COLTURA CIRCOLARE

Più che un Circolo Culturale sarebbe auspicabile, invece, la creazione di un Circolo Colturale: in fattispecie una sorta di orto di pianta circolare da coltivare in piazza Purgatorio, previo disfacimento del manto stradale. Si troverebbe così una collocazione definitiva a tale area, oggetto di appetiti di varia natura che verrebbero in tal modo letteralmente saziati, carnivori a parte.
Se andiamo indietro con la memoria possiamo ricordare che in quei luoghi in passato si coltivava un bellissimo orto che produceva degli ottimi ortaggi. Cucurbitacee e solanacee tornerebbero a popolare l’area in questione. Sempre meglio una minestra con le zucchine che delle zucche vuote ad amministrarci. Un altro vantaggio consisterebbe nella pratica della Rotazione Colturale. Il bravo ortolano sa bene che ogni anno deve mettere a dimora o seminare ortaggi diversi nello stesso luogo, pena l’impoverimento del terreno. Almeno così si porrebbe fine al degrado coltu, pardon, culturale di cui siamo vittime da decenni. Buona pratica per arricchire il terreno di sostanze nutritive sarebbe poi il Sovescio, che consiste nell’interrare alcune specie come, ad esempio, i lupini, prima che fioriscano. Senza voler fare di tutta l’erba un fascio le colture fasciste verrebbero così sotterrate prima che abbiano il tempo di prolificare.
Avendo appreso solo stamane che il futuro ministro delle Politiche Agricole Forestali e Alimentari è un leghista, credo che sarebbe opportuno iniziare a praticare l'autarchia agricola già da subito, senza attendere i suoi provvedimenti in merito agli aiuti per l'agricoltura al Sud. La manodopera non mancherà in quanto sono sicuro che nei prossimi mesi gli oltre diecimila lavoratori idraulico forestali della nostra regione la prenderanno nelle terga, con buona pace di tutti coloro che fra di essi hanno votato Berlusconi.

Mister No
(Domenico Gallipoli)