8 luglio 2008

DIRITTO AL DOVERE

Da Buongiornoweb.com



SPECIALE 1 MAGGIO RIVENDICAZIONE SINDACALE
Io, il Pene, voglio un aumento di stipendio per i seguenti motivi:
1. Faccio lavoro fisico.
2. Lavoro a grandi profondità.
3. Lavoro di "testa".
4. Lavoro anche nei week-end.
5. Lavoro in un posto molto umido.
6. Non mi pagano gli straordinari quando lavoro di notte.
7. Lavoro in un posto buio e senz'aria condizionata.
8. Lavoro ad alte temperature.
9. Lavoro esposto a malattie infettive.

RISPOSTA DELL'AZIENDA
Dopo aver letto tutto questo, l'amministrazione rifiuta di dare un aumento di stipendio al pene per questi motivi:
1. Non lavora otto ore consecutive.
2. Si addormenta in ufficio dopo una breve attività lavorativa.
3. Non sempre obbedisce alle esigenze dei superiori.
4. Non sempre è fedele al suo posto di lavoro, a volte va con la concorrenza.
5. Riposa molto tra un lavoro e l'altro.
6. Non ha iniziativa. Per farlo lavorare bisogna cercare di stimolarlo.
7. Non mantiene il luogo di lavoro pulito al termine della giornata.
8. Non gli piace il doppio turno.
9. A volte lascia l'ufficio ancor prima di aver finito il suo lavoro.
10. E, come se fosse poco, lo si vede entrare e uscire continuamente dall'ufficio con due borse sospettose.

INVIATA DA UNA NOSTRA VISITATRICE FORSE ARRABBIATA CON IL SUO RAGAZZO!!!

15 commenti:

ninnillo ha detto...
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ninnillo ha detto...

PRODURRE AD ALTOPIANO

Non c’è dubbio che la principale attività industriale di Altopiano, come di tutti gli altri comuni dell’ex Regno di Napoli, è stata, per quasi un secolo e mezzo, l’emigrazione. Nel nostro comune, possiamo affermarlo senza sbagliarci, vi si è saputo produrre, ripetutamente (continuiamo a parlare dei fatti piuttosto che delle diverse teorie sulle cause, endogene e esogene), migliaia di "Unità Emigrative" molto produttive.
Se dovessimo stabilire una lista delle varie ricchezze autoctone, al primo posto dobbiamo metterci l’emigrazione. Il ricavato di questa continua produzione locale, "uomita", non potendosi confrontare con le relativamente magre cifre scaturite da altre attività: impieghi statali (impiegati municipali, maestri e professori, eccetera), agricoltura... (compresi i famosi salumi e le castagne).
Senza essere "cinici" (considerando l’appassionata, cattiva reputazione che l’emigrazione ha quasi sempre avuto da noi), dobbiamo riconoscere, con placido realismo, che se un certo benessere si è via via creato, lo dobbiamo, soprattutto, a questa benedetta emigrazione troppo ingiustamente bistrattata.
Migliaia di nostri concittadini sono partiti. Americhe, Francia, Germania, Svizzera... Moltissimi, se non proprio tutti, si sono, poi, fatta la casetta o palazzoni con tanti piani, spesso vuoti (per dire il lusso...). Tanti sono rimasti all’estero. I figli sono diventati Americani, Francesi, Tedeschi, Svizzeri...
Tra questi, ce ne sono che hanno fatto belle carriere. In tutti i campi. Anche quello artistico.
Considerando tale frequente buona riuscita, quasi collettiva, è evidente che sull’emigrazione dovremmo dare, oramai, concretamente parlando, un giudizio piuttosto positivo. Cari amici, Alto-Piano ci ha guadagnato! Senza troppo dilungarci (sono cose conosciute, e senza bisogno di essere specialisti della secolare Questione Meridionale), vorremmo mettere l’accento - a proposito delle tante valutazioni negative d’ordine politico che se sono fatte abitualmente, soprattutto a sinistra - su una eccezione rimarchevole. Quella, famosa, dell’ultimo dopoguerra. Dovuta ad uno dei maggiori esponenti del PCI altopianese. Conbagno... che lanciò ai senza lavoro durante un suo celebre, infiammatissimo comizio, uno strano invito considerando la sua appartenenza politica. Disse: "Compagni lavoratori! Parliamoci chiaro... Qui, se volete mangiare, dovete subito emigrare!" Non essendo presenti, non ne garantiamo l’esatta formulazione; ma il succo è questo.
Cosa possiamo pensarne? Che questo marxista seppe dire, finalmente, come stavano le cose? Difficile negarlo. Anche se a molti di noi dispiace poiché ancora convinti che ognuno dovrebbe poter trovare lavoro nel suo paese. Sia come sia, ancora oggi, sono tanti i giovani che devono partire, come si dice, "Sul lago di Garda".
Se si tenesse oggi un altro comizio del signore, della buonanima rossa ricordata sopra, non ci sorprenderebbe se questi affermasse, ancora più convinto:
"Giovani! (“compagni” non è più alla moda) Gioventù! Su con la vita! Viaggiate! Così, finalmente, conoscerete un po’ il mondo! Andateci tranquilli, sul Lago di Garda. Guadagnerete bei soldini, ed in più, vi divertirete! È uno dei posti più belli d’Italia! S’avissi l’età vostra... v’’u dicu iu... mi nni fussi già jutu! Jeati, allura... e jeaticci cuntienti! E vi raccomandu, guagliu’, apriti d’uocchj ca c’è chinu e belli furracchiode! E chissu, ‘un ha meai fattu meadu a nullu! Eatru ca chiacchieri! Ehm... Evviva l’emigrazione! Evviva i partiti... comunisti!"
Come non approvare tanta consapevolezza politica? Ed infatti, all’epoca gli applausi furono scroscianti e lo sventolio delle bandiere rosse una colorata marea di sì entusiasti.
- novembre 2006.

J.xck ha detto...

‘U Tunnellu

I cumbagni si sunu propriu decisi,
a feari ‘U Grupu si sunu misi!
‘Na muntagna ni steanu sciollannu,
ca vuonu ‘U Tunnellu, rannu rannu!

Mah, speriamu c’’a Serra ’un franassi,
ch’intra Cadamu ‘un precipitassi!
C’‘a situaziona è preoccupanta,
sia versu ‘u mienzu ca d’anta anta...

(...)
---

In corso di ritoccatella. Fa parte di una montagnola, "stabile"... di poesielle inedite del nostro amico nnn - gliele sto correggendo, come meglio posso...
Ci ripromettiamo di mettere le altre strofe quanto prima. Intanto, se volete, potete aggiungerne Voi cari amici Pirati/e! A vostro piacimento. Coi nostri fenomenali campioni speleologi, non dovrebbero mancarci gli spunti anche del tipo più lirico-iperbolico... (qui, legati al tema del Buco beninteso)

anonima ha detto...

scusate di nuovo ma sono ancora una ingenua malgrado le lezioni che sapete e che mi stanno facendo del bene ve lo garantisciu, ma mi chiedo se nella nostra prima galleria comunale ci possono passare anche gli asininelli di una volta perché io vorrei creare un bell'allevamento per il mio prossimi agriturismo, e voglio far conoscere il territorio nostrano ai turisti almeno fino al bivio di Bisignano; non sarebbe giusto, se piove, fare mpunnari i miei clienti, mi capite. e ho saputo che finora nei tunnel sono vietati gli animali, ma un mio cugino che se ne intende vorrebbe lanciarsi nell'allevamento intensivo delle pecore e delle caprette ma mi ha detto che se continuano a fare tunnel e città vietati all'animalo domestico ci lascia perdere e emigra in Australia perché ci sono vaste campagne e buone possibilità d'arricchirsi con gli struzzi.
Scusate se queste cose non mi parunu importanti ma mettetevi al posto nostro

me ha detto...

Da quando ha il computericchio portatile, quante ce ne combina la nostra Giulietta! E' a Lorica insieme a J.xck, in giro con la bicicletta. Sicuramente, sono attavolati, alle prese con un caffè o un gelato. Tra poco li raggiungo. Per quanto concerne gli animali, gli asini, le pecore e le capre nel tunnel, nel Traforo, bisognerà chiedere al comune penso, agli assessori competenti. Vedremo. Pure io sono interessata, mi piacerebbe dargli una mano insieme al mio Gigi (è in Umbria, in un agriturismo molto bello), ed al mio J.xck.
Altrimenti, stamattina il mio secondo amante mi parlava del blog a gonfievele. Mi diceva che andrebbe, senz'altro, studiato a scuola, nei licei. Modestissimo com'è, è evidente, ne è veramente convinto. Dice che c'è l'essenziale, e molto di più, sullo scarso 17,5% di cose relativamente ben fatte da noi ed in Calabria più in generale. Da parte mia, appena riprendo ad insegnare a Cosenza, al Telesio forse, faro' in modo che i miei studenti studino, a fondo, attentamente, il contenuto del Blog dei Pirati. Altrimenti li boccio senza alcuna esitazione! Non ho nessuna voglia di contribuire a formare... altri Dott. e Avv. e Prof. e geometri eccetera, del tipo eccelso che ha invaso i nostri luoghi...
Mi ha pure detto che non c'è da meravigliarsi, assolutamente, se gli "intellettuali" nostrani continuano ad ibernare, a grattarsele tra loro. Sono gravi... generalmente. Buoni a dire stupidate particolarmente gnacizzeate tra loro, spesso all'interno dei partiti dove si ritrovano accatastati...
Ne ha dette altre su questi ammarruncheati cronici senza speranza, ma preferisco non riportarle.
Vi lascio! Vado a ritrovare la mia coppietta...
Sto di fretta!
A stasera forse.
Bacini estivi, caldi caldi...

J.xck ha detto...
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J.xck ha detto...

Obiettivamente, noi uomini siamo il più grave problema epidemiologico per la sopravvivenza della Vita sul nostro piccolo pianeta.
Se ci osserviamo attentamente, con un microscopio dotato di buone lenti d'ingrandimento, scopriamo quest'altra prova scientifica, definitiva: noi umani siamo dotati di una doppia caratteristica genetica, a metà strada tra certi virus micidiali ed alcuni batteri tra i più virulenti. Discutendone con un mio amico, un ricercatore che mi aveva invitato nel suo attrezzatissimo laboratorio, ci siamo messi d’accordo assai facilmente: si tratta, senz'altro, di una forma anomala di "vita", presente fin dall’inizio... Molto vicina sia alla peste che al colera. Per propagarsi più velocemente, in modo pandemico, utilizza le zanzare, le solite pulci e, soprattutto, i politici: la loro efficacia "democratica", anti antibiotica...

anonima ha detto...

Amore mio, siamo qui, sdraiati sotto i pini, e non riesci a trattenerti. Povero satellite! Finirai per mandarlo in tilt come certi siti... E pensare che sono qui accanto a te, quasi nuda come Eva, a tua disposizione... Va be', devo ammettere che pure io clicco spesso, e che ci ho appena guardato. Abbiamo preso la stessa malattia... la nostra prof (sta sonnecchiando) me lo ha rimproverato poco fa.
Ma, già che ci siamo vorrei chiederti, facendone approfittare i nostri Pirati che si stanno sganasciando al mare: Non credi che sia troppo radicale questo tuo ultimo giudzio? Sai, paragonarci ad una epidemia endemica! Mi hai un po' sconvolta!
Pure io sarei cosi? Allora, con chi parli quando mi dice nelle orecchie quelle cosette che mi fanno...
E poi, chissà cosa ne penseranno i preti e gli altri rivoluzionari! Voglio dire, se siamo come dici tu ed il tuo amico ricercatore, la vita non ha più nessun valore! Non credi?
Spero che stai scherzando. Almeno un po'...
La tua allieva Giulietta, anonimamente impaurita...

J.xck ha detto...
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J.xck ha detto...
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J.xck ha detto...
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J.xck ha detto...

Baby, hai abbastanza ragione... I preti, ed i monaci, ci resteranno male... Ne svaluteranno "la portata". Nei casi più risentiti metteranno giù queste parole con un impercettibile segno di croce. Il loro ruolo è di esaltare le "creature", di valorizzarle ad oltranza... sai, una cosa è la religione, un'altra la filosofia.
Voglio dire, comunque, che penso, e come, a tutti quei bravi religiosi che con le epidemie "classiche" si sono, in ogni tempo, dati tanto da fare per alleviarne il dolore, le sofferenze. Ci sembra di saperlo bene, tutto questo.
Per i rivoluzionari: è chiaro che molti di loro avevano e hanno bisogno, come tanti "cristiani", di vedere nell'Altro un nemico soprattutto: di classe ad esempio. Hanno bisogno di odiarlo ideologicamente per trucidarlo meglio, senza scrupoli, per giustiziarlo praticamente. Mi domando se si chiedono, in fondo alla loro coscienza, tante cose importanti. Ad esempio, CHI e COME può, veramente, scegliere COSA? Sai, questa "vecchia" storia del libero arbitrio, che potrà sembrare cotta e ricotta... E pensare che parlavano e parlano ancora... di strutture ed altri determinismi, sociali, psichici, eccetera. Come dici? Se credo che non siamo liberi di scegliere tra il bene ed il male? Scusa, ma questo è un problema difficile, ne parliamo un'altra volta se vuoi. Sai, giustificare certe cose, certe eventuali colpe, non è che mi piaccia molto. Ma parlare, proprio qui, sulle rive del lago... di S. Agostino, di S. Tommaso, di Spinoza e di Leibniz, di Pascal e dei Giansenisti, di Lutero e di Calvino, di Erasmo, di certi Illuministi meccanicisti, di Kant, di qualche Hegeliano, dei Marxisti, di certi Psicanalisti... Baby, francamente, non si può! Piuttosto, pensiamo a divertirci! Così come fan tutti, d’estate...
Ehm, ecco perché, tra l'altro, ho una forte simpatia ed ammirazione per Gesù. Al di là della suo proclamato essere Figlio di... Egli parlava di Amore. Nulla di più Rivoluzionario, se ci rifletti bene. Diceva questa cosa straordinaria, inaudita, assolutamente antivendicativa, allucinante... incomprensibile per chi "pensa", mi riferisco alla sua esclamazione: " ... non sanno quel che fanno".
Sai quante cose implica?
Era, è molto diverso, ad esempio, coi discorsi dialettici... "scientifici", che si credevano obiettivi mentre erano e restano in piena contraddizione (non dialettica beninteso). Questi idealisti che si credono razionali, perdonano raramente... Come la Chiesa quando si ci è messa... con le sue verità assolute, con le sue scomuniche - non sarà don S... a contraddirci. I problemi di sfruttamento, le ingiustizie? Non credo di volerli minimamente sottovalutare! In breve, forse sta proprio in questo odio cieco, nella sua trasposizione teorica, metodologica... il fatto che certe fratellanze forzate, uguaglianze da stabilirsi su tali presupposti di tipo più o meno giacobino, a senso unico insomma, non possano funzionare, una volta al potere, altrimenti che con le ghigliottine. E simili...
Ma, per ritornare all'epidemia, a noialtri "virus" umani. Vedi, se fosse completamente sbagliato, non potresti spiegarti tanti comportamenti, tanta storia, tanti genocidi, tante idee creative, nucleari...
Mi segui?
Chissà, la Natura, contrariamente alle teorie che pretendevano che abbia paura del vuoto, che non faccia salti, ogni tanto sbanda, va fuori strada... Manca il colpo, come ti dicevo ieri. Manca di coerenza. Permettendo, così, per "deficienza patologica", l'apparizione di tante brave persone. Neutre, perlomeno dal punto di vista epidemiologico.
Va bene, ti metto un po' di crema, sotto questo sole stai diventando rossa come un peperoncino calabrese. Piccante...

me ha detto...
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me ha detto...

Stamattina mi sono alzato di buon umore. Non so perché, ma mi capita. Soprattutto quando passo una notte agitata... Purtroppo, ho acceso la radio! C’erano tre grandi specialisti che discutevano di catastrofi immani, a breve e lungo termine. Clima, povertà, armi ancora più perfezionate... Mi sono detto: ma come si può? Ma come si può andare in vacanza, coi tempi che corrono, portandosi dietro la radio?! La stavo per buttare nella spazzatura! No, non l’ho fatto perché costa molto... L’ho pagata 9 euro... Nove euro per rovinarmi la vita! Allora, perché non l’ho buttata? Perché sono troppo curioso. Come ognuno di noi, aspetto. Aspetto che qualcuno ci dica, finalmente, quanto tempo ci resta. Per approfittarne...

(Cari amici, il nostro amico è sempre più grave... Ma lo state vedendo cosa ci mette sui nostri blog?! La vostra, preoccupata...)

J.xck ha detto...

Ognuno, nel suo campo, nella sua specializzazione, si ritiene assolutamente indispensabile. Ecco perché cerca di convincerci, dalla mattina alla sera, grazie alla pubblicità, della necessità di... per fare in modo che... per essere felici giacché...
Tale costruttore, vuole venderci macchine, a dir basta... Tale firma di cosmetici, ci vuole tutti belli, tutti giovani, tutti clienti... Tale assicurazione, ci incita a prevedere sia la nostra vita, che la nostra morte... E via dicendo.
Spinti in continuazione verso queste imperative condizioni di benessere totale, di folle felicità obbligatoria... come non capire gli scatti umorali di quanti, almeno ogni tanto, perdendo le staffe hanno l’improvvisa voglia di commettere qualche eccidio apocalittico... qualche pubblicità biblica?