10 giugno 2008

"TELEPHONE BLUES"

ESCLUSIVA
(TUTTA INVENTATA)
INTERCETTAZIONE TELEFONICA TRA IL SINDACO E L’ASSESSORE AL BILANCIO.

ASSESSORE: “Pronto?”
SINDACO: “Pronto Mario, sono Elio.”
A.-“Elio chi?”
S.-“Come chi? Elio il sindaco!”
A.-“Ah, scusa Elio, me ne scordo sempre!!!”
S.-“Senti, sono tre anni che faccio il sindaco, ma non ho ancora capito come si fa.”
A.-“Che ti frega, impara a fingere, che poi tanto ci penso io!”
S.-“Ma è quello che ho sempre cercato di fare!”
A.-“E mi sa che non ci ha creduto nessuno. Ti devi impegnare di più…studia Elio, studia…certo non diventerai mai come De Niro, ma male che va ti porto a fare il tronista ad “Uomini e Donne”.

S.-“Davvero?...Grazie Mario, non vedo l’ora. La parte di sindaco mi comincia a stare stretta!”

LA REDAZIONE

4 commenti:

ln ha detto...

Bellissimo!
Siete proprio grandiosi!

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

avete dimenticato:
A. "Ma sordi ni tìeni? essi nò cumu ci jeaumu a roma!"

S."Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-Tu-"
(caduta la linea)

Anonimo ha detto...

S: ma caro compagno credi davvero che con questi capelli bianchi io possa davvero competere con ragazzi di vent'anni, pensi davvero che maria possa accettarmi per quello che sono.
B: chi cazz ti nni frica e chi penza maria o a madonna addodereeta, basta ca intra a chilla schcatuda c'è la faccia tua.
s: Si, lo so, ma questa faccia ha un'onore da difendere, e quelle ragazze sedute supa nu ciepp e nucia non capiranno mai ciò che sono.
B: ma chi cazz ti nni frica e chill 4 troii assettet supa nu cieep e duma, ma fall parreer, fall discutar, mina l'umbrella mentri chiova, e si scampa dassall apiertu, ca mina la niva.
S: perchè caro assessore parli come un qualunque qualunquista, perchè non dai soluzioni alla mia carriera.
B: pecchì un ci nnà carriera e un c'è soluzione, a meno che un cacci 80 euro a soluzion, 20 a risposta e 60 a conclusion.
S: Sei savvero uno strozzino, ed io che credevo di avere scelto un uomo affine ai miei ideali....
B:cu l'ideel tua mi ci stuiu u cud, e cu li parod mi ci stuiu i ricchi.