25 maggio 2010

LE CRONACHE DI TREMALANDIA



Papà Satan, Papà Satan aleppe” (l’Alighieri perdonerà la mia licenza sulla sua).
Ho trovato una sola parola per descrivere i postumi delle ultime elezioni comunali e l’insediamento a sindaco di Acri di Gino Trematerra: la parola è delirio. Mi pare di vivere a contatto con una realtà pseudo-religiosa, fondamentalista, preda di una sorta di trance collettiva evocata, non dal peyote, ma dalla presenza di un profeta, di un santone, il quale premette ad un paradiso, che lo fissa nella mente degli adepti celebranti questa estasi con un delirio di massa, ingorghi di traffico ed ai banconi dei bar.
Gli acresi sembrano tutti archeologi del presente, cacciatori di graal al bar Bruno, dove il nuovo primo cittadino illuminato trova spesso ristoro.
Ma oltre al delirio di massa, da concerto di boy-band, ho notato anche un aspetto di timore, di allineamento, propri di ogni manifestazione catechistica tesa ad una ferrea omologazione.
Non ho mai amato le parate di potere, sempre militaresche in ogni variante, perché le ho sempre ritenute espressioni nelle quali al popolo belante viene messo in chiaro chi comandi. Questo è quanto mi è sembrato accadere nella celebrazione del nostro neo-sindaco da parte dei gerarchi dell’udc.
Se questi aspetti, apparentemente formali, li posso accantonare, non è così per come si è determinata la linea politica nella vittoria elettorale e poi amministrazione comunale di Trematerra. In politica, l’ho sempre pensato, il centro non esiste, perché anche esprimendo una semplice opinione si prende una posizione a favore o contro. Nonostante l’udc cerchi di far passare un suo moderatismo, un suo centrismo, manifesta, spesso, posizioni molto radicali ed assestate nel suo “pensiero”. L’udc ad Acri lo ha dimostrato. Prima del ballottaggio, i centristi crociati per vie formali hanno continuato senza apparentamenti la loro corsa elettorale. Però, abbiamo visto ai primi festeggiamenti la partecipazione di una parte politica, il pdl, che doveva collocarsi all’opposizione. Saranno stati figliuoli prodighi ritornati dal papà?
Andando ancora più a fondo, a percorrere la linea politica di questa amministrazione comunale, molto sulla corsia di destra, noto che l’apparentamento politico espresso a vittoria compiuta, ha dei riferimenti ancora più precisi ed ancora più destrorsi. Infatti, l’udc ha trovato gli alleati del pdl proprio nella frangia proveniente da alleanza nazionale. Quindi, il nostro sindaco prima ballava da solo ma poi, per restare pendant alle regionali, fa un’ alleanza da salotto e baccalà con quella destra ammiccante a quella più estrema. Se, in qualche modo, le elezioni comunali acresi si sono lasciate emanare da quelle regionali, voglio ricordare la provenienza politico-territoriale di Scopelliti, i fatti di Reggio di quarant’anni fa, i treni di Gioia Tauro, gli anarchici della baracca, il principe nero, la ‘ndrangheta, il regime dei colonnelli in Grecia. Comunque sia, lascio stare la storia e ritorno ad un presente politico acrese piccolo piccolo e popolato da persone piccole piccole, forse solo attaccate al mobilio comunale, visto che poi si ottiene un assessorato. Alla fine, se anche l’udc acrese, moderato, deborda a destra cosa c’è da aspettarsi nel decorso politico-amministrativo comunale dei cinque anni a venire? Avrà peso nella gestione del potere la frangia di alleanza nazionale con la sua origine pressoché fascista?
Ai postumi della sbronza l’ardua sentenza!

ANGELO SPOSATO

6 commenti:

Giulia_donnelibertadistampa ha detto...

Hai ragione, siamo davvero piccoli. Ad Acri abbiamo le avanguardie dell'accoglienza, celebrate dalle Nazioni Unite e da Wim Wenders, davanti ai Nobel per la Pace! E non ci rendiamo conto di quanto sia rivoluzionario...siamo piccoli...

ln ha detto...

Citazione interessante.
Gli avari e i prodighi ci son capitati per caso o volutamente interpellati?
Oppure ti è piaciuta la pena a loro inflitta.
Questo scontro tra masse contrapposte che si insultano quando si incontrano non ti ha dato l'idea di un vivace consiglio comunale?

Anonimo ha detto...

http://www.megavideo.com/?v=AQFGFKB2

a proposito di cercatoti di graal

"evalaura" ha detto...

avendo smesso di credere nel paradiso i dc ottennero, finalmente, il nihil obstat per la creazione dell’udc

Filomena di Bisignano ha detto...

cara, ne posso dedurre che prima ci credevano?

Anonimo ha detto...

2000 mila anni di storie sul "Salvatore" hanno condizionato per benino le dinamiche popolari. Io personalmente vorrei non essere liberato da alcuno, ma alquanto però, preferirei non essere nemmeno affondato. Dopo cinque anni di Pd, i restanti partiti sono nebbia d'agosto, se non sotto l'aspetto pratico, perchè buchi, cemento e bitume (anche se di pessima qualità, dicono quelli di Settarie-Montagnola)non sono mancati, Il resto è stato BUIO. Scorpacciate di arroganza, cieca lungimiranza amministrativa, nessuna traccia di quella politica partecipata dal basso, che poteva essere la differenza, l'azzitti-ment(a)o dei “militanti” di Sinistra Giovanile, molti dei quali passati all'UDC, ed uno di questi, Catanzariti, eletto consigliere; poi, la lontananza da una qualsiasi realtà sociale senza portafoglio, come da questo blog che è espressione di quello che molti concittadini pensano(vabè visto l'andazzo non proprio tanti forse), ok mi fermo. Beh, dopo questi brutti cinque anni, non dico di aver pensato al sorgere, nella mente degli acresi, di un moto libertario nichilista, ma nemmeno mi sarei aspettato la proclamazione di un altro Santo Patrono. Dobbiamo, urgentemente, fare i conti con queste vecchie dinamiche con questo incatenamento culturale, se non vogliamo continuare a rimanere lontani da un futuro di crescita e di liberazione.

Franco Cofone