Io sono viva.
In queste ultime sere, facendo il bilancio delle mie giornate, mi addormentavo con un pò di tristezza. Controllavo sulla mappa del V2-DAY sperando di vedere segnalato il banchetto di Acri, ma puntualmente era una delusione, non eravamo presenti, nessuno aveva sentito la necessità di organizzarne uno. Ormai il 25 era imminente e quell'amaro in bocca, non riuscivo proprio a sopportarlo. Allora ho pensato, facendo una bella critica a me stessa, che anche io ero lì ad aspettare qualcosa. Così mi è ritornata la carica di quella mia adolescenza inquieta e in due giorni supportata dall'entusiasmo e dall'aiuto concreto del mio compagno Antonio e del mio amico Nicola sono uscita da un letargo che non mi apparteneva. Ho coinvolto anche i miei figli e giuro mi sono sentita viva. Un salto in tipografia, la corsa per vidimare le schede, preparare i tavoli che di solito arredano il terrazzo adornato di gerani che si prepara alla primevera, caricare la macchina mi ha fatto concretizzare tutto: finalmente venerdì mattina alle sette eravamo in piazza. E' vero, non sono stata brava nel divulgare la cosa, ma poi alla fine ero lì, inutile rimproverarmi, avevo una giornata da riempire così proprio come il mio cuore. E già, povero cuore che si stringeva quando i ragazzi passavano indifferenti, ma che batteva forte ogni volta che le persone mature, quelle "grandi", quelle che con orgoglio dettavano il loro anno di nascita 192.. 193.. si apprestavano a firmare senza chiedere niente... proprio loro che sapevano cosa significasse il 25 aprile: la libertà. Le firme le abbiamo raccolte grazie a loro che invitavano i giovani in piazza ad avvicinarsi al banchetto, è stato bellissimo osservare quei capelli grigi confondersi fra i ragazzi che pian piano prendevano coraggio. Quello che abbiamo raccolto perde di significato se si scrive un numero, abbiamo raccolto la grinta ereditata dai nostri nonni sperando di donarla in prestito ai nostri figli... Grazie Angelo per aver interrotto la mia stanchezza quel pomeriggio dedicandomi un pò del tuo tempo davanti ad una ristoratrice tazza di buon caffè.. mi sento viva e porterò con me anche quel profumo....
Filomena Cupelli
26 aprile 2008
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