume degli italiani, tantomeno sulla politica. Sono molto più apprezzati all’estero. Ho scritto di etica verdiana,riferendomi appunto alla straordinaria popolarità di quel grande compositore. Ma scrivere sui muri, come si faceva allora, “Viva Verdi” aveva un significato politico chiaro: Viva Vittorio Emanuele re d’Italia eccetera eccetera. Ora non c’è parola che scuota una società apatica, che non ha evidentemente coscienza del fatto che la democrazia non è una conquista garantita per l’eternità. Basta poco a perderla ».

Lei è un grande scrittore, considerato tra i più grandi del secolo passato e di questo.Dia qualche consiglio ai giovani: come si fa a diventare bravi quanto lei?
«Non mi sogno proprio di dare consigli. Mi permetto solo di ammonire così: non avere fretta,non perdere tempo. La fretta è un difetto giovanile: si vuole arrivare presto ai risultati, al successo. Non perdere tempo, perché ognimomentoè prezioso per studiare, imparare, conoscere,sperimentare».

Scusi, vorrei chiudere con una citazione, tanto per risollevare il morale della sinistra...
«Abbiamo ragione,la ragione che assiste chi propone di costruireunmondomigliore prima che sia troppo tardi...».

http://www.unita.it/news/culture/89591/saramago_berlusconi_la_malattia_del_paese

la prof ha detto...

- Le autopsie praticate su migliaia di corpi di criminali e politici calabresi irradiati apporterebbero la prova definitiva che questi sono venuti al mondo privi di cervello...

(di J.xck)

Penelope

il chiuR.Lo. ha detto...

Centra. Cazzo se centra!

Trainspotting (testa e coda)
http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=8770388

Giulietta ha detto...

sono sicura che Elio porta delle mutande rosa

il chiuR.Lo. ha detto...

Sentire parlare di una Italia al servizio di Berlusconi fa schifo, viverla in diretta è molto peggio. Una macchina organizzativa imponente, costata almeno quanto le prime quattro case da ricostruir...

Messina contesta Berlusconi - quello che non vedrete mai nella TV di regime
http://www.youtube.com/watch?v=qZ6q3rCEOMM

Anonima ha detto...

Quanti?
Cinquantamila...

la prof ha detto...

Chers amis, Caro Rosario, sentiamo cosa ci dice Herta Muller (nata nel 1953), Premio Nobel 2009, su politica e letteratura...

http://www.youtube.com/watch?v=Vr16AzwJ8yY

il chiuR.Lo. ha detto...

la Republlica.it

La leggenda del premier
eletto dal popolo
di ILVO DIAMANTI

"Presidente eletto dal popolo". Così si definisce Silvio Berlusconi. Sempre più spesso, da qualche tempo. Per rivendicare rispetto dai molti nemici che lo assediano. Ma, al tempo stesso, per marcare le distanze dall'altro presidente. Giorgio Napolitano. Il Presidente della Repubblica. Il quale, al contrario, è "eletto dal Parlamento". Anzi da una parte di esso. Perché Napolitano non è "super partes", ma di sinistra. Come tutte le altre istituzioni dello Stato. Corte Costituzionale e magistratura in testa. Non garanti. Ma soggetti politici. Di parte. Per questo Berlusconi non ne accetta le decisioni, ma neppure il ruolo. In pratica: considera le istituzioni dello Stato - e quindi la Costituzione - inadeguate. Peggio: illegittime. Meno legittime di lui, comunque. Presidente eletto dal popolo.

Queste affermazioni, sostenute a caldo e a tiepido dal premier, dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul lodo Alfano, si fondano su premesse discutibili, anzitutto sul piano dei fatti. Dati per scontati. Che scontati non sono.

Il primo fatto è che Berlusconi sia un presidente "eletto dal popolo". È quanto meno dubbio. Perché l'Italia non è (ancora) un sistema presidenziale. I cittadini, gli elettori, votano per un partito o per una coalizione. Non direttamente il premier o il presidente. Anche se, dopo il 1994, abbiamo assistito a una progressiva torsione delle regole elettorali e istituzionali in senso "personale". Senza bisogno di riforme. Così, nella scheda elettorale, accanto ai partiti e alle coalizioni viene indicato anche il candidato premier. (Come ha lamentato, spesso, Giovanni Sartori). Tuttavia, non si vota direttamente per il premier, ma per i partiti e gli schieramenti. Silvio Berlusconi, per questo, non è un presidente eletto dal "popolo". Semmai dal "Popolo della Libertà". Da una maggioranza di elettori, comunque, molto relativa.

Alle elezioni politiche del 2008 il partito di cui è leader Berlusconi, il Pdl, ha, infatti, ottenuto il 37,4% dei voti validi, ma il 35,9% dei votanti e il 28,9% degli aventi diritto. Intorno a un terzo del "popolo", insomma. Peraltro, prima di unirsi con An, fino al 2006, il partito di Berlusconi era Forza Italia, che non ha mai superato il 30% dei voti (validi). Al risultato del Pdl si deve, ovviamente, aggiungere il 10% (o l'8%, a seconda della base elettorale prescelta) ottenuto dalla Lega. I cui elettori, però, non hanno votato per Berlusconi. Visto che al Nord la Lega ha sottratto voti al Pdl, di cui è alleata e concorrente. E quando ha partecipato al governo (come in questa fase) si è sempre preoccupata di fare "opposizione". Questa considerazione risulta ancor più evidente se si fa riferimento al risultato delle recenti europee. Dove si è votato con il proporzionale e con le preferenze personali. Il Pdl, il partito di Berlusconi, ha infatti ottenuto il 35,3% dei voti validi, ma il 33% dei votanti e il 21,9% degli aventi diritto. Lui, il Presidente, ha personalmente ottenuto 2.700.000 preferenze. Il 25% dei voti del Pdl, ma meno del 9% dei votanti. Il risultato "personale" più limitato, dal 1994 ad oggi.
Tutto ciò, ovviamente, non intacca la legittimità del governo e del premier. Semmai la sua pretesa di interpretare la "volontà del popolo".

D'altronde, si vota una volta ogni cinque anni, mentre i sondaggi si fanno quasi ogni giorno. Per cui, più che sul voto, il consenso tende a poggiare sulle opinioni. Sulla "fiducia". Ma stimare la "fiducia" dei cittadini è un'operazione difficile e opinabile. Che non coincide con il consenso elettorale. Non si capirebbe, altrimenti, perché, se davvero - come sostiene Berlusconi - il 70% degli italiani ha fiducia in lui, alle recenti elezioni europee il Pdl si sia fermato al 35%, la coalizione di governo al 45% e le preferenze personali per il premier al 9% (dei voti validi).

il chiuR.Lo. ha detto...

La fiducia, inoltre, è difficile da misurare. Per ragioni sostanziali, ma anche metodologiche. Soprattutto attraverso i sondaggi. Dipende dalle domande poste agli intervistati. Dagli indici che si usano. Alcuni fra i principali istituti demoscopici (come Ipsos di Nando Pagnoncelli e Ispo di Renato Mannheimer) utilizzano una scala da 1 a 10, per analogia al voto scolastico. Per cui l'area della "fiducia" comprende tutti coloro che danno a un leader (o a un'istituzione) la sufficienza (e quindi almeno 6). Oggi, in base a questo indice, circa il 50% degli italiani esprime fiducia nel premier Berlusconi (le stime di Ipsos e Ispo, al proposito, convergono). Mentre a fine aprile, dopo il terremoto in Abruzzo, superava il 60%. Ciò significa che negli ultimi mesi la "fiducia" del popolo nel premier si è ridotta, anche se risulta ancora molto ampia. Tuttavia, anche accettando questi indici, un 6 può davvero essere considerato un segno di "fiducia"? Ai miei tempi, nelle scuole dell'obbligo - ma anche al liceo - era una sufficienza stretta. Come un 18 all'università. Che si accetta per non ripetere l'esame. Ma resta un voto mediocre. Basterebbe alzare la soglia, anche di pochissimo, un solo punto. Portarla a 7. Per vedere la fiducia nel premier (e in tutti gli altri leader) scendere sensibilmente. Al 37%. Più o meno come i voti del Pdl. Con questi dati e con queste misure appare ardita la pretesa del premier di parlare in "nome del popolo". Tanto più che, con qualunque metro di misura, il consenso personale verso il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risulta molto più elevato. Fino a una settimana fa, prima della recente polemica, esprimeva fiducia nei suoi confronti circa l'80% degli italiani, utilizzando come voto il 6. Oltre il 50%, con una misura più esigente: il 7. Lo stesso livello di consenso raccolto dal predecessore, Carlo Azeglio Ciampi. Anche da ciò originano le tensioni crescenti tra il premier e il Presidente della Repubblica. Nell'era della democrazia del pubblico. Maggioritaria e personalizzata. Dove i media sono divenuti lo spazio pubblico più importante. E il consenso è misurato dai sondaggi. Nessuno è "super partes". Sono tutti "parte". Tutti concorrenti. Avversari o alleati. Amici oppure nemici. Anche Napolitano, soprattutto Napolitano. Per la carica che occupa e la fiducia che ottiene. Agli occhi di Berlusconi, impegnato a costruire la leggenda del "presidente votato e voluto dal popolo". Non può apparire amico.
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/mappe/eletto-popolo/eletto-popolo.html

la prof ha detto...

interessante

Esimio Rosario, allora, cosa ne pensi di quanto dice Herta Muller?

penelope ha detto...

Chers amis, a proposito della pasta del post, ho ritrovato questa del mio amico nnn, d'una dozzina d'anni fa.
Scherzucchiare con una cosa talmente sacra. Che poi, la cucina molto volentiri! compresi gnocchi, lasagnne, e altri tortellini! (secondo una sua teoria, gli speghetti sono ribelli, le penne, romantiche, le farfalle, poetiche, i tortiglioni, barocchi...)

" Tutto cambia, tranne la pastasciutta. - La pasta è l'Essere. - L'uomo è una pasta per l'uomo. - Non s'è mai ammazzato nessuno perchè era un fanatico di spaghetti. - Pasta la salute. - Di tutto possiamo dubitare tranne che della pasta. - Conbagni, la pasta è pronta! - Chi non ama la pasta è un qualunquista. - Via Pastarengo.- Fatti le paste tua! - Non si vive di solo pane ma di pastasciutte sì. - Qui riposa in paxta. Pasta nostra che sei nei cieli sia santificato il tuo nome siamo già nel tuo regno amen! - Uno spettro minaccia l'Europa: lo spettro del pastismo! Ni Dieu ni Maître, mais les patês bordel ! - Si è scoperta una tomba etrusca: era piena di pasta. - Su un colpo di pasta abbandona l'amante e ritorna con la moglie perché lei almeno le sa cuocere! La pasta ha ostruito Cadamo, definitivamente. - Ognuno per sè la pasta per tutti oh popoli! - La matrice ideologico letteraria dell'eversione Pastista. - Cosa nostra ? La mani in pasta. – Si è tenuto un convegno nel Centro Studi "Vincenzo Pastaro": Pasta e purpetti nella storia della letteratura (alto)pianese. - Past'orale. Past'oso. Past'ore. Past'oia. Past'aio. Pastinforme. Pastocrazia. Laurea: 110 e lode più un piatto di pasta. - Credo: credo nella pasta onnipresente. – Si è portato in Svizzera dieci lingotti di pasta. - Un uomo senza pasta è un uomo morto. - L'Italia è una Repubblica fondata sulla pasta. - Hanno eletto un altro pastajolo. - Prima di pensare, pasta! - Prima di parlare? Pasta! - Pastologia. - O la pasta o la vita! - Tradito da tracce di pasta. - È un figlio di pasta! - A me piace molto la pasta! (Ci mancherebbe altro!) - Marco Polo andò in Cina : per la pasta. - Cristoforo Colombo in America trovò tante cose ma niente pastasciutta allora chiese l'aiuto dei missionari per convertire gli autoctoni agli spaghetti mentre gli fregava i pomodori (oh!) - Allergico alla pasta se non guarisce dovrà emigrare verso il riso...

Penelope

Ieri si è vendemmiato a Montmartre? Ieri sera ci siamo andati con certi amici. C'era tante "bancarelle" con buoni vini provenienti da tutta la Francia. Peono zeppo di gente (ragazzi e ragazzi e d'ogni età) che 'ntruzzeava, gustando formaggi e... e "saziezze" di qua! (wow!) perecchi gli Italiani che parevano dilettarsene. (La "commune libre" de Montmartre organizza queste festività ogni anno. Con musica, cantanti e inmancabili fisarmoniche etc. etc. nelle piazzette...)
Siamo rientrati tardi, assai "sbronzi"!!!!!

Penelope ha detto...

RIMETTO. Troppi errori, forse conseguenza di certi effetti vinicoli -

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Chers amis, a proposito della pasta del post, ho ritrovato questa del mio amico nnn, d'una dozzina di anni fa.
Scherzucchiare con una cosa talmente sacra! Che poi, la cucina molto volentieri! Compresi gnocchi, lasagne, e altri tortellini!
(secondo una sua teoria, gli spaghetti sono ribelli, le penne romantiche, le farfalle poetiche, i tortiglioni barocchi...)
Ecco:

" Tutto cambia, tranne la pastasciutta. - La pasta è l'Essere. - L'uomo è una pasta per l'uomo. - Non s'è mai ammazzato nessuno perchè era un fanatico di spaghetti. - Pasta la salute. - Di tutto possiamo dubitare tranne che della pasta. - Conbagni, la pasta è pronta! - Chi non ama la pasta è un qualunquista. - Via Pastarengo.- Fatti le paste tua! - Non si vive di solo pane ma di pastasciutte sì. - Qui riposa in paxta. Pasta nostra che sei nei cieli sia santificato il tuo nome siamo già nel tuo regno amen! - Uno spettro minaccia l'Europa: lo spettro del pastismo! Ni Dieu ni Maître, mais les patês bordel ! - Si è scoperta una tomba etrusca: era piena di pasta. - Su un colpo di pasta abbandona l'amante e ritorna con la moglie perché lei almeno le sa cuocere! La pasta ha ostruito Cadamo, definitivamente. - Ognuno per sè la pasta per tutti oh popoli! - La matrice ideologico letteraria dell'eversione Pastista. - Cosa nostra ? La mani in pasta. – Si è tenuto un convegno nel Centro Studi "Vincenzo Pastaro": Pasta e purpetti nella storia della letteratura (alto)pianese. - Past'orale. Past'oso. Past'ore. Past'oia. Past'aio. Pastinforme. Pastocrazia. Laurea: 110 e lode più un piatto di pasta. - Credo: credo nella pasta onnipresente. – Si è portato in Svizzera dieci lingotti di pasta. - Un uomo senza pasta è un uomo morto. - L'Italia è una Repubblica fondata sulla pasta. - Hanno eletto un altro pastajolo. - Prima di pensare, pasta! - Prima di parlare? Pasta! - Pastologia. - O la pasta o la vita! - Tradito da tracce di pasta. - È un figlio di pasta! - A me piace molto la pasta! (Ci mancherebbe altro!) - Marco Polo andò in Cina : per la pasta. - Cristoforo Colombo in America trovò tante cose ma niente pastasciutta allora chiese l'aiuto dei missionari per convertire gli autoctoni agli spaghetti mentre gli fregava i pomodori (oh!) - Allergico alla pasta se non guarisce dovrà emigrare verso il riso..."

Penelope

Ieri si è vendemmiato a Montmartre...
Ieri sera ci siamo andati con certi amici. C'erano tante "bancarelle" con buoni vini provenienti da tutta la Francia. Piono zeppo di gente (ragazzi e ragazzi, ed d'ogni età) che 'ntruzzeava, gustando formaggi e... e "sazizze" di qua! (wow!) Parecchi gli Italiani che parevano dilettarsene, grave.
(La "commune libre" de Montmartre organizza queste festività ogni anno. Con musica, cantanti e immancabili fisarmoniche, etc. etc., nelle piazzette.)
Siamo rientrati tardi, assai "sbronzi"!!!!!

(P.S. nessun politico in vista, mi sembra.)

Il chiuR.Lo. ha detto...

Herta Muller? E chi è costei? Tutti si aspettavano che vincesse Roth o Tabucchi...., ed ecco l'outsider!
Eccelsa prof, mi scusi se non ho risposto prima ma sono sempre distratto e pure impreparato. No. Non mi metta 2. ...Ma c'è qualcuno che abbia letto qualcosa del recente premio nobel?
L'accademia ci ha abituato a questi exploit, Le Clézio ad esempio.

Cosa dire sul video?
Ho l'impressione che la scrittrice in questione abbia una biografia interessante. Non vorrei che come molti scrittori, vedi Bukowski ad es. ma per altri versi, la biografia sopravanzi l'opera. Questa rimane però una mia illazione.
Interessante per di più il suo coinvolgimento per i temi politici, mi sembra un cittadina del mondo a pieno titolo. Sulla letteratura che salva o meno la vita non so. Wim Wenders dice che è stato il rock a salvargliela la vita. Boh! A me la salva il pranzo e la cena, anche se non amo molto la pasta, men che meno asciutta o fatta in casa. "Miscata" meglio. E da buon Lombardo mi piace moderatamente il riso.

Forse bisognerebbe, infine, interrogarsi sulla lungimiranza dell'editoria italiana, visto che un solo libro, mi pare, risulta edito in Italia e per di più con una piccola casa editrice. In Francia è la stessa cosa?
La mia impressione è che il premio Nobel stia perdendo colpi. Non posso negare però che la mia conoscenza di Onhar Pamuk è successiva al Nobel. Ho amato molto il suo Istambul.

Con deferenza immutata.

il chiuR.Lo. ha detto...

La canzone della D'addario e Berlusconi
http://www.youtube.com/watch?v=6XRHIvMG_5Q

la prof ha detto...

Esimio Rosario, simpatico il video...
Sto scrivendo qualcosa su quanto dici sopra, a proposito dei Nobel etc. - Roth mi piace molto, fra l'altro. Come pure Tabucchi.
Intanto, Su Herta Müller metto questo articoletto, dal Corriere della sera:

"STOCCOLMA - Il premio Nobel per la letteratura è stato assegnato alla scrittrice tedesca di origine romena Herta Müller. Nata il 17 agosto 1953 a Nitchidorf, in Romania, figlia di contadini della minoranza tedesca degli svebi, la scrittrice, poetessa e saggista è nota per la descrizione della dura vita sotto il regime comunista di Ceausescu. Nel 1987 fuggì dalla Romania insieme al marito dopo essere stata licenziata nel 1979 (era traduttrice di tedesco) perché si era rifiutata di collaborare con la Securitate, la famigerata polizia segreta del regime. Dopo aver perso il lavoro, per guadagnare qualcosa faceva la maestra d'asilo e dava lezioni private di tedesco. Il suo primo libro stampato in Romania (Niederungen), ma scritto in tedesco, apparve solo in una versione censurata nel 1982. Quando finalmente riuscì a ottenere dalla Securitate il dossier di 914 pagine che la riguardava, Herta Müller scoprì che veniva definita «un pericoloso nemico dello Stato da combattere». Il suo nome in codice non era più Herta, ma «Cristina» alla quale venivano addebitate «distorsioni tendenziose della realtà del Paese».

PREMI - Attualmente Herta Müller vive a Berlino e dal 1995 è membro dell'Accademia tedesca di letteratura. Il suo ultimo libro tradotto in italiano è Il paese delle prugne verdi (Keller editore 2008). Nella motivazione, l’accademia di Stoccolma dice che il premio è andato alla Müller perché con «con la concentrazione della sua poesia e la franchezza della sua prosa ha saputo descrivere il paesaggio dei diseredati». Herta Müller è un'autrice molto nota in Germania e in tutta Europa, dove prima del Nobel ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1994 ha vinto il Premio Kleist, nel 2003 il Joseph Breitbach e l'anno dopo il Konrad Adenauer. Nelle sue opere Herta Müller ha rappresentato gli aspetti più crudi del suo ambiente: la miseria e l'arretratezza culturale della minoranza tedesca del Banato svevo e della situazione politico-sociale della Romania, con un riferimento particolare alla disperata condizione delle donne costrette a subire oltre al giogo politico anche il ricatto sessuale che veniva comunemente praticato all'interno delle fabbriche, la rivolta che ha abbattuto il regime di Ceausescu, ma anche il disorientamento provato in seguito all'emigrazione in Germania. Tra le sue opere tradotte in italiano, si ricordano Una mosca attraversa un bosco dimezzato (Fuoricampo ed.), una novella in Racconti di scrittrici austriache e tedesche (Avigliano), Bassure (David Editori Riuniti, 1987) è la traduzione della sua prima opera Niederungen del 1982, In viaggio con una gamba sola (Marsilio, 1992). Quest'anno Herta Müller ha partecipato a Mantova al Festival della letteratura.


08 ottobre 2009"

A plus...

Anonima ha detto...

[Qui Lecco Libera] Incontro con Dario Franceschini

http://www.youtube.com/watch?v=xQf2di_zNmU

Anonima ha detto...

60 anni di D'Alema secondo il KGB 1a parte (diteci se lo trovate divertente questo):

http://www.youtube.com/watch?v=XpqMt2ygbQs

Anonima ha detto...

MENO MALA CHE SILVIO C'E'! Chi lo pensa (compreso il Che!)... canzone completa:

http://www.youtube.com/watch?v=UpLEbInBuyk

ohi ohi ohi

J.xck ha detto...

Sembrano giunte ad una svolta decisiva le numerose inchieste condotte in questi ultimi decenni da magistratura e forze dell’ordine sulle collusioni tra politici, industriali, e criminalità organizzata in Italia.
Secondo un noto magistrato calabrese - non ancora trasferito - se finora le indagini portavano sulle loro illecite attività territoriali, le stesse verteranno, oramai, sullo studio, sistematico, della loro radio attività, sottomarina...

J.xck ha detto...

P.S.

- UNICAL: Con l'acquisto di considerevoli quantità di scorie mafiose il Dipartimento di fisica dell’Università della Calabria riceve un forte impulso nei suoi programmi di ricerca e di sviluppo del nucleare...

J.xck ha detto...

non c'è due...

- Le persone che dalla fine degli anni ottanta in poi hanno trascorso le ferie sulle spiagge calabresi sono pregate di recarsi, d’urgenza, al Pronto soccorso degli ospedali più distanti...

Anonima ha detto...

sei rientrato dal Polo nord o clicchi da là sopra?

Sarbaturu ha detto...

Giovani! complimenti per il vostra tenacia. Ma, non dimenticate mai che siamo in Italia.
Uno dei rari paesi dove si irradiano le spiagge per poter abbronzare pure sotto il costume...
Uno dei paesi in cui sia la politica, che l'abbronzatura, dipendono, realmente, dalla volontà degli uomini. E non viceversa...

Salvatore ha detto...

Qui sopra ho dimenticato di dire che questa è di J.xck (che ci fa nel Polo nord?):
- L’Italia, il solo paese dove si irradiano le spiagge per poter abbronzare pure sotto il costume da bagno... -
Stavo per precisarlo ma siccome mi mi è scappato da ridere e mi sono distratto.

Siti juti a vinnimeari?

la prof ha detto...

il Nobel di economia a ELINOR OSTROM (e Oliver Williamson). W le donne!

la prof ha detto...

si scherza su cose tanto tristi e tragiche, eh?

Per Rosario Lombardo:

Esimio,
qui di libri della Herta ne erano stati tradotti pochi.
Avevo letto varie cose scritte su di lei, su giornali e riviste.
In Italia se n’è parlato poco, è vero. Pure pochi i libri tradotti.

Pamuk. Anche a me piace, e tanto. Ho letto due suoi libri.

Quelli della Muller verranno adesso ristampati. E qualche altra traduzione, seguirà. Gli editori devono considerarne il lato “affare”... Certo, non si puo’ ridurre tutto ad una questione di soldi. Non sempre.

La "politica" dei Nobel.
C'è pure Fo, e tanti altri. Compreso Camus, e Saramago.
Le cose evolvono nel cattivo verso? Uhm...
In ogni modo, si sa come puo' funzionare in questo mondo con i premi...

Le Clezio. Ma, è tutt'altro che male! E' qualcuno di molto profondo. Di una grande universalità...
Lo stile, poi, è veramente unico. Un grande scrittore insomma. Ne ho letti diversi dei suoi.
Resta che qualsiasi scrittore, pure grande... puo' piacere o meno.
Noi, "funzioniamo" anche per affinità, gusti, etc.
Insomma, quale possibile "scientifica oggettività", in certe preferenze?
Roth o Tabucchi. Li conosco assai, e mi piacciono.
Giulietta ama molto Roth...
(...)
Te ne dirà qualcosa lei.

A presto.

penelope ha detto...

Aggiungo per precisare: probabilmente, fosse dipeso da me, avrei pure io scelto Roth o Tabucchi.
Resta che La Müller dev'essre molto brava. Dovremo leggerla per vedere un po'...
Resta, che tante possono essere le considerazioni dei membri del comitato che scelgono ogni anno. Non solo strettamente letterarie come tu, Esimo Rosario, dici.
Resta che se prendiamo in considerazione i Premi Nobel in generale, la lista mostra che il più delle volte si tratta, effettivamente, di grandi scrittori...
Pensiamo a Neruda, a Sartre (che lo rifiuto'), a Singer, a Canetti, a certi grandi americani (Steinbeck, Eliot, Faulkner, Hemingway, Morrison)...
E pure con quelli dell'ultimo decennio "non si scherza": Naipaul, Pinter, Doris Lessing...

Voilà.

Anonima ha detto...

a proposito (anche se "non c'entra"), ho sentito che i bambini italiani, specialmente quello del sud, sono i più obesi d'Europa. E poi c'è chi, credensosi ancora ai tempi di pane e cioccolato, continua a sostenere che da noi c'è scarsezza di spirito politico...

sarbaturu ha detto...

vuoi dire che lo spirito politico da noi è sempre più obeso?

Anonima ha detto...

Il Premio Nobel di economia... bisognerebbe darlo a certi industriali e loro pubblicitari, secondo me. Riescono ad essere talmente sostanziosi e creativi, per nutrirci. Chissà per quale partito votano?

sarbaturu ha detto...

dovrebbe intervenire la chiesa

Anonima ha detto...

ostie al post di patatine?

sarbaturu ha detto...

si dicono queste cose?

Giulietta ha detto...

cosa volete, in Italia non si pensa ad altro che a pappare oramai.
anche perché scopare fa dimagrire

Anonima ha detto...

ma che scopare e scopare, ma dove vivi Giulié? adesso c'è pieno di aspira polveri in Italia, tre per famiglia di due: padre, madre, più tre aspirapolvere

sarbaturu ha detto...

che ne direste di un po' di footing?

Anonima ha detto...

Porca vacca (va là), adesso anche Salvatore si è messo a parlare inglese. Siamo fregati!

penelope ha detto...

su queste problematiche inerenti al sovrappeso delle masse dal punto di vista della struttura lipidinosa la morfologia degli individui dovrebbe essere presa in considerazione nell'ambito di una politica che possa ripristinare adeguate condizioni di vivibilità all'interno di un discorso magroeconomico di più ampio respiro che tenga conto delle misure del made in italy?

la prof ha detto...

Sur ARTE, mardi 13 octobre 2009 à 20:45 : Déchets, le cauchemar du nucléaire (: Rifiuti, l'incubo del nucleare)
- vi si tratta anche di gravi incidenti nucleari di cui non si parlo' anche perché certi paesi europei stavano per lanciarsi in questa "avventura"
- se stasera alle 20:45 riuscite a vedere Arte, coraggio col francese...
- intanto metto questo breve video:

http://www.dailymotion.com/video/xakmz7_dechets-le-cauchemar-du-nucleaire_news

metto pure questo estratto, dalla presentazione dell'inchiesta di stasera:

"Avec Tchernobyl les populations ont pris conscience que nos « élites » nous mentaient sur le nucléaire. Mais Tchernobyl n’est pas la première catastrophe du genre. En 1976, Jaurès Medvedev révèle qu’il y a eu un grave accident dans l’Oural, vingt ans auparavant. Quand il fait ses révélations, les scientifiques occidentaux refusent de le croire « parce qu’à cette époque ils se demandaient si oui ou non ils allaient développer cette énergie »...

Aujourd’hui le site de Maïak est l’un des plus irradiés au monde. L’explosion d’une cuve de refroidissement mal entretenue avait été comparable à celle d’une charge de 75 tonnes de TNT, contaminant 15 000 km2 à la ronde, tuant 200 personnes sur le coup en exposant 270 000. L’accident nucléaire le plus grave du monde avant Tchernobyl a été gardé secret. A Muslimovo, le premier village arrosé par la rivière contaminée, il y a encore des habitants qui ingèrent quotidiennement des doses de plutonium. L’ingénieur de la CRIIRAD filmé sur les lieux ne cache pas ses inquiétudes face au taux de radioactivité. C’est l’un des moments forts du film qui n’en manque pourtant pas."

Per l'articolo in intero:

http://www.agoravox.fr/rdv-de-l-agora/article/dechets-nucleaires-un-cauchemar-63135

buona giornata comunque
P.

la prof ha detto...

p.s. qui sopra ho scritto rifiuti (déchets)al posto di scorie...

il chiuR.Lo. ha detto...

Blob - 11/10/09
http://www.youtube.com/watch?v=8ai5LwkI4bE

Quando cammino per le strade ho sempre… la sensazione che qualcuno mi stia seguendo. Ma sono invece io che inseguo me stesso.
Silenzioso… Ma io lo sento. Sì, spesso ho l'impressione di correre dietro a me stesso. Allora, voglio scappare. Scappare! Ma non posso, non posso fuggire! Devo, devo uscire ed essere inseguito! Devo correre, correre! Le strade senza fine… Voglio andare via… Voglio andare via! Ma con me corrono i fantasmi… di madri, di bambini… Non mi lasciano un momento. Sono sempre là. Sempre! Sempre! (Grida) Sempree! Soltanto quando uccido. E allora… (D'improvviso si affloscia, privo di energia, come un fantoccio disanimato) E poi non mi ricordo più nulla. Dopo… dopo mi trovo dinanzi ad un manifesto e leggo tutto quello che ho fatto. E leggo, leggo… Io ho fatto questo? Ma se non ricordo più nulla! Ma chi potrà mai credermi? Chi può mai sapere come sono fatto dentro, che cos'è che sento urlare nel mio cervello… e come uccido? Non voglio! Devo! Non voglio! Devo! E poi, sento urlare una voce… ma io non la posso sentire! Aiuto! Non posso… non posso… non posso… non posso… (Si accascia, stringendo la testa fra le mani).

(Dall'autodifesa del mostro (Peter Lorre) di fronte al tribunale dei mendicanti e degli assassini per denaro)
http://video.google.com/videosearch?hl=it&client=safari&rls=it-it&q=Il%20mostro%20di%20Düsseldorf&lr=&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#

il chiuR.Lo. ha detto...

FLY ME TO THE MOON - SINATRA
http://www.youtube.com/watch?v=oXadYA18w-M

la prof ha detto...

Edvard Grieg - 'Peer Gynt' Suite No. 1, Op. 46 - 'Morning":

http://www.youtube.com/watch?v=WYs6Tud55Sc

il chiuR.Lo. ha detto...

CHECCO ZALONE: TARANTELLA DEL CENTRO-DESTRA
http://www.youtube.com/watch?v=_SF1Ti6OPoI

il chiuR.Lo. ha detto...

philip glass: the hours
http://www.youtube.com/watch?v=3FniHgiyaTY

il chiuR.Lo. ha detto...

Blob: Faso tuto mi http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-03726bb2-d817-4d3d-a9db-d4778036d149.html?p=0

BLOB DI RAITRE - GHE PENSI MI - FASO TUTTO MI - 13/10/09
http://www.youtube.com/watch?v=ubZsQgHge5E

il chiuR.Lo. ha detto...

Benjamin Biolay - La superbe
http://www.youtube.com/watch?v=xtmVTfGJUzA

il chiuR.Lo. ha detto...

Mozart "Sull'Aria..." da "Le Ali della Libertà"

http://www.youtube.com/watch?v=cwHehoDv5Mc