L’ennesimo e gravissimo attacco ai popoli del sud, l’ultimo nei confronti dei prof meridionali che insegnano nelle scuole del nord, del leghista Bossi, ministro della repubblica italiana, alla faccia di “Roma ladrona” e di noi meridionali, non è certo casuale. Probabilmente l’aggressione verbale, del padano, è riconducibile alle ire di un padre che aveva visto il proprio figlio, Renzo Bossi, per la seconda volta bocciato (ciuccio) alla maturità scientifica, in un istituto cattolico, da una commissione d’ esame di provenienza regionale mista, dove il figlio del leader leghista, si era presentato qualche settimana fa da privatista con una tesina su Carlo Cattaneo, noto scrittore e pensatore dell’ ottocento, tra le altre, ideatore di alcune teorie sull’ordinamento federale dell’Europa.
C’è anche da considerare che il pensiero di Bossi trova terreno fertile e assoluta condivisione nella stragrande maggioranza di quei tre milioni e passa che hanno votato lega, e non solo.
Non è nemmeno da escludere che questa sortita contro i prof del sud sia l’inizio di qualche strategia, in maniera discriminatoria da stile Lega, per cominciare a mettere qualche paletto alle migrazioni dei prof da sud a nord, considerato che per i prossimi quattro anni il governo Berlusconi ha deciso per il taglio, nelle scuole, di 80.000 persone fra docenti e personale Ata.
Rimane comunque preoccupante che un ministro della repubblica possa usare questo linguaggio criminoso senza alcuna conseguenza concreta, a parte qualche condanna di facciata. La foto, scattata dal sottoscritto qualche mese fa, in un bar della centralissima Piazza Brà di Verona, è testimonianza del clima, già teso (ricordo Nicola Tommasoli ucciso da quattro fascistucoli cresciuti all’ombra dell’intolleranza), che si respira in diverse città del nord.
C’è anche da considerare che il pensiero di Bossi trova terreno fertile e assoluta condivisione nella stragrande maggioranza di quei tre milioni e passa che hanno votato lega, e non solo.
Non è nemmeno da escludere che questa sortita contro i prof del sud sia l’inizio di qualche strategia, in maniera discriminatoria da stile Lega, per cominciare a mettere qualche paletto alle migrazioni dei prof da sud a nord, considerato che per i prossimi quattro anni il governo Berlusconi ha deciso per il taglio, nelle scuole, di 80.000 persone fra docenti e personale Ata.
Rimane comunque preoccupante che un ministro della repubblica possa usare questo linguaggio criminoso senza alcuna conseguenza concreta, a parte qualche condanna di facciata. La foto, scattata dal sottoscritto qualche mese fa, in un bar della centralissima Piazza Brà di Verona, è testimonianza del clima, già teso (ricordo Nicola Tommasoli ucciso da quattro fascistucoli cresciuti all’ombra dell’intolleranza), che si respira in diverse città del nord.
FRANCO COFONE
44 commenti:
io e la mia collega simona, entrambe docenti, ci siamo informate sull'istituto in questione,io sono andata da un fioraio dell'interflora e ho spedito ai nostri colleghi un mazzo di rose rosse e tanti complimenti. magari avessi potuto bocciarlo io...
...La scorsa estate il Governatore della Calabria tappezzò l'intera Regione con: "Loiero chiede scusa per aver chiesto solo scusa".
Si riferiva allo stato di sudiciume in cui versano le coste calabresi,che abbiamo inoltre visto e rivisto su programmi tv nazionali.
Giorni fa un discorso ai giovani calabresi:"...non è importante chiedere cosa la regione Calabria abbia fatto per i giovani,ma cosa faranno i giovani per la Calabria..."
Come in un film di Verdone :"Ma chi ti scrive i testi?"
Ci sei o ci fai?
A parte venire a scaricare tutta la spazzatura che stai facendo disseminare nella nostra terra, davanti al portone di casa tua, che dovrebbero fare i giovani calabresi in un costesto marcio come il nostro?
I figli di papà(senza disprezzo per loro piuttosto con molta invidia da parte mia)qualche piccola speranza possono pure averla,gli altri o si organizzano con la valigia o si affiliano alle cosche!
Ma vista l'ascesa al potere della casta politica calabrese non conviene più neanche delinquere.
Cronache menzognere…
Il momento è catartico. Ho sempre invidiato quei telespettatori che segnalano cose, avvenimenti strani a “striscia la notizia” e poi trovano conferma del loro operato lì, detto e gridato da Ezio Greggio e Michele Hunziker…
Il falso che io ho in mano però, mi sa, per la nazione intiera non è importante, ma forse neanche per voi. Però è giusto che quando uno pubblica un articolo e ci mette una foto devono essere entrambi veri e corrispondere alla realtà che vogliono descrivere.
Avete letto l’articolo “il Ciuccio di Bossi” del vostro amico genio Franco Cofone? Quella foto non l’ha scattata in un bar. Quello è il bagno della scuola media di Peschiera del Garda, dove Franco lavorava come bidello e quella frase l’ha scritta lui, ho le prove. Avete pubblicato un articolo con un’immagine falsa come fa il telegiornale di Rai uno…
O forse non lo sapevate. Credetemi se vi dico che quella foto è un falso perché Franco ha vissuto con me sei mesi a Cavalcaselle e lo conosco bene come conosco quel gabinetto, leggo spesso i vostri articoli e li trovo interessanti, mi sarebbe piaciuto anche conoscervi ma quando gli ho accennato che sarei venuta ad Acri si è spaventato. Vallo a capire.
Tornando al nostro discorso fossi in voi, per dovere di cronaca, farei una rettifica.
Rosaria Tramuta
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