4 febbraio 2008
LO SCORRERE DEL TEMPO… E DELL’ACQUA! (prima parte)
In riferimento alla legge del 05/01/94 n. 36, recante disposizioni in materia di risorse idriche ed alla legge regionale n. 10 del 03/10/97 per la corretta amministrazione del servizio idrico, che ha delimitato l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) denominato AMBITO CALABRIA 1- COSENZA, costituito, con apposita stipula di convenzione in base all’articolo 24 della legge 142/90, da 155 comuni della provincia di Cosenza, il consiglio comunale di Acri con delibera del 20/12/1997, esecutiva l’08/01/1998, alla presenza di undici consiglieri su ventuno, con votazione unanime, approva la convenzione per la costituzione dell’Ente d’Ambito Calabria 1- Cosenza, il cui testo prevede 22 articoli dove viene specificato lo svolgimento delle funzioni organizzative, di programmazione e di controllo relative al servizio idrico integrato (vedi http://www.atocosenza.it).
Dopo alcuni anni, vengono modificate le leggi che regolamentano questo tipo di servizio. L’art. 113 comma 5 del decreto legislativo n. 267/2000, che disciplina i servizi pubblici, viene modificato in maniera significativa dal comma 1 art. 35 legge n. 448/01, il quale determina la necessità di costituire una S.p.a. partecipata unicamente da Enti locali a cui affidare la gestione del servizio idrico integrato, ed a tal fine viene costituita la società “COSENZA ACQUE S.P.A.” (lo statuto su http://www.atocosenza.it/doc/doc6.htm)
Così il comune di Acri, nella seduta del consiglio comunale del 20/06/03, presenti venti consiglieri su ventuno, con voti favorevoli 11 e contrari 9, approva lo statuto della costituenda società “Cosenza Acque S.p.a.”, dove la quota sociale detenuta dai singoli Comuni, in base alla partecipazione al Capitale Sociale, si calcola in riferimento alla cifra di Euro Uno per abitante residente, censimento ISTAT 2001, delegando il sindaco alla stipula dell’atto costitutivo della società. Tale delibera è immediatamente eseguibile ai sensi del comma 4, art. 134 del T.U. degli Enti Locali. Nella seconda parte spiegheremo i passaggi che già nel 2001 indirizzavano il nostro servizio idrico verso una gestione a partecipazione privata, poiché la “COSENZA ACQUE” è solo una soluzione momentanea…(continua).
LA REDAZIONE
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4 commenti:
AD ACRI D'ESTATE FA CALDO
IL SINDACO RIUNISCE LA GIUNTA.
IL SINDACO APRE LA SEDUTA.
C'E' URGENZA:
Come sapite, a Padia manca l'acqua, a Guglielmo manca l'acqua, a Serricella manca l'acqua, a Gioja manca, a Duglia manca, a San Giacomo manca, alla Pagania manca, a La Mucone manca, alla Montagnola manca, a Chimento manca, ai Merolini manca, al Casalicchijo manca, ai Cappuccini manca, a San Francesco manca, ai Picitti na poca e acqua c'è ma un serbi chijù (un po' d'acqua c'è ma non serve più), nel resto del paese l'acqua c'è, ma non è bona...
CONBAGNI ! Cosa proponite ?
ACQUATICI MESSI MALI COME IN UN SOGNO: (...) Poi è grave sì che questi tanti e tanti possano servire a solamente produrre suoni sommersi (gluglucei) come fossero carpe naturalmente subacquee che avessero evitato vita natural durante di dare sia pure una fugace occhiata al di là del pelo dell'acqua per accorgersi che il fiume scorre tra rive e tra alte montagne ed in mezzo a verdi prati in larghi spazi con dopo un certo ponte un’ansa che pare un immenso stagno dove le mucche ogni tanto s'affacciano per capire perchè i pesci proprio là fan boccacce e bolle mentre gli occhi loro emergono come curiosi periscopi che volessero dire "Ah mucca! Avvicinati che ti faccio una fotografia! Là! resta così bella muccona. Perfetto..." E clic! E così dialogando poi dopo i clic ed i gluglu... carpa e mucca in buona salute perchè in questo tratto l'erba è ancora quasi buona e l'acqua quasi potabile per fortuna... (ndr - la notte della Befana gli animali parlano ma in modo strano e quindi per noi incomprensibile). E poi? E poi MUHHH... E se poi la carpa scopre che si tratta di un acquario?! Che ne sappiamo noi delle reazioni delle carpe? Ohe, mica son scarpe, in sé... Potranno sopportare l'eventuale frustrazione della scoperta dei limiti metafisici comunali? Magari si tratta di un funzionalissimo acquario circolare ideato per la buona salute delle carpe allevate? OHHH... Allora se così fosse il trauma identitario dell'appartenenza pisciculturale sarebbe grave! (In “Tutto sulla carpa commestibile del Mucone” abbiamo letto che tali simpatici pescioloni preferiscono vivacchiare nel fondo per paura forse mammona dovuta alle ancestrali avventure in superficie degli Antenati: “I Briganti della montagna carpata.” - da cui l'omonimo film con M. Brando - che per l'audacia d’essere “usciti” una sola volta quasi allo scoperto subirono danni morali assai gravi.) Carpa della miseria che storia assurda questa! Che storia all’acqua beata! Che vitaccia carpona! Altro che carpe diem! (etc.) Ed ecco perché, adesso, si dice quasi dormendo: “carpo securam quietem”.
Uff! Sic transit gloria mundi! Intanto, a Muccunu di carpe 'un si nni parra nemmenu (= non se ne parla nemmeno). Forse forse sarebbero tutte risalite nel lago di Cecità? Ma allora, la piscicultura moderna può conciliarsi con la patatacoltura?! (...) O tempora! O mores!
Se è così, Plaudite, cives!
A proposito di acqua. Chi è che l'ha inventata l'acqua calda? Ebbene...
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IL DIRETTORE DELL’UFFICIO TECNICO finisce all'ospedale psichiatrico. Passa l’esame. Il medico gli dice:
- Che s'è messo sulla testa?
- Un cappello solare!
- Un cappello solare sulla testa! Pazzesco!
- Dotto’, ma guardi che il mio rubinetto ci ha l'acqua calda!
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UN NOSTRO FAMOSISSIMO INVENTORE ottenne, grazie ad una delle sue tante geniali invenzioni, l'ambito posto di Direttore dell'Ufficio tecnico... L'invenzione premiata? Il ventilatore a ventaglio immobile. Lo si tiene davanti e si agita la testa...
Jiennu sempri d'acqua acqua...
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Parigi, 16 giugno 199...
Una bella cartolina, gran formato (al Sindaco: rappresenta "Les Maçonnes" - detail - Roman de Girart von Roussillon. Cod. 2549, f. 167 V. Flandres, 1447 - Vienne, Osterreichische Nationalbibliothek).
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Mio caro Sindaco, ho sentito dire che parecchi bravi più o meno grossi politici compaesani in collaborazione con gli archiditetti e geologici e geoacrici (gente seria e istruita e competente e quindi evidentemente molto dotata col calcestruzzo - i neologismi sono miei e vogliono esprimere il lato più nostrano, doc, di questi meravigliosi esperti) stanno seriamente programmando la prossima completa COPERTURA DEL MUCONE. Dal lago di Cecità fino al Crati. E questo, per dare lavoro ai soliti disoccupati rompipalle. Pare che l’area, la valle così recuperata sul nostro storico fiume oramai terapeuticamente inutile(le pecore "morbide" sono adesso curate dal veterinario) dovrebbe essere utilizzata per costruirci un aereoporto con torre di controllo tra Cadamu & Muccunu, e vari Centri commerciali; più la Nuova Zona Residenziale di Acherungia (la NZRA) che unirebbe il paese a Quellabanda. Più tante altre grosse costruzioni: 3 cinema, 1 Grande biblioteca con la bellezza di 300 libri più una fotocopiatrice che finziona per due voti circa su quattro, 1 Panteoncino per gli Uomini illustri, e percio' per i Nostri sindaci e podestà (dal 1922 in qua), 1 immensa piscina olimpionica coperta, 1 monastero per i monaci in soprannumero pure coperto, 1 grande circuito per i motorini, 1 Grande Casino sempre coperto, il Museo della Befana, etc. – Perbacco triplo al quadrato doppio! Ti dico solo questo: se è vero come è vero, queste Grandi Opere forse liriche renderanno ancora più bella e futurista e soprattutto colta (sì sì), la nostra già bellissima e amatissima città paduliana...
Ora, vorrei sapere se si è previsto un ponte Padia - Quellabanna sullo stesso venerabile Mucone. È assolutamente indispensabile per andarci a funghi (c'è chjnu 'e vrigliucciudi) o a vitarbe senza scendere nella Praja. Cosa ne pensi?
Con i migliori saluti. Buon lavoro!
Tuo prossimo elettore già entusiasta (...)
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