8 febbraio 2008

Mastella


L'ex ministro della Giustizia, clemente Mastella e sua moglie Sandra
Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua
volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con
qualcosa in più.
> Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente
che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto
partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un
giornale finanziato con denaro pubblico.
> Si chiama "Il Campanile",
con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000
copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate.
Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto
un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a
due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.
>
Dice ad esempio il primo:
> "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho
mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
> A che serve allora -
direte voi- un giornale come quello?
> Serve soprattutto a prendere
contributi per la stampa.
> Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000
euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede
in una vita intera di lavoro?
> Insisterete ancora voi. Che fara'?
>
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con
un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli
capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista,
insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete
con chi?
> Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei
Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre
lui, penserete!
> Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare
discriminazioni antidemocratiche.
> Ma andiamo avanti.
> Dunque, se si
vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si
svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà
necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha
speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato
soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino
Mastella, nell'ordine.
> Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di
voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al
gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella
sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli.
Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato?
> L'esperto di
pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
> Quindi, tornando al
giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i
collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con
allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella
> e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere
papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.
> Siamo
nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più
stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la
curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore
della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why
Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
> Ve lo ricordate il
magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia,
Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana,
fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui!
>
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria
immagine.
> Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per
rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai
conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e
al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati
del ministro:
> Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il
deputato Udeur Pasquale Giuditta.
> Ma torniamo un attimo agli
spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata)
> di proprietà di
Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese, cioè una volta e
mezzo quello che guadagna un metalmeccanico.
> Sapete dove? Al
distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta
proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco
intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto?
> Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.
>
> La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della
sede del giornale.
> A quanto è stata comprata dal vecchio
proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore,
Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete?
> Due giovani
immobiliaristi d'assalto:
> Pellegrino ed Elio Mastella.
>
>
> Mauro
Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sentito dire che al matrimonio di Pellegrino e Alessia c'erano un sacco di grandissime personalità...
Della Maggioranza:
D'Alema, Fassino, Rutelli, Prodi...
Possibile?

Anonimo ha detto...

Questa è conosciuta...

Un prete va dal barbiere e al momento di esser pagato, il barbiere rifiuta i soldi e dice:
- Non si preoccupi, padre. Lo consideri un mio sacrificio per il Santissimo.
La mattina seguente, il barbiere si trova di fronte alla porta 12 libri religiosi e una nota di ringraziamento da parte del prete.
Qualche giorno dopo, un carabiniere entra dal barbiere. Una volta finito il taglio, il barbiere rifiuta nuovamente i soldi e dice:
- Non si preoccupi di pagare, figliolo. Lo consideri pure un favore alla comunità!
La mattina seguente, il barbiere viene sorpreso da una dozzina di pasticcini e una nota di ringraziamento da parte del giovane carabiniere.
Passano altri pochi giorni, quando un politico abbastanza famoso entra nello stesso negozio di sempre. E quando il barbiere finisce di sistemare quei pochi capelli che erano rimasti sul capo del politico, rifiuta come al solito i soldi e dice:
- Non si preoccupi, lo consideri un favore alla società!
Il giorno dopo, quando il barbiere deve aprire il negozio si ritrova 12 politici di fronte alla porta.

Anonimo ha detto...

Ognunu teni bisuognu 'e amicizia. Eccu pecchì ci vo’ l’inimicizia...
Addeccussì, allu matrimmoniu ‘e du primu figliu 'miteamu d’amici. Ed a chillu ‘e du secondu, i nimici.
- Detti e Sentenze dell’Antenata. (inediti) -