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Sarà lo scorrere del tempo, la maturità con meno certezze e quindi più domande, sarà che uno non sa a che cazzo pensare tutto il giorno, sarà che uno non si fa gli affari suoi, sarà quello che vi pare, ma la nostra città dovrebbe affiancare al suo nome un punto interrogativo. Infatti, è da un pò di tempo che ci chiediamo se la PRO LOCO di Acri esista ancora. In altre realtà le varie Pro Loco sono molto attive, promuovono continuamente il territorio dove operano. Cosa che in passato succedeva anche per la nostra città. Ormai da anni, però, la nostra di Pro Loco non si impegna più nell'organizzazione di appuntamenti per e nel nostro comune. Che fine ha fatto? Esiste o vive solo nell' insegna presso la sua sede? Ha paura ad uscire o non gliene fotte della nostra città? C'è qualcuno che potrebbe richiamarli all' attività? Perchè se no potremmo andare ad occuparla per creare un bello spazio sociale!
LA REDAZIONE
8 commenti:
Cari amici, se me lo permettete... questa è PERSONALE. La metto qui.
Per quattro o cinque volte, compreso oggi... il mio povero computer è quasi andato in tilt. Mi spiego: qualche simpaticone vi si è introdotto... (non vi sto raccontando balle). Ora, su tutte queste cose sono relativamente nonché fortunatamente assai "ingenuo". Non entro nei dettagli poichè sarebbe lunghetto. Ma i segni di una certa "Tendenza" di "idee"... da parte di chi si è dotato dei mezzi tecnici per farlo, mi lasciano pochi dubbi sul o sui Soggetti eccelsi... Vi diro' solamente questo: vi ricordate il film "Fascisti su marte"? (Non aggiungo altro anche se mi annoia lasciarvi in tal modo interdetti). Eh, non andate a pensare che sono diventato paranoico!
D'altra parte, gli ho lasciato qualche nostrano PEPERONCINO PICCANTISSIMO (da utilizzare come si deve...).
Questo di oggi è l'ultimo pasticcio che mi hanno combinato. Ma, pure nei tempi scorsi c'era stato qualche traffico stranamente imbrogliante.
Per voi, comunque, niente paura! Intanto, siccome vi dicevo che mi dovevo riposare, ebbene, la cosa capita a puntino. Tutto sommato, mi diverte. Naturalmente, ho un altro computer che posso portare in giro... e che ho sempre utilizzato: ma per un'altra parte delle mie varie cosette: lo scrivo per impiccantirglielo/i... ancora di più. -
Per concludere: spero che nei prossimi tempi passarete del Buon tempo o Pirati/e & Corsari/e dei Sette mari del magico Sud ed altre Belle Fate e prodibaldi Cavalieri senza paura!
Il vostro sottoscritto giocherellone (irrecuperabile e fiero di esserlo) a partire da ora prende lunghe vacanze spirituali.
Un abbraccio!
Ninnillo, Parigi 26 febbraio 2008.
kazahn ?
uhm...
Non cliccate sui due "here".
E su nessun altro invito
di questo genere.
Il "mabul" KazahUn(n)u che "ama" le steppe, insiste...
Si diverte cosi questo poveretto.
Piuttosto che andare...
al teatro.
Tutto quello che non sai è vero. Ci vuole un salto, una illuminazione per vedere la luce, per sapere la verità. La nostra mente è rinchiusa in confini angusti. La stampa e la televisione ne sono i guardiani. La nostra onestà ci impedisce di capire. Una persona onesta crede che anche gli altri si comportino nello stesso modo. Più o meno. Ci sono cose che si rifiuta di pensare. La reazione alla verità è lo stupore. La tipica frase di circostanza è: “Non è possibile”. La verità non si può sapere con i cinque sensi. Va cercata in modo trascendente. Bisogna sorprenderla, immaginarla, crearla con il pensiero. Qualunque sia il risultato sarà più reale della realtà preconfezionata nella quale crediamo di vivere.
Esistono delle tecniche grillozen per arrivare alla illuminazione:
1. Rovesciare l’informazione nel suo opposto (esempio: gli inceneritori non hanno effetti sulla salute = gli inceneritori causano tumori)
2. Immedesimarsi nei mentitori di professione partendo dai casi più semplici per arrivare ai più complessi. (esempio: ascoltare 100 volte il discorso di Mastella in Parlamento in difesa della moglie Sandra agli arresti domiciliari). NB: La tecnica comporta dei rischi: iniziare subito con lo psiconano può essere fatale.
3. Leggere un programma elettorale a caso ad alta voce senza sghignazzare davanti allo specchio alla luce di una candela. (esempio: il contratto con gli italiani o i 208 punti dell’Ulivo)
4. Pensare sempre per il peggio. Chi pensa peggio non teme sorprese. Può vivere tranquillo. Che altro gli può capitare?
(esempio: lo Stato farà bancarotta. I titoli di Stato saranno congelati. L’Italia uscirà dall’euro e i nostri capitali saranno polverizzati)
5. Chiedere a degli amici di immobilizzarci davanti alla televisione con gli occhi aperti da pinzetta come nel film: “Arancia Meccanica”. (esempio: selezionare i programmi di informazione con Ferrara, Riotta, Fede, Feltri, Mazza, Vespa, Mentana)
6. Leggere la propria busta paga e confrontarla con quella di qualche anno fa. Ripetere l’esercizio con lo scontrino della spesa. E’ di aiuto ascoltare Tremonti, Brunetta e Visco in sottofondo.
Praticate e diffondete queste tecniche senza abusarne.
V2 Day. 25 aprile 2008. Informazione libera in libero Stato.
Facendo una breve ricerca su internet ho trovato una serie di leggi regionali sulle attività di promozione turistiche(ambito nel quale ricadono le pro loco), ma non essendo gran che esperta di materie giuridiche non ho ben capito quale sia quella attuale.
In una di queste ho trovato:
La Regione, nel quadro della valorizzazione turistica e culturale della Calabria, riconosce alle associazioni Pro Loco il ruolo di strumenti di base per la tutela dei valori naturali, artistici e culturali delle località ove sorgono e di promozione dell'attività turistica e culturale, che si estrinseca in:
a)iniziative rivolte a favorire la valorizzazione turistica, culturale e di salvaguardia del patrimonio storico culturale,folcloristico e ambientale della località;
b)iniziative rivolte ad attrarre il movimento turistico verso località e a migliorare le condizioni generali di soggiorno;
c)iniziative idonee a favorire, attraverso la partecipazione popolare, il raggiungimento degli obiettivi sociali del turismo;
d)attività di assistenza e informazione turistica;
e)attività ricreative.
Testo illuminante: le leggi le sappiamo scrivere, eccome, peccato non siamo in grado di ATTUARLE.
Ho anche scoperto che la Pro Loco di Acri non è iscritta all'associazione nazionale-UNPLI(mentre lo sono S.Pietro in Guarano,Zumpano,ed altri piccoli paesi della provincia).Se così non è mi potete sempre smentire!
Naturalmente le Pro Loco ricevono contributi finanziari in riferimento alle loro attività. Chissà quanto sarà costata "la sagra della castagna"?Peccato che per due volte di seguito le ha trovate sempre finite. Eppure c'è ne sono di castagneti in giro!!!
Non sono un gran che d'accordo con l'occupazione, sarebbe meno complesso e più legale diventare tesserati,fare proposte nuove e se è il caso sbattere fuori gli attuali dirigenti.
Non è un atto immediato come l'occupazione ma si può ottenere lo stesso risultato senza eccessivi problemi di carattere legale.La prima mossa è sempre la via del dialogo,dopo viene la rivolta.
Se poi avete soldi da spendere in avvocati.....
P.S. Auguro al nostro prossimo sindaco buone vacanze!
Grazie a libertà negata per le informazioni...fammi sapere se ti è aarivata la mia mail.
ho problemi a consultare la posta su hot mail
In questi ultimi giorni ci sono stati interruzioni su hot mail, dappertutto.
Per quanto concerne la Pro Loco quello che scrivete lo condividiamo. Triste e sciagurata situazione, dunque.
Per la lettura di poesie o altra Letteratura, sappiamo che da noi si legge pochissimo.
Come se una certa deleteria furbizia... dovesse sempre sopperire all'ignoranza.
Si tratta di una specie di sempre rinnovato "suicidio dello spirito"? (dovuto a... ed a... ed a...)
I politici in generale ad esempio: provate a parlarci (sic) di qualcosa che non siano i loro sovente meschini "giochetti comunali" ed altre squadre di calcio (le cose in cui si compiacciono). Se ne misurano, immediatamente, le vaste conoscenze ed altri interessi.
Tra noi: se escono... dal loro habitat... in molte situazioni appaiono per quel che sono: dei Citrulli meravigliosamente imbranati. Nella maggior parte dei Casi.
Altro che Poesia!
E questo è valido per tante altre categorie di campioni ed altri specialisti più o meno specifici...
Nel post originale qui sopra, della Redazione, ho letto questa simpaticissima frase: "la nostra città dovrebbe affiancare al suo nome un punto interrogativo". E mi sono ricordato di un breve testo del nostro Prossimo sindaco andato in Vacanza (pure io gli faccio i migliori auguri: so che si sta preparando fisicamente... con un po' di scalate in montagna, tra i boschi; per scendere, poi, alla conquista di altre migliaia di Voti...). Breve scritto che mi aveva cliccato parecchi mesi fa. Gli ho chiesto se posso pubblicarlo nel blog... Eccolo:
"ACRI O ACRI?
Cari amici,
oggi pomeriggio, mentre pioveva a cascate e le strade erano diventate mezzi torrentelli, saltando tra onde e pozze, ad un certo punto (forse perchè con la cabeza rinfrescata?), m'è venuta un’ideuzza, un po’ bizzarra mi pare. Ci ho riflettuto. E mi sono detto: lo scrivo agli amici del Club di Epu' (del Poi)) per vedere cosa ne pensano!
Si tratta di questo: immaginiamo che un paese qualunque si metta a portare un punto interrogativo alla fine del nome. Un ? dunque. Potremmo avere, allora, delle città che si chiamerebbero : Roma? Parigi?... (e da noi: Acri? Padia?)
Mi dicevo, mano mano che ne vedevo certe conseguenze, che sarebbe molto divertente. Simpatico e divertente. Anche se, dapprima, assai confondente, lo riconosco.
Cosa succederebbe se la nostra città decidesse, su proposta del Sindaco, di mettere un bel punto interrogativo?
(Non vedeteci nessuna ironia specifica, politica o altra più geografica, in tutto questo: avrei potuto scegliere Corigliano , Rossano, Cosenza...)
Procediamo per ordine. Il nostro Sindaco, Elio Coschignano, dopo aver letto questa mia, convoca il consiglio comunale. Ed espone questa possibilità toponomastica. Quindi, ottiene, facilmente, la maggioranza assoluta: 100% dei nostri consiglieri comunali approvano la proposta (hanno anche il diritto di divertirsi!).
E poi? Cosa succederà? Facile: vengono stanziati un po’ di soldi e si fanno riscrivere tutti i pannelli stradali indicativi. Cosicchè, quando veniamo dal mare, o da Cosenza, invece di ACRI, troviamo ACRI? - con la freccia.
Sarebbe divertentissimo. Sono sicuro che attireremmo turisti a non finire. Ah! i titoli sui giornali d’Italia e oltre, e sui siti Internet... Tutti a scrivere grossi articoli tipo: ACRI? IL PRIMO PAESE INTERROGATIVO! (Inoltre, si dovrà aggiungere un ? sui libri di geografia; dappertutto dove c’è scritto il nome del nostro comune.)
Vi starete seriamente domandando: “Una città con un punto interrogativo... ehm... uhm... non s'è mai vista... E poi, sarebbe veramente possibile da un punto di vista legale?” (Ma qui, lascio la parola agli amici che studiano Legge...)
Mi informerò su questa possibilità. Per il momento, mi pare che si potrebbe fare; almeno da un punto di vista logico. Vediamo: spesso, i nomi delle città si riferiscono, tra l'altro, alla situazione geografica di un luogo. Ad esempio, Acri a “sommità” (sorvoliamo su Acherungia e Pandosia eccetera: facciamo come se fosse l'etimologia giusta). E di questi esempi, ce ne sono tantissimi. Inutile farne una lista. Allora...
Allora, perché non farlo corrispondere, piuttosto, modificandolo senza modificarlo (!), con qualcosa di... diciamo di filosofico! Dato che se noi Acresi ci convinciamo tra noi che siamo gente che ama riflettere molto, e filosoficamente (ecco spiegato, finalmente, perché Acri è “l’Atene delle Calabrie” - ma idem per Cosenza... ahi ahi), mettendo "ACRI?" sui pannelli stradali ed altrove non faremmo altro che indicare ai bravi e arguti viaggiatori la direzione per venire nel "Paese che Pensa"...
Oddio, ci saranno persone che vedendo questi pannelli per la prima volta direbbero: "Ma chi li combina questi scherzi?". O ancora: "L’hanno spostato Acri?" - Ma poi, istruiti... capirebbero.
E mi fermo qui. Altrimenti continuo. Fatemi sapere cosa ne pensate. Poi ve ne riparlo per fare il punto sulla discussione.
Ma, vi raccomando: se trovate qualche pannello ACRI? (o ARCAVACATA? - o S. GIOVANNI IN FIORE? ... ) con un punto interrogativo aggiunto a mano, con la vernice, non andate a pensare al sottoscritto. Ho un alibi...
Su questa, 1000 Buone cose e Sogni d’oro.
(nnn 23 agosto 2007)"
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