30 maggio 2008

TRATTO DA...



Avvelenati e multati, ovvero, cornuti e mazziati
4 maggio 2008 (Pino Cacucci, tratto da http://www.feltrinellieditore.it/BlogItem?item_id=2705)

Bologna ha sforato di almeno il triplo il massimo di giornate concesse dall’Unione Europea riguardo i livelli di inquinamento, soprattutto da polveri sottili. Per questo, la UE comminerà multe in base al numero di giorni in cui l’aria è considerata altamente nociva per la salute dei cittadini. Risultato: i cittadini dovranno sborsare i milioni di euro della “punizione esemplare” tramite il prelievo fiscale, come dire che dopo essere stati avvelenati veniamo pure rapinati. Il classico “cornuti e mazziati”. Se le pene previste dalla UE fossero in giorni di carcere per gli amministratori, o quanto meno se le multe venissero prelevate dai loro stipendi (oddio, sto facendo del populismo-qualunquismo?) sono pronto a scommettere che chi gestisce la cosa pubblica si sarebbe preoccupato non poco di salvaguardare la nostra salute. Per esempio, convertendo a metano, ma meglio ancora a energie rinnovabili (leggi pannelli solari) il vergognoso numero di condomini e palazzi storici che in centro bruciano tonnellate di gasolio per il riscaldamento nel lungo periodo invernale e il semplice uso di acqua calda anche d’estate. Non è per un caso fortuito che gli sforamenti avvengano esattamente a partire dal giorno in cui si accendono i riscaldamenti (un solo centro commerciale brucia energia quanto una portaerei, per di più, i suddetti palazzi patrizi del centro ospitano banche, uffici pubblici e privati, esercizi commerciali). E aggiungendo a tanta scelleratezza la perniciosa pigrizia dei bolognesi (la maggioranza, e stragrande) che usano l’auto anche per andare a comprare la mortadella dietro casa, ecco come siamo messi.Altro caso di cornuti e mazziati è quello di Rete 4: se non va sul satellite lasciando libere le frequenze assegnate a Europa 7, milioni, anzi centinaia di milioni di euro di multe per ogni giorno che Rete 4 continua a trasmettere. E così, per vedere la faccia di Emilio Fede e le sue irrestibili gag comiche spacciate per un telegiornale, paghiamo di tasca nostra pure le multe. Perché l’assurdo è che a essere multato è lo stato italiano – quindi le sue casse - non Mediaset che rastrella proventi pubblicitari con Rete 4. E ora che lo stato e Mediaset sono tornati a essere la stessa cosa, a pagare siamo sempre e solo noi, i cornuti e mazziati che non evadono le tasse.Stesso copione per la munnezza bruciata a Napoli: quelli non riciclano, producono diossina, interrano mostruosità chimiche, e tutti gli abitanti del paese a forma di scarpa vecchia pagano le relative multe, compresi quanti stanno ormai da anni riciclando un’alta percentuale di rifiuti senza bruciare niente o quasi. A tale proposito, il prof. Montanari ci ricorda che nel pianeta ci sono metropoli come San Francisco, Seattle, Perth o Canberra che non hanno inceneritori semplicemente perché riciclano tutto. Incredibile, visto da qui.Ecco perché a suo tempo eravamo così contrari all’Europa di Maastricht, sostenendo che c’era la fregatura per i cittadini e tutti i vantaggi per le imprese: loro fanno cazzate, e noi paghiamo i cocci rotti. Ma ricordo che un certo Romano Prodi era il più convinto assertore del trattato di Maastricht… E in un’intervista fattagli da Paolo Barnard e trasmessa da Report, diceva: “Ciò che è buono per le multinazionali, perché non dev’essere buono anche per i cittadini?”. Non si tratta di essere contro la UE (mi basta che lo siano il neo-no-global Tremonti e il neanderthaliano Bossi con tutta la sua banda di sbracati lanzichenecchi per stare dall’altra parte), ma di essere contro quegli accordi che imponevano esattamente la logica dei cornuti e mazziati, avvelenati e multati, rincoglioniti dalla tv e salassati anche se la teniamo spenta.

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