L'ORLANDO FOTTUTO
Fanculo questa città ed i suoi balconi parabolici, i suoi uffici a forma di pollaio ed i suoi poeti a forma di intellettuali. Per uno che scrive, Guidàl è come una leucemia della penna, un cancro all’impeto dello scorrere, all’uragano, una canna con troppo tabacco…cazzo, allora mi accendo una sigaretta!
Fanculo gli abitanti del municipio e delle sue dependance, fanculo gli psicopatici della progettazione e gli ingegneri al verde. Le visioni intossicate di perforazione in una spalla di questo posto, il cemento-eroina e le siringhe blu venute dagli uffici provinciali. Fanculo le albe senza cocaina, senza nemmeno questo simbolo di decadentismo, di sifilide ed altre malattie veneree, fanculo le mattine stanche di stravecchio, di muratori polacchi e campagnoli in scampagnata con le betoniere. Fanculo le passeggiate e le romanticherie da centro storico, fanculo le alleanze da poker e la briscola a denari. Fanculo la fuga sotto una vestaglia di nebbia, i fascisti della domenica pomeriggio, fanculo loro ed i circoli di italia uno, i giornali serissimi nell’abolire i fatti. I sindaci del barocco- capalbio- porto rotondo- laghi di sibari, gli amministrati della griglia, gli assessori stinchi di maiale, fanculo i loro occhi da ragionieri in galera, fanculo gli editoriali dei giornalisti di partito, fanculo i partiti da salotto, i partiti della rivoluzione, fanculo il pensiamo a ferragosto, i peccati del mondo e di questo paese, fanculo i panorami seppelliti dai rifiuti, i rifiuti “orbicati” nei panorami, fanculo le apparenze con il collo di pelliccia, le auto argentate come carta stagnola, le parole col mal di stomaco, fanculo le disposizioni senza posizione, le ballerine affrante della quarta fila, le spogliarelliste mal pagate, i rotti in culo a servizio, le madri dei figli emigranti, fanculo Stoccarda e Bardolino, Cortina e Merano, Brescia, Milano e gli agrumeti di Corigliano… fanculo… (continua)
ANGELO SPOSATO
Fanculo gli abitanti del municipio e delle sue dependance, fanculo gli psicopatici della progettazione e gli ingegneri al verde. Le visioni intossicate di perforazione in una spalla di questo posto, il cemento-eroina e le siringhe blu venute dagli uffici provinciali. Fanculo le albe senza cocaina, senza nemmeno questo simbolo di decadentismo, di sifilide ed altre malattie veneree, fanculo le mattine stanche di stravecchio, di muratori polacchi e campagnoli in scampagnata con le betoniere. Fanculo le passeggiate e le romanticherie da centro storico, fanculo le alleanze da poker e la briscola a denari. Fanculo la fuga sotto una vestaglia di nebbia, i fascisti della domenica pomeriggio, fanculo loro ed i circoli di italia uno, i giornali serissimi nell’abolire i fatti. I sindaci del barocco- capalbio- porto rotondo- laghi di sibari, gli amministrati della griglia, gli assessori stinchi di maiale, fanculo i loro occhi da ragionieri in galera, fanculo gli editoriali dei giornalisti di partito, fanculo i partiti da salotto, i partiti della rivoluzione, fanculo il pensiamo a ferragosto, i peccati del mondo e di questo paese, fanculo i panorami seppelliti dai rifiuti, i rifiuti “orbicati” nei panorami, fanculo le apparenze con il collo di pelliccia, le auto argentate come carta stagnola, le parole col mal di stomaco, fanculo le disposizioni senza posizione, le ballerine affrante della quarta fila, le spogliarelliste mal pagate, i rotti in culo a servizio, le madri dei figli emigranti, fanculo Stoccarda e Bardolino, Cortina e Merano, Brescia, Milano e gli agrumeti di Corigliano… fanculo… (continua)
ANGELO SPOSATO
4 commenti:
Brindo a quest'ulteriore impeto di lucidità.
Guidàl? E chi è costui?
Salute!
Lucidità?
Umm... non ci vedo niente di lucido,tutt'altro!
Le allucinazioni di un lupo grigio incatenato fra le pecore che gli danzano intorno beffarde.
La forza atomica del ritorno di un eco disarmato ed urlato invano.
Le troppe notti di dialoghi spenti su un'anonimo cd aspettando l'alba dei rimpianti fumando benzina.
Salute! ml
La lucidità è nel punto di arrivo, lo scritto incorniciato nel blog, e non nel percorso fatto.
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