Il COMITATO PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI di Acri
invita alla mobilitazione tutta la cittadinanza contro la costruzione di una
centrale a biomasse, in zona Chianette, con delibera, del novembre 2011, del
consiglio comunale e inserimento nei P.I.S.L. (Piani Integrati di Sviluppo
Locale) approvati dalla Regione Calabria. Il Comitato ritiene dannosa tale
volontà amministrativa, poiché la vocazione agro-alimentare-turistica del
nostro territorio non può essere minata dalla produzione di energia attraverso
la combustione del legno.
Quando si parla di biomasse
bisogna, necessariamente, prendere in considerazione le problematiche connesse
al loro uso:
-La devastazione ambientale
tramite il disboscamento del patrimonio boschivo, atto a fornire il principale
combustibile per il funzionamento di una centrale a biomasse ed il conseguente
dissesto idro-geologico, già esistente, aggravato dal taglio indiscriminato dei
boschi.
-Da qualsiasi processo di
combustione e, quindi, anche da quella del legno si sprigionano inquinanti e
sostanze nocive, le quali si disperdono nell’ambiente e vengono assorbite sia
dalle piante, incluse quelle alimentari, sia dall’uomo.
-Una centrale a biomasse, per
legge, non può essere costruita in territori dove esistono produzioni
agro-alimentari di qualità a marchio DOP e precludere il futuro a questo tipo
di produzioni.
-In Calabria si produce energia
elettrica superiore al fabbisogno della popolazione.
-La Regione Calabria determina che nella stessa Regione non vi è
più materiale sufficiente per alimentare centrali a biomasse, delle quali ne
esistono già cinque, ed il reperimento del materiale altrove determinerebbe un
aumento dei costi di produzione dell’energia.
-Dalle cronache giudiziarie si è
appreso che in un’inchiesta della DDA di Catanzaro si sospettano, fortemente,
infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’affare biomasse anche ad Acri.
-Considerare lo sfruttamento, da
parte delle imprese di tagli boschivi,
di manodopera in nero e a basso costo, spesso migrante.
Tutti questi aspetti cozzano,
completamente, con un approccio culturale sostenibile e rispettoso dei
territori ed il Comitato si propone e si è già proposto di diffondere questo
tipo di cultura di tutela dei beni comuni e di fronteggiare la volontà
amministrativa, già espressa dalla ex-amministrazione, e confermata da quella
in corso, di costruire una centrale a biomasse sul territorio acrese. La
mancanza di altre valutazioni da parte della politica locale fa ignorare
soluzioni alternative per il risparmio e la produzione di energia ed ignorare,
anche, come il legno, in una filiera controllata, possa essere una risorsa
economica, cioè investire nella produzione del legno d’opera che avrebbe una
ricaduta economica maggiore rispetto al suo sfruttamento per una centrale a
biomasse.
Bisogna, quindi, tutelare il
territorio come bene e risorsa comuni e non concederlo come risorsa per gli
affari sull’energia. Sempre per mancanza di valutazioni si ignora il fatto che
l’energia vada prima risparmiata, per esempio attraverso incentivi che
permettano di costruire case o altri edifici e l’adeguamento di quelli già
esistenti a basso consumo, con una ricaduta economica su aziende ed imprese del
territorio e conseguenti benefici per tutto il tessuto sociale.
Il COMITATO PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI presto
organizzerà un convegno per illustrare tutte le problematiche connesse alla
biomassa, proposte alternative e visione delle iniziative di comuni virtuosi
nella gestione di ogni bene comune.
COMITATO PER LA DIFESA
DEI BENI COMUNI
10 commenti:
Liberta di dire quel cazzo che mi pare, giusto o sbagliato lasciateci fare. Commento, replica, dissenso, aria. Grazie Angei. Grazie per principio. Grazie. Facoltà di dismettere o di mettere, di andare stravanteggiando in misture olifere. grazie. come insegnamento ad Acri.info, acri.cam. Acri punto e BASTA. Libertà di capire di ignorare o di inrteressarsi. Libertà senza polo e senza raguioni avulse. Grazie per tutto ciò. Grzie davvero.
Liberta di dire quel cazzo che mi pare, giusto o sbagliato lasciateci fare. Commento, replica, dissenso, aria. Grazie Angei. Grazie per principio. Grazie. Facoltà di dismettere o di mettere, di andare stravanteggiando in misture olifere. grazie. come insegnamento ad Acri.info, acri.cam. Acri punto e BASTA. Libertà di capire di ignorare o di inrteressarsi. Libertà senza polo e senza raguioni avulse. Grazie per tutto ciò. Grzie davvero.
marco semi serio. grazie angeli. grazie
"Non la penso come te ma darei la vita per farti dire quello che pensi" frase ormai liofilizzata ma vera, attuale, sincera e rivoluzionaria. Grazie davvero. Grazie.
A MUNNIZZA NINCHIA LA TRIPPA E LI MANETTI ARRUSSICHEET CULLA PITTA.
MENTR A STREEAT SI MANGIA LI FOSSI U SENATUR PENSA E TROVA LI MOSSI.
trematerra smettila con le minacce di querela perchè mentre il lupo chiede sangue la pecora bela. Chi è costui che ti crea irritazione? un amico destrorso o gabbia della tua prigione. Parra trematerra ca u tiemp e du spavient è finitu, pecchi u pecureeru pe lu doduri s'è istruitu.
trematerra smettila con le minacce di querela perchè mentre il lupo chiede sangue la pecora bela. Chi è costui che ti crea irritazione? un amico destrorso o gabbia della tua prigione. Parra trematerra ca u tiemp e du spavient è finitu, pecchi u pecureeru pe lu doduri s'è istruitu.
trematerra smettila con le minacce di querela perchè mentre il lupo chiede sangue la pecora bela. Chi è costui che ti crea irritazione? un amico destrorso o gabbia della tua prigione. Parra trematerra ca u tiemp e du spavient è finitu, pecchi u pecureeru pe lu doduri s'è istruitu.
http://www.coriglianocalabro.it/
un esempio poco distante, sito di cronaca. Può piacere o no ma lascia spazio al confronto. bello o brutto non so.
concordo su tutto tranne che sul fatto che "la munnizza ninchia li purmuni" e non la trippa ;)
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