Siamo tutti politici (e animali):
premesso questo, posso dirti che
odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di
[catalogo
esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare
nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso)
ma, per semplificare,
ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
amo, così, quella grande
[politica
che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
(e poi,
lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali):
(Edoardo Sanguineti, Glosse)
4 commenti:
La stampa.it
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/201005articoli/55159girata.asp
Sanguineti il poeta guastatore
Morto a 79 anni il critico dell'avanguardia, fondatore del Gruppo '63
MARIO BAUDINO
La poesia che faceva rima con ideologia
di Giuseppe Conte
da il Giornale.it
http://www.ilgiornale.it/cultura/la_poesia_che_faceva_rima_ideologia/19-05-2010/articolo-id=446493-page=0-comments=1
In Edoardo la percezione delle ingiustizie e quindi della sofferenza presente nel mondo, quella che egli ne prova in proprio, è talmente presente e forte, da condurlo, mi sembra, a questa fondamentale ambiguità, “insanabile” (e tanto meglio dirà qualcuno): da una parte il lato libertario, di pura rivolta potremmo dire, che egli esprime attraverso la sua opera poetica ed artistica più in generale, il suo animo, la sua sensibilità - che tenta di difendere anche teoricamente: convinto (convinzione basata più che altro sul sentimento piuttosto che sulla sua dottrina politica) che la sovversione del linguaggio potesse “mettere in causa i rapporti sociali”, facendolo esplodere rispetto all’uso e consumo quotidiano: normativo; e dall’altro lato, il suo volersi marxista, etc.: che, come questo nostro grande poeta ben sapeva, questione struttura e sovrastruttura, questione economia e “letteratura” potremmo dire, era fondato su basi assai opposte. Eccetera. Certe sue poesie mi piacciono molto. Certe sue convinzioni politiche le trovo sbagliate invece - ancorché formino un tutto nella sua personalità. Personalità comunque assai "coer/ente), tu-t-to sommato
A proposito dell’accenno al Foscolo (secondo link con l’art. di Conte): mi ha fatto pensare all’epoca romantica, a Shelley. Rivolta poetica (e esistenziale) radicale. E pensieri in parte influenzati dalla filosofia di Goldwin (sulla Ragione universale, sul progresso ineluttabili). Il filosofo inglese... padre di Mary, prima amante e poi seconda moglie di Shelley; famosa per aver scritto Frankenstein fra l’altro; per gioco, durante un inverno oltremodo rigoroso, causato, sembrerebbe, dalle ceneri di un vulcano in eruzione... - in un rifugio, in compagnia della sorella e di Byron. Ahh...
Ehm, lo aggiungo non per pedanteria... ma per far venire la curiosità e la voglia di approfondire, caso mai. Ne vale il piacere: in questi ultimi tempi sto leggendo tante cose sui e dei letterati e poeti inglesi.
Da ieri, appresa la notizia della scomparsa di Sanguineti, mi sono messa alla ricerca di suoi scritti.
Godwin, e non Goldwin (vedete cosa puo' succedere quando ci si interessa a certe quotazioni...)
questo lapsus mi preoccupa; a meno che non abbia confuso con Golding? Dato che entrambi si chiamano William. Col famoso autore (Nobel) del celebre Lord of the Flies ("Il signore delle mosche": l'incidente aereo, i ragazzini sopravvissuti, su un isola, senza adulti, che...)
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