Per lei voglio rime chiare, usuali: in -are. Rime magari vietate, ma aperte: ventilate. Rime coi suoni fini (di mare) dei suoi orecchini. O che abbiano, coralline, le tinte delle sue collanine. Rime che a distanza (Annina era cosí schietta) conservino l'eleganza povera, ma altrettanto netta. Rime che non siano labili, anche se orecchiabili. Rime non crepuscolari, ma verdi, elementari.
10 commenti:
Meravigliosa.
Qui ci scappa la scomunica. Speriamo non la veda Don Sergio. Prima o poi ni mina.
altro esempio di gioventù debosciata.
http://www.youtube.com/watch?v=cLbLWl-d5IA
L'onestà de mi' nonna
Quanno che nonna mia pijò marito
nun fece mica come tante e tante
che doppo un po’ se troveno l’amante...
Lei, in cinquant’anni, nu’ l’ha mai tradito!
Dice che un giorno un vecchio impreciuttito
che je voleva fa’ lo spasimante
je disse: - V’arigalo ‘sto brillante
se venite a pijavvelo in un sito.-
Un’antra, ar posto suo, come succede,
j’avrebbe detto subbito: - So’ pronta.-
Ma nonna, ch’era onesta, nun ciagnede;
anzi je disse: - Stattene lontano...-
Tanto ch’adesso, quanno l’aricconta,
ancora ce se mozzica le mano!
Per lei
Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era cosí schietta)
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
http://www.youtube.com/watch?v=K4VRGALZdBA
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