Le vicende dell’ultimo consiglio comunale hanno dato origine ad una polemica da verdurai. L’amoroso gesto del sindaco “u gestu e da feafa” rivolto ad un consigliere dell’’opposizione non è stato altro che una risposta al gesto che il consigliere aveva fatto prima... “gli aveva mostrato il pisello?!”. Spesso i consiglieri comunali hanno una propria mimica: c’è chi peta o meglio pidita, c’è chi chiude un solo occhio al consigliere dell’ opposizione o viceversa, c’è chi li chiude entrambi poiché dorme, c’è chi si tappa le orecchie per non sentire ciò che non gli fa comodo, c’è chi continuamente muove la mano chiudendo le quattro dita, infine c’è chi con la destra o con la sinistra si alza le palle per scongiuro. Pertanto è inutile voler dare definizioni etiche o morali ai consiglieri comunali, anche perché questi gesti sono la risultante ontologica degli stessi amministratori.
Purtroppo da noi la ‘cultura’ viene scambiata con la ‘verdura’, quindi il gesto del sindaco potrebbe avere questo significato:”chini ti vò beni ti dùna na feafa” proprio come si dice al mercato.
Purtroppo da noi la ‘cultura’ viene scambiata con la ‘verdura’, quindi il gesto del sindaco potrebbe avere questo significato:”chini ti vò beni ti dùna na feafa” proprio come si dice al mercato.
G. R.
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