Libertà gridava ancora Khaled, un tunisino di quasi cento chili attivista del Coordinamento migranti di Verona, mentre alcuni compagni lo infilavano a forza in un’ autoambulanza. Quella parola urlata, per tutto il tragitto del corteo, da un microfono sistemato sul cassone di un camion insieme a don Gallo, anomalia del sistema chiesa, e ad altri, lo aveva come svuotato, indebolito a tal punto che alla fine crollò. Rabbia e dolore si poteva leggere sul volto di Zeno, componente del gruppo Metropolis, si era appena beccato una manganellata in piena faccia da uno di quei picchiatori zelanti, in assetto antisommossa, per i quali vige il principio che una manganellata in testa non si nega a nessuno. 5000 persone al 25 Aprile veronese, un successo per la città più leghista d’ Italia, capeggiata dal sindaco-sceriffo Tosi, già accusato dalla giustizia di istigazione all’ odio razziale.
Promotore di numerose iniziative che dimostrano il poco grado di tolleranza che ha questa città, una per tutte: le panchine “antibivacco” fatte dotare di bracciolo centrale affinché non venissero usate dai senzatetto come giaciglio per la notte. Il sindaco-sceriffo Tosi è amato dai suoi concittadini, acclamato come figlio integerrimo della padania patria. Bossi è osannato, considerato alla stregua di un eroe, all’ indomani dell’ ultimo risultato elettorale la gente per strada urlava in coro il suo nome, tra cui molti figli di meridionali, che nemmeno fossero allo stadio. La gente qui è drogata di Lega!
Molte le associazioni antirazziste, i centri sociali, le associazioni migranti, che hanno dato vita a questa “giornata dell’ indignazione”, così intitolata per l’ occasione, non tanto per celebrare la liberazione dall’ occupazione nazi-fascista ma per affermare un principio molto semplice: gli esseri umani al di là del colore della pelle, credo, abitudini restano cmq e sempre esseri umani, mente e corpo, e come tali vanno rispettati, non a caso sulle magliette indossate da molti c’era la scritta “siamo nuovi cittadini, non migranti”, i nuovi abitanti d’ Italia, non bestie da soma, non bingo-bongo come dichiarato in una intervista dall’ on. Calderoli, altro leghista doc. La manifestazione, del tutto pacifica partita alle 15 dalla stazione Porta Nuova, è stata comunque bloccata e deviata, dalle forze dell’ ordine dopo tre ore di corteo cinquanta metri prima di raggiungere piazza Bra dove si trova il palazzo del municipio. A seguito della morte di Nicola Tommasoli, assassinato il 1° maggio, ad opera di cinque giovani cittadini veronesi cresciuti all’ombra di una città ipocrita ma di fondo intollerante è stata organizzata per sabato 17 maggio una giornata di protesta. Due saranno le manifestazioni nella città, una partirà da piazza Bra alle ore 15, organizzata dal collettivo Metropolis e dal Coordinamento migranti, ed un’ altra che partirà dalla stazione Porta Nuova sempre alle 15, organizzata dal centro sociale La Chimica. Molte le adesioni da ogni parte D’ Italia. Il clima è tesissimo, gli anarchici insurrezionalisti sono sul piede di guerra, credono che ormai questa città sia perduta, vogliono fare terra bruciata. Sabato ci sarà anche lo stato in piazza, il governo Berlusconi , rappresentato dalle forze dell’ ordine vestite con il solito abito della festa, scudo, casco e manganello.
Franco Cofone
VERONA
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13 commenti:
Leggevo sul blog di Martinelli, qualche tempo fa, un post sull'attuale situazione italiana che si avvicina sempre più alla guerra civile.
Cos'altro è questo clima di intolleranza?
Se è vero che Verona è una città storicamente intollerante è anche vero che la reazione alla "fame" più essere disastrosa.
Gli equilibri fra gli uomini appartenenti a civiltà e culture diverse(non mi piace la classificazione in razze perchè è da li che nasce il razzismo),sono inevitabilmente più fragili in una società insana come la nostra.
Una guerra fra pezzenti,volutamente pilotata.
P.S. Ciao Franco,è bello che ogni tanto ti ricordi di noi,vuol dire che non sei ancora diventato polentone!
j.xck per la mia visione futura di Acri devi aspettare un po, ho la sfera di cristallo in revisione.
Ti dirò non appena me la restituiscono.
Due blocchi uniti, come l'Urss e l'Usa cancellarono nel mondo la dissidenza, nella stesso modo PDL (Partito dei Loschi) e Pd (Partito Despota) sono riusciti a rendere merda i partiti di sinistra, ma la merda cari amici borghesi, riproduce
il verme della libertà, che anche se orrendo e puzzolente ( per voi dittatori) pian piano si fà strada tra le marcie viscere della dittatura. Ad ogni diarrea c'è la democratica DIGOS ( DIPARTIMENTO ITALIANO per GIORNI ORRENDI e SFORTUNATI ). Ogni qualvolta l'apparato digerente della repubblica ha problemi di acidità la DIGOS dà la colpa alla merda, (quindi a noi)senza pensare nemmeno per un attimo che la merda è il segreto risultato di quello che la nazione mangia ( mafia , arroganza , corruzione , paura , mancanza di certezze , impunità , disuguglianza , povertà.
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