tutta storia buttata al macero in grazia di dio
di ansa in ansa sfilacciato e fiacco
a scorrere limaccioso via lento il crati
unghie d’acciaio solerti a piallargli il ventre
acqua di scolo ad arenarsi di rivo in rivolo
sul greto di fanghiglia e pietre levigate
misture veleni deiezioni viakal dash wc-net
apertis verbis l’eternit gli inerti le assonanze
ed io immemore a rimirar con occhi di vecchio
di declivio in declivio i termitai di nudi mattoni forati
le bicocche e le baite architettonicamente ardite
tra gli ulivi ricurvi e le vigne riarse asserragliate
cancelli antifurti gt casa alarm portoni blindati
qui non ci stanno che shopping center mini-super-iper-mercati
qui non ci sta che l’insipienza degli (il)letterati
da sponda a sponda lavacro lavatoio immondezzaio
a scorrere imbavagliato rancoroso e stracco
flusso catameniale di fertilità corrosa
a trascinarsi via l’historia magistra vita e la damnatio memoriae
i cartaginesi i romani i greci i bruzi i mori i normanni…
i vivi e i morti e tutto il sangue versato
lingue e dominazioni macerie e rovine altri vicoli altre piazze
i briganti i braccianti e le rosse bandiere
gli aratri e le messi la fame e l’abbondanza
la vostra incrollabile accondiscenza e la vostra spocchia
ed io immemore a lasciarci orme con piedi d’ adulto
su questa sabbia eburnea di spiaggia lontana
qui non ci sta che l’umiltà dei santi
qui non ci sta che la santità dei governanti
dalla sorgente alla foce rigagnolo fiumiciattolo fiumara
a trascinarsi via le griffes le raccolte punti le suonerie le miss
il vaniloquio dei vincitori e vinti delle bagarres elettorali
l’ospitalità meridionale e il genius loci delle pro-loco
nella frenesia stanca di tutti i santi giorni
cielu pani un chiova goj ca chiova dumani
quattro salti in palestra e i quattro salti in padella
e io avrei voluto specchiarmici in questo specchio d’acqua
con occhi d’infante imperterrito a sussurrarti
…prendi la tua tristezza e soffiala sul fiume…
flatus vocis sempiterno un bisbigliare inesausto
"cca mafia ‘un ci nnè’’
"cca ogniruno fa’ chiri chi vo’"
"cca si campari finu a cent’anni"
ROSARIO "ANONIMO" LOMBARDO
49 commenti:
Non so che razza di sogni si facciano dalle vostre parti, ma vi assicuro che i miei sono di tutt’altra, della stessa, razza. Rigurgiti. Conati. A raffica. Sogni titanici, imbacuccati e goffi, di cui disfarsi con la semplice sferza della volontà.
Ok, non sono un acrese. Apolide in terra di Calabria m'invento un'esistenza, un'identità, un giaciglio. Bartleby The Scrivener, Giovanni Drogo, Rosario “Anonimo” Lombardo, un miscredente …che volete che importi? Questo buco del culo bruzio non mi caga affatto ( ah la finezza delle metafore!).
Rosario “Anonimo” Lombardo non è solo uno pseudonimo, ma è la sintesi estemporanea di due logiche ambivalenti: l’anonimato del mio status di cittadino (consumatore, spettatore, lettore, …) e l’anonimato delle missive anonime.
Gli editori sono solo a scrocco o a strozzo. I giornali sono servi del poter costituito. Il web è una pozzanghera ed io che vorrei nuotare, spiccare il volo, andare a gonfie vele... Salvatemi dall’inutile grammatica delle chat!
Ok, il vostro sito è un'eccezione nel circondario, perciò mi son detto: e se provassi... Acri, Bisignano, Cosenza, Luzzi, i campanili fanno ombra ovunque (sempre troppa), le rogne son sempre le stesse, ed i rimedi son pure peggio. Mi piace scrivere. Mi piace far conoscere quello che scrivo.
Con deferenza
Rosario "Anonimo" Lombardo
Qui fanno ombra anche le "turri"!
Una mal'ombra.
Maledetto Word! Il controllo ortografico e grammaticale mi perseguita. La frase (noto proverbio locale) non è "cielu pani un chiova goj ca chiova dumani" ma "cielu pani pani un chiova goj ca chiova dumani".
Ah,ancora una volta dimenticavo: Grazie.
Bella chira i ri turri. O dei dubbi sui "turrieri".
Maledetto Word! Il controllo ortografico e grammaticale mi perseguita. La frase (noto proverbio locale) non è "cielu pani un chiova goj ca chiova dumani" ma "cielu pani pani un chiova goj ca chiova dumani".
Ah,ancora una volta dimenticavo: Grazie.
Bella chira i ri turri. Ho dei dubbi sui "turrieri".
30 agosto 2008 20.24
.....SILVIA
Vasco Rossi
a porprosito, voi che ne pensate del '69? E' un movimento che puo' situarsi completamente a sinistra?
Questa storia degli specchi l'avevo sentita anche io.
A me raccontavano però,che era stata l'asl a vietarli per questioni igieniche.
Si dice che ai tempi ogni volta che un compagno ci passava davanti si specchiava e si sputava contro.
Specchi imbrattati e meleodoranti che pesavano gravemente anche sul bilancio comunale a causa dei continui interventi di pulitura.
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