I sovversivi erano liberi di esercitare
nel giardino della prigione
mentre tracciavano sentieri di rame
per liberare almeno i poeti.
I meridionali dell’est
setacciavano la fortuna
nel letto dell’autostrada
ed i giovani talenti al televisore
erano messi come preti
a predicare gli affari delle religioni.
I maghrebini del sabato sera
tagliavano coca ed oppressione
e le belle signorine
s’affacciavano dai finestrini.
L’Africa l’umanità
era caccia aperta alla libertà.
I mercenari si vendevano la guerra
per comprare litri di una nazione
ed i telegiornali sbucavano
dai salmi dei cardinali.
La carità degli industriali
era un lavoro come la pece
e dalle impalcature polacchi e napoletani
vedevano dell’orizzonte le bruciature.
Ma noi eravamo lupi
braccati come la libertà
sul confine meridionale.
I delitti dell’autostrada
diventavano governo e televisione
insieme a principi e principianti
nei salotti della nobiltà di Reggio
e le troie a portar via smettevano di luccicare.
Il diavolo in fuga si scordava della coda
Pinelli come Lucifero
questi anarchici buttati sempre di sotto.
I liberi muratori nei cantieri della patria
stampavano cassapanche per mezzogiorno
e cassettiere per la mezzanotte.
La città con il ciclo mestruale
aveva megafoni con le corde vocali tese
ma secche come ossa.
Gli uomini di qualcun altro
diventavano uomini di stato
ed io non andavo più all’ufficio postale
né per imbucare né per rapinare.
La storia di un altro impiegato
era la coca in Venezuela
non più traffico ed ufficio
una strada verso casa
per sentirsi soddisfatti di essere coglioni.
Ma noi eravamo lupi
braccati come la libertà
sul confine meridionale.
I diluvi trasversali
colpivano le chiese municipali
i preti indispettiti
puntavano i mitra
contro il cielo
e dio sconfitto regalava croci e cattedrali
sulla strada provinciale.
Cosenza non aveva più un volto
la chirurgia di plastica
era un esercizio estetico
di ingegneri e regolatori
l’università spacciava tesi
e resurrezioni
mentre i treni restavano senza stazione.
I disertori dell’altopiano
non davano retta alle bolle papali
si spostavano su asini diesel
lasciando le armi a quelli più soldati
che si facevan la guerra degli altri
senza essere pagati.
La fabbrica della miseria
assumeva personale
da spedirlo negli agrumeti
per raccogliere un futuro calloso
senza fiatare.
Le fucilate sullo Ionio
erano scie d’aereo in autunno
cadevano gli uomini di stato
uomini d’altri
e la guerra che ne susseguiva
aveva parate di giovani allenati
ad un’ordinata protesta.
Ma noi non avevamo orario
né bandiera
sul confine meridionale.
I suonatori di cartapesta
suonavano la rivoluzione
promettendo ghigliottine
alle mani strette qualche giorno dopo
a colazione.
I ministri venuti dal nord
scambiavano calciatori e sceneggiati
ed al convegno sui diluvi trasversali
colletti al guinzaglio partecipavano
con mogli e pellicce ossigenate.
Ma la commissione di garanzia
garantiva la sicurezza
i presidi di polizia
davanti casa del presidente…
che resti pure lì la polizia
perché noi non siamo quella gente.
Noi eravamo lupi
braccati come la libertà
sul confine meridionale.
Così dopo la profusione
con le mani disarmate
giungevamo alla stazione di Milano.
Milano era una città di mare
occhiali da sole e cabriolet
bikini in televisione.
Milano pane e lavoro
non fornai
solo generali
e gabbie per i lupi
del confine meridionale.
ANGELO SPOSATO
31 commenti:
http://www.youtube.com/watch?v=Ix_11UeGwYY
http://www.youtube.com/watch?v=wDgRGutjc7Y
http://www.youtube.com/watch?v=8NiZ1DZ39JM
http://www.youtube.com/watch?v=3ojdANzEVXA
http://www.youtube.com/watch?v=2cU19URUe6o
http://www.youtube.com/watch?v=I1CqzRikct8
http://www.youtube.com/watch?v=HK9fPzKXoGA
http://www.youtube.com/watch?v=bahUIHjDRoE
http://www.youtube.com/watch?v=f-z7oEX1ll4
mamma mia bella come li muovono!
Fate attenzione che se continuate... fate cambiar religione a tutti i nostri mezzi monaci...
http://www.youtube.com/watch?v=5PRYrxiCsJc
http://www.youtube.com/watch?v=1eKcZBJ4e-E
http://www.youtube.com/watch?v=cdsqbwhqufY
http://www.youtube.com/watch?v=CnHkkem6WJc
Altro che la monica B. e l'Angelina J.! Rifatevi gli occhi cari pirati!
Magnifica!
E siamo evidentemente d'accordo su M.B & A.J.
(ma è colpa mia se mi somigliano?)
...inoltre, è un po' facile metterla cosi... coi nostri occhi musicali...
La conosciamo...
oh oh oh
Non ci si puo ' distrarre un attimo qui!
Ma, aspetta un po' che...
-Malher
-Marin Marais
-D'Amours loial servant (Chansons d'amour françaises et italiennes)
-Comedian harmonists
-Boismortier
-Louis-René des Forets
-Chats de l'Eglise de Rome, Periode byzantine (Ensemble Organum)
-Stephan Eicher
-Carmina Burana
-Monteverdi
-Purcell
... ... ...
-Ella Fitzgerald
-Cab Calloway
-Charlie Parker
-Django Reinhardt et Stéphane Grappelli
Ho preso qualche mio cd, tra la "montagnola", un po' a caso..
Pas mal, eh?!
oh oh oh
http://www.youtube.com/watch?v=99WVI86gQeo
Que de hauts que de bas
C'est la vie dans ce monde
Triste réalité
il faut que d’autres naissent d'autres meurent dans ce monde
triste réalité
pendant que d'autres crient d'autres rient dans ce monde
triste réalité
[Refrain]
so fire x4
(are you ready ???) let’s go !!!
pendant que d’autres travaillent d'autres gens meurent dans
ce monde triste réalité
Il faut que d’autres veillent, d’autres dorment dans ce monde
triste réalité
[Refrain]
so fire x3
est ce que sa va ??
pendant que d’autres naissent d’autres meurent dans ce monde
triste réalité
pendant que d’autres chantent d’autres pleurent dans ce monde
triste réalité
so fire (weahhh !!) (est ce que sa va ??)
(are you ready ???) let’s go !!!
(est ce que sa va ?? x4)
Lo so, lo sappiamo che state pensando a gruppi rock, etc. etc...
Ebbene, ne abbiamo, e di buoni...
Ancorché, devo ammettere, con piacere (!), che certi, soprattutto fra gli italiani, non li avrei conosciuti senza certi angeli.
Come fare, allora, per non approfittarne?
Il testo dell'ultimo video qui sopra, in francese...
Mi ha fatto anche pensare a questo:
- Semplificando... possiamo senz'altro affermare che ci sono tre o quattro principali modi per mantenere una certa pace, che si tratti di quella interiore, personale, o di quella fra gli uomini: che ci si metta a pregare... a ballare... o, soprattutto, a dormire... Questo spiega, almeno in parte, l’importanza sociale che hanno potuto acquisire, dappertutto, anche se nelle loro espressioni più momentanee, le religioni, la musica e, malgrado qualche incubo, i sogni... Nei tre casi, perfino l’eterno conflitto tra spirito e corpo, e sue conseguenze, è provvisoriamente superato grazie alla tregua. Grazie a questi momenti, più o meno privilegiati, di armistizio...
Caspita allora! Se è come dici tu, ci sarebbero forti parentele, diciamola cosi, tra la religione, la musica, ed il sonno.
Non ci avevo mai pensato...
E' evidentissimo... per la religione e la musica. Certo, mon cher Anonyme, per il sogno le cose si complicano un po'... Bisognerebbe dirne qualcosa di più preciso, per vedere come, e fino a che punto...
Ma, sorvoliamo per il momento.
Piuttosto, dato che starai sicuramente pensando ANCHE a tutte queste cose in relazione alla politica... mi sono ricordato di quest'altro pensierino.
Permettimi... Fa parte dei miei tentativi di riflessione ed altri aforismi sul Tragico (della nostra condizione):
- Il periodo migliore nella storia della Terra prese fine con l’apparizione dell’uomo. Fin là, com’è risaputo, ogni essere si nutriva dello stretto necessario. Un dinosauro aveva fame? Mangiava. E così via...
In quell’epoca, quasi paradisiaca, impossibile trovare un solo essere che, in un modo o nell’altro, fosse colpito da qualcuna delle nostre numerosissime patologie sociali. Non c'era veramente nessuno, infatti, che volesse, ad ogni costo, fare della propria vita un continuo tentativo di sorpasso dei propri limiti e dei propri simili. O che provasse qualsiasi altra forma di ambizione e di gelosia... Impossibile, durante milioni e milioni di anni, incontrare certi sportivi. Impossibile incontrare un solo politico, sia a destra che a sinistra. Impossibile, durante lo stesso, lunghissimo periodo, avere a che fare con certi capitalisti. Impossibile, quindi, trovare un solo nevrotico, o il minimo obeso...
...né il più piccolo J.xck...
Per J.xck - Sto riflettendo a tutto questo...
Ma, allora, come la mettiamo con certe danze ed altri inni guerrieri?
Non si tratta di musica?!
Non mi venire a dire che una tribù che vuole distruggerne un'altra, mettiamo, ballando e cantando e pregando, voglia starsene in pace! E questo lungo il corso della storia si è verificato di continuo...
Mi rendo conto che un aforisma non puo' prendere tutto in considerazione; per sua natura, condensata eccetera, semplifica necessariamente (alcuni autori dicono che possiederebbe, nel miglior dei casi, una mezza verità) ma qui, in quanto ti chiedo, c'è la prova che si possa trattare di tutt'altro e perfino del suo contrario!
Ah, vedo che la cosa ti interessa!
Se si tratta del contrario?
E cioè, si pregherebbe e danzerebbe e canterebbe anche per fare la guerra...
Intanto, è evidente che si tratta di religione e di musica...
E fin qui, credo che possiamo essere d'accordo.
Ora, se approfondiamo, al di là della prime apparenze (la volontà do guerra eccetera cosi espressa), del "visibile" (ed ancora) cosa possiamo trovarci d'altro, se non qualcosa (questione sentimenti, "ragione") che, pur sembrandoci opposto, rimanda, a suo modo, alla pace?(I nostri modi d'essere in quanto umani sono innumerevoli, e irriducibili all'unità di comportamento per una infinità di motivi.)
Ad un pace paradossale, estrema. Ad una pace che si vorrebbe, diciamo, definitiva...
Insomma, danze e canti mischiati più o meno strettamente alla religione (o a quelle ideologie che gli somigliano per certi lati), servono (ancorché in quanto vissuto immediato bisognerebbe mettere "servono")... oltre che a trovare la pace interiore (chiamiamola cosi adesso: "il farsi coraggio", il mettersi "tranquilli" di fronte agli avversari), anche come forma, creduta efficace (grazie alla religione), di prossima vittoriosa uscita, dalla guerra...
In fondo... in fondo... tendono alla pace!
Detto un po' velocemente nella finestrella tutto questo. Ed in modo senz'altro paradossale...
Me ne rendo conto. Resta che possiamo anche metterla cosi se preferisci: il pensierino aforistico di sopra, conteneva, dunque, una mezza verità, come tu ricordi...
Per altro, non nuova.
In fondo, quello ch'è importante qui, è questa "storia" di parentela tra musica e religione di cui si diceva... (per altri aspetti d'altronde)
In un caso (la pace immediata, senza guerra in vista) come nell'altro...
E qui... siccome non mi controllo più... ci sbatto questa "mezza" verità:
in fondo, si tratterebbe, per certi aspetti almeno, in ogni caso, del famoso "riposo del guerriero": prima, durante, o dopo... danze e canti e preghiere
Non so se mi spiego, caro Anonyme (sei di Parigi?).
Se non mi trovi troppo ottimista non ci posso far nulla. Veramente. Te lo dico, caso mai. Non credo, comunque, di essere nemmeno troppo pessimista.
Naturalmente, tutto questo non vuol dire, assolutamente, che le cose umane si valgono. Non penso che occorre precisarlo.
Ti sarai accorto che abbiamo lasciato da parte la Poesia...
Qual'è la sua relazione con le cose qui sopra?
Dato che, vediamo subito che puo' attraversarle tutte...
p.s.
purtroppo, ho saltato una parola o due ("augurio, etc.") in questo periodo che rimetto:
...oltre che a trovare la pace interiore (chiamiamola cosi adesso: "il farsi coraggio", il mettersi "tranquilli" di fronte agli avversari), anche come forma di augurio, etc., creduta efficace (grazie alla religione), di prossima vittoriosa uscita, dalla guerra...
Voilà.
Fammi sapere cosa ne pensi di tutte queste cose.
Non so... ci sto pensando. Ti diro'... Intanto, dici che "la Poesia le attraversa tutte".
Vuoi dire, mi sembra, la religione, la musica, ed il sogno, evidentemente.
Le attraversa?
Vorresti dire... uhm... tu credi che non vi sia strettamente mischiata?
A me, mi sembra che ne è fortemente impregnata!
O, forse, intendevi altro con "attraversamento".
Mi hai messo la testolina a soqquadro.
Mi chiedi se sono di Parigi?
Si, a causa dello champagne...
p.s.
...e delle Francesi...
Sai com'è, con certe lingue straniere...
bellissima e ribelle, la tua poesia
l'avete letto l'artico di Elio?
qui sopra mi sono sbagliato di post poco fa. Intanto, a proposito di "artico", dato che paKi è qui (da quanto tempo!), puotrebbe dirci se su Marte... si sono presi provvedimenti antisismici?
O pure là ci hanno messo le mani i soliti "assessori"?
Elio, il nostro sindaco, sembrerebbe che sta preparando uno scambio culturale tra quel pianete rosso... ed il nostro comune: acqua contro vino...)
Caro Anonimo, non ti conozco e mi viene difficile darti una risposta, non avendo capito nemmeno la domanda:)
Con simpatia
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