7 agosto 2010

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO (LA REDAZIONE)

Riteniamo che non ci sia più traccia in Calabria del Partito Democratico, di quel partito che avrebbe dovuto favorire un cambiamento realistico e radicale della nostra regione, che avrebbe dovuto ridare speranza ai calabresi che
credono nella capacità di autogoverno delle sue classi dirigenti e nei valori dell’innovazione, del talento, del merito, delle pari opportunità, ma che trovano oggi più di ieri la politica chiusa e che se provano ad avvicinarsi ad essa è più facile che si imbattano nella richiesta di aderire ad una corrente o ad un gruppo di potere, piuttosto che a un’idea, ad un progetto. Oggi con il problema irrisolto di Autonomia e Diritti, con l’elezione del capogruppo in consiglio regionale da parte di soli 5 consiglieri regionali su 15 di area PD assistiamo in Calabria al definitivo tramonto di un’idea quella di un grande partito riformista, di massa che avrebbe dovuto essere la stella polare attorno alla quale creare un nuovo e rigenerato centro sinistra distante dai conservatorismi di destra e sinistra, che ci avrebbe consentito di ridare dignità e normalità al nostro paese e alla nostra regione. Oggi siamo convinti sia indispensabile un atto di grande responsabilità e generosità delle classi dirigenti regionali e del Commissario Musi: indire prima delle prossime elezioni amministrative, i Congressi provinciali e Regionali è l’ultima opportunità, per costruire democraticamente un percorso unitario e condiviso che favorisca un reale ricambio delle classi dirigenti del Partito democratico, affinché dopo la passata e deludente amministrazione Loiero, figlia dell’autoreferenzialità, possa ripartire una nuova fase che ridia speranza alla Calabria e che, con particolare riguardo alla crisi economica, sappia individuare soluzioni concrete e sia in grado di definire una proposta che assuma come obiettivo la crescita e la modernizzazione della nostra Regione da considerare come risorsa strategica di interesse nazionale. Ci permettiamo di concludere con una frase di Vincenzo Cuoco autore di un libro sulla Rivoluzione Napoletana del 1799 “ Alla felicità dei popoli sono più necessari gli ordini che gli uomini” Gli Ordini sono ovviamente le istituzioni tra le quali rientrano anche i partiti, che gli uomini devono impegnarsi a preservare con le loro passioni e il loro impegno.

Pino CAPALBO consigliere comunale PD Acri
Gianluca COSCHIGNANO coordinamento PD Acri
Giuseppe GAROFALO dirigente PD Acri
Roberto PERRI coordinamento PD Acri
Gianfranco SCALZO coordinamento PD Acri
Gianni TRIPOLI dirigente PD Acri
Domenico VACCARO coordinamento PD Acri -

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come mai questo comunicato, di estrema importanza nella politica locale di Acri e non solo, ha trovato ospitalità solo su Acri A Gonfievele?

Qual è il significato di questo comunicato stilato da dirigenti dissidenti? C'è una grave frattura nel partito oppure il partito si è nebulizzato definitivamente?

Nel fuggi fuggi generale è il tentativo di salvarsi il culo o la faccia ?

Si risponde alla chiamata alle armi di un Nicola Adamo reincarnato o cosa? E solo il prolungamento di regolamenti di conti regionali olo sbandamento post sbornia elettorale ?

E il signor Bersani/alias Ferrini è a conoscenza di questo stato di cose? Oppure è solo un salto in avanti, il cercare e chiedere ad altrui ospitalità? E che effetto fa la dichiarazione di Baffetto su Vendola?

Ah la democrazia che bella cosa! Mi viene l'orticaria al solo pensarci!

Anonimo ha detto...

Teledurruti - La sinistra italiana? Un crocifisso con su scritto “Torno subito”
http://www.teledurruti.it/?p=1461

Anonimo ha detto...

FRANCO COFONE:
"Giro giro tondo,
che ci faccio in questo mondo?
Ci faccio quel che posso,
col mio groppone addosso.
Quando non ne posso più,
piglio le gambe e mi butto giù."

Questa letterina.. redivivi ricordi di infanzia;

Dai! Bambini, iniziamo il gioco, tutti al centro!!.. moderato però !

Anonimo ha detto...

I vostri comunicati non interessano a nessuno.Siete solo un ex partito, un'accozzaglia di piccoli furbetti di paese.