4 novembre 2009

PETIZIONE ROM (ASS. LA KASBAH, COSENZA)

Al Prefetto di Cosenza
Dr. Melchiorre Fallica

Al Sindaco di Cosenza
Avv. Salvatore Perugini

Oggetto: Petizione per il ritiro dei decreti di allontanamento di cittadini rom rumeni e per la tutela della comunità rom di Cosenza.
Con Decreto del primo ottobre 2009, il Prefetto di Cosenza ha emesso un provvedimento di allontanamento dallo Stato nei confronti di circa 90 rom appartenenti alla comunità rumena da tempo presente a Cosenza. Il provvedimento appare privo di motivazione alcuna.
A questi cittadini comunitari si contesta di non essere in grado di indicare la data di effettivo ingresso in Italia; di non poter dimostrare mezzi leciti di sostentamento e di vivere nel territorio italiano senza alcuna dimora effettiva, motivi per i quali gli stessi rom costituirebbero “una minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona ovvero all’incolumità pubblica, rendendo incompatibile la civile convivenza”.
Sulla base di questa considerazione chiaramente discriminatoria, il Prefetto ha disposto l'allontanamento, intimando di lasciare il territorio nazionale entro il termine di trenta giorni dalla data di notifica del provvedimento, con divieto di reingresso per cinque anni dall'effettivo allontanamento dal territorio nazionale.
I Rom rumeni di Cosenza, con il supporto di associazioni locali e di un team di legali tra cui alcuni iscritti all’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) hanno inoltrato un ricorso contro il provvedimento del Prefetto, sollecitando altresì l’adozione di una misura immediata, sospensiva dell’allontanamento forzato.
Risulta evidente infatti, la violazione di quanto previsto dalla legge 30 del 2007, come modificata dal decreto legislativo n.32 del 2008, che prevede l’allontanamento forzato del cittadino comunitario soltanto per motivi imperativi di pubblica sicurezza, che sussistono quando la persona da allontanare abbia tenuto comportamenti che costituiscano una minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona, ovvero all'incolumità pubblica, rendendo urgente l'allontanamento perché la sua ulteriore permanenza sul territorio é incompatibile con la civile e sicura convivenza” (art. 20 comma 3), oppure “altri motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza” (art. 20 comma 1), sempre da dimostrare con motivazioni specifiche riferite a singole persone e non ad un intero gruppo con provvedimenti fotocopia, come nel caso dei decreti di allontanamento disposti dal Prefetto di Cosenza.In base allo stesso articolo 20, comma 4, i provvedimenti di allontanamento devono essere adottati nel rispetto del principio di proporzionalità e non possono essere motivati da ragioni di ordine economico, né da ragioni estranee ai comportamenti individuali dell'interessato che rappresentino una minaccia concreta e attuale all'ordine pubblico o alla pubblica sicurezza.
Nel caso specifico, il decreto di allontanamento emesso dal Prefetto di Cosenza confonde e sovrappone fattispecie diverse e non risponde a nessuno dei citati principi, risultando radicalmente privo di motivazione, in quanto quelle addotte, sono del tutto generiche, prive di qualsiasi riferimento a situazioni o comportamenti individuali e non possono costituire i presupposti per l'adozione di provvedimenti di allontanamento per motivi di pubblica sicurezza, dovendo, questi, essere assunti sulla base di concreti ed attuali comportamenti che costituiscono una minaccia alla incolumità pubblica.

Inoltre tali provvedimenti costituiscono una violazione della normativa internazionale in tema di espulsioni collettive (Art. 4 del Protocollo addizionale n.4 della Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti dell’Uomo), in quanto colpiscono una intera comunità e non singole persone, così come prescritto dalla legge.
I provvedimenti di allontanamento forzato dal territorio nazionale disposti dal Prefetto di Cosenza violano dunque i più elementari principi di legalità dell’azione amministrativa e si pongono in contrasto con la normativa comunitaria e le leggi interne di attuazione in materia di libera circolazione dei cittadini comunitari.

Quanto sta avvenendo a Cosenza potrebbe ripetersi presto in altre città italiane, e costituire, dunque, un precedente gravissimo con il quale l’autorità amministrativa adotta atti privi di motivazione che discriminano un intero gruppo di cittadini comunitari in ragione della loro provenienza e delle loro condizioni di disagio economico ed alloggiativo.
Operazioni di questo tipo precludono interventi di assistenza e di integrazione, e determinano le premesse per una clandestinizzazione dei rom rumeni e per un loro trasferimento incontrollabile verso altre zone del territorio regionale. Esattamente l’opposto di quello che si dovrebbe fare, per favorire percorsi di coesistenza pacifica e di integrazione dei rom rumeni nel tessuto cittadino. Queste pratiche amministrative di allontanamento e di esclusione sono destinate nel medio-lungo periodo a rompere legami sociali già esistenti ed a produrre una generale sensazione di insicurezza, tra i rom e tra questi ed i cittadini.
Per queste ragioni chiediamo al Prefetto di Cosenza di ritirare in autotutela i provvedimenti di allontanamento forzato già emessi e chiediamo alla magistratura di dichiarane la illegittimità, ove gli stessi provvedimenti non siano immediatamente ritirati.

Siamo disponibili a sostenere i Rom rumeni in ogni ulteriore istanza legale, fino ad arrivare, se necessario, ad una denuncia alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo ed alla richiesta alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per l’apertura di una procedura di infrazione a carico dell’Italia.
Chiediamo al Sindaco di Cosenza di convocare immediatamente un tavolo interistituzionale permanente, al quale siano presenti le associazioni che tutelano i diritti dei rom, per individuare soluzioni che favoriscano l’inclusione sociale dei rom rumeni, nel pieno rispetto della loro dignità e tenuto conto che trattasi di persone presenti sul territorio urbano da diversi anni.

Cosenza, 30 Ottobre, 2009

Primi firmatari:

Fulvio Vassallo Paleologo- Università di Palermo
Tonino Perna- Università di Messina
Gianfranco Schiavone (ASGI) Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione
Roberto Malini, co-presidente gruppo EveryOne, Milano
Matteo Pegoraro, co-presidente gruppo EveryOne, Milano
Dario Piccaiu, co-presidente gruppo EveryOne, Milano
Dott.ssa Angelica Bertellini, giurista – antidiscriminazione Mantova
Santino Spinelli, presidente Associazione Them Romano
Nando Sigona, Research Officer Refugee Studies Centre University of Oxford
Stefano Galieni, Responsabile Nazionale Immigrazione-PRC
Giuliana Mocchi, Biblioteca Nosside, Unical
Silvio Gambino, Unical
Piero Colacicchi, Presidente Associazione osservAzione, Firenze
Alessandro Portelli-Università La Sapienza Roma
Dimitris Argiropoulos Ph.D Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bologna
Irene Campari, Circolo Pasolini di Pavia
Alfred Breitman, co-presidente del Gruppo Watching The Sky, Milano
Nico Grancea, attivista rom, gruppo EveryOne, Milano
Stelian Covaciu, attivista rom, gruppo EveryOne, Milano
Mariana Danila, attivista rom, gruppo EveryOne, Milano
Franco Dionesalvi, scrittore, Cosenza
Dijana Pvlovic, attrice, Milano
Angelo Sposato e Geppino Ritacco, redazione blog Acri A gonfievele, Acri (CS)


PER FIRMARE LA PETIZIONE contattateci qui agonfievele@hotmail.it, la invieremo tramite mail

20 commenti:

ln ha detto...

Io la petizione non la firmo.

Volevo invece discutere con voi del programma del premio padula.
Penso che la fondazione dovrebbe invitare ufficialmente questo blog.
Vero è che io sono di parte, ma è anche vero che dopo due anni di critiche continue qualcosa la hanno recepita.
Dire grazie è difficile, lo fanno quelli di noi che vivono con umiltà.
Ma spedire un invitino si può fare.
Che ne dite se la sono meritata una poltrona nelle prime file o no?
Io dico di si.

ln ha detto...

Buone le castagne la fuoco.
Ritornando a noi,hanno messo anche le luci di natale in piazza.
Devono impressionare verdone o dare l'idea che sia già natale per spingere i consumi?
Ma lo sanno che soldi non ne abbiamo? Che su ventunomila abitanti solo una ventina vivono di politica,gli altri la subiscono malamente?
No,non sono così intelligenti. Le hanno messe solo perchè a marzo potranno dire "noi le luci le abbiamo messe prima di tenuta".
E poi,avendo vinto la mozione bersani i dirigenti franceschiniani non dovevano dimettersi?

me ha detto...

Swing Gitan - Leigh Jackson :

http://www.youtube.com/watch?v=IR9dzO6mcB4


http://www.gypsyjazzworkshop.com/GJW/

Anonimo ha detto...

per firmare la petizione on-line vai qui:
http://www.firmiamo.it/noespulsioniromdaconseza

ninnillo ha detto...

mi domando se il nostro blog ha ricevuto molte firme da parte di e di

penelope ha detto...

Caro ninnillo, mi hai tolto la domanda dalla punta della lingua. Sarebbe interessante, dato che sono pubbliche le firme (come indicato nel post, vengono poi rispedite), pubblicarle pure qui nel blog. Per vedere un po'.

Magari, leggeremo i nomi di tutti i consiglieri della maggioranza comunale, compreso quello del Sindaco. Maggioranza che tanto sta facendo per l'amicizia fra gli "studenti americani" dei popoli...
(uha uha uha)

Inoltre, non mi sorprenderebbe trovare quelle dell'udc, dal momento in cui, questi essendo del partito "dei più bravi cristiani politici", devono per forza (eh!) sottoscrivere (!) al fatto che siam tutti fratelli, adesso più o meno irradiati... su questo mal combinato pianerottolo.
E quindi...
(uha uha uha)

Inoltre, non dimentichiamoci che se, non sia mai, dovessimo un giorno abbandonare la Calabria (a causa d'altre navi etc. o chissà che: inutile far gli struzzi impauriti da tali propositi, anche perché toccarsele non serve più visto di cosa si puo' essere capaci), ebbene, questi nostri fratellini "nomadi", potrebbero darci, a noi, fortunati..; abitanti delle SFERE*, qualche eccellente consiglio "antropologico" (olalà) sul Tempo e sullo Spazio... In breve, sulla Vita...

(*) - Ehm, sto pensando alla trilogia di Sloterdijk, già autore della "Critica della Ragion Cinica" nel 1983 (ed it. 1992) su modernità, razionalismo, Aufklârung... e Cinismo antico come possibile antidoto.
Questi i titoli della trilogia: Sphären: Blasen, Globen, Schäume = Bolle, Globi, Schiuma...
Per quanto ne ho compreso... anche se non sempre sono d'accordo con la "visione" di questo importante pensatore tedesco, mi sembra pero' evidente che dice cose molto interessanti sulla nostra contemporaneità.
Ricordiamoci, già che ci siamo, dell'affare che porta il suo nome, delle polemiche scoppiate (con Habermas...) a proposito delle sue provocatorie affermazioni : Regeln für den Menschenpark. Ein Antwortschreiben zu Heideggers Brief über den Humanismus = "Regole per il parco umano. Una lettera di risposta alla Lettera sull'umanesimo di Heidegger", pubblicata nel 1999...

penelope ha detto...

errata corrige:

1) Aufklärung (ä e non â): il bottoncino della tastiera era rimasto abbassato. La povera, dovrei cambiarla. Ci sono un paio di vocali che, addirittura, s'intallanu... aaaaaaaaa... e oooooooooo....

2) E' "Regeln für den Menschenpark. Ein Antwortschreiben zu Heideggers Brief über den Humanismus" di Sloterdijk che è stata pubblicata nel 1999 - i tratta di una sua conferenza, apparsa in "Die Zeit", dunque, e non della famosa "Lettera..." di Heidegger, del 1947.

nnn ha detto...

pené, la seconda "correzione" era inutile, si capiva.
Controlla la "s" della tastiera.
Senno' ti potrebbe venir fuori qualche ss.......

Giulietta ha detto...

A proposito di libri, sicuramente non vi interessa, ma posso comunque dirvi che sto leggendo "La scoperta dell'America" di Cristofaro Colombo (due tomi: coi suoi scritti di bordo, relazioni, etc.) -
Più qualche pagina di Giulio Cesare : "La guerra civile".
Più "La vita quotidiana in Belgio sotto il regno di Leopoldo II (in francese).
Ed ho quasi finito un bel libricino che racconta, in un modo che trovo meraviglioso, la storia di un vecchio saggio, bravissimo ricercatore di tartufi, e dell'iniziazione di un ragazzino nato nel 1902...
Questo è, di gran lunga il mio libro preferito, fra quelli nominati. Non che mangio tartufi dalla mattina alla sera, beninteso. Ancorché, mi è capitato di andarci tre o quattro volte, con un amico che si serve di un cane.
Ah la storiella del grosso cavolo con dentro la sorellina del "narratore", che doveva nascere...

la prof ha detto...

Per Libertà: cara, vedi se me ne puoi cliccare qualcuna, delle tue castagne!
Le mie le ho finite (raccolte in Svizzera, erano ottime).
Ah, a proposito delle "luci di Natale": non si festeggia tra più di un mese e mezzo?

comitato di lotta per la liberazione dal digitale terrestre ha detto...

http://www.corriere.it/index.shtml
Corriere della Sera > Forum > TeleVisioni

Per il telespettatore laziale e tutti i futuri "FRUITORI" del DT horror
Signori, vi anticipo che il DT sarà un bel casino.

Qua, nel profondo Piemonte, ci sono interi gruppi di canali a "nero - assenza di segnale", più svariati altri che saltano, cui manca "la voce", col segnale disturbato o in cui prima arrivano le immagini e a distanza di secondi poi, la voce.

Allegria e... buona visione.

nnn ha detto...

Interessantissima la pagina del Corriere. C'è di tutto... video compresi...

Senno', per quanto dice la Giulietta, che è andata a tartufi col cane: beh', vorrei dirti che una volta ci sono andato pure con qualcuno che utilizza il maiale (alcuni conoscitori seguono una piccola mosca che si posa là dove ce ne sono, come se si trattasse di m. (!) insomma, ma questo non l'ho mai visto fare).

Vediamo un po':

http://www.youtube.com/watch?v=V10ejLYKy4k

e questo
Truffle Hunting in Tuscany:

http://www.youtube.com/watch?v=GOJEv4JblHw

e, sulla famosa mosca (la Suillia Gigantea):

http://www.youtube.com/watch?v=P2kr0D4bbhA

anonimO ha detto...

ma lei, ce l'ha il titolo per andare a tartufi?

http://www.youtube.com/watch?v=FzzvuW6VXWw

nnn ha detto...

che c'entra?

anonimO ha detto...

ehm, hai ragione, visionando qui e là, mi son "sbagliato" di video sopra, voglio dire che deve essere rimasto incollato...
Volevo mettere questo infatti:

http://www.youtube.com/watch?v=FzzvuW6VXWw

anonimO ha detto...

e tornatranghiti!
Questa doverebbe essere la buona:

Zio Carlo addestratore:

http://www.youtube.com/watch?v=Dq2dpKnJj94

il chiuR.Lo. ha detto...

Io credo ci sia un dannato fil rouge che lega i'isteria in nome del crocifisso, il clamore su natuzza evolo o padre pio, e un certo analfabetismo religioso diffuso. Siamo in pieno medioevo e nemmeno ce ne accorgiamo.

http://www.valeriodistefano.com/public/post/la-corte-europea-per-i-diritti-dell-uomo-no-ai-crocefissi-nelle-aule-scolastiche-2158.asp

La Corte Europea per i Diritti dell'uomo "No ai crocefissi nelle aule scolastiche"


La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo (mica pizza e fichi!) ha dichiarato che la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche rappresenta «una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e che frenerebbe la «libertà di religione».

Ha inoltre dichiarato che «l’esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa essere un ostacolo per il pluralismo educativo, essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana»

La stessa Corte ha riconosciuto alla madre di due ragazzi di una scuola onnicomprensiva di Abano Terme (i fatti risalgono al 2001-2002) il risarcimento di 5000 euro, dopo che tribunale ordinario e Tar avevano respinto la richiesta di rimozione del Crocefisso dalle aule frequentate dai ragazzi.

Quindi, lo Stato non può fare come vuole, lo Stato deve risarcire.

Fin qui i fatti così come sono accaduti, nella loro spietata ma laica e democratica essenza che non è antireligiosa né anticattolica, se mai, aconfessionale.

Non lo ha stabilito un Pinco Pallino qualsiasi, ma la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.

Evidentemente bazzecole per i nostri politici e per le nostre massime cariche istituzionali.

il chiuR.Lo. ha detto...

....
La Lega ha già commentato "Sentenza vergognosa", senza nemmeno valutare il fatto che se è intervenuta la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di vergognoso c'è solo l'accordo tra Stato e Chiesa per l'esposizione dei crocefissi, e che costituisce, a tutt'oggi, un obbligo.

Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, che è intervenuto sulla sentenza in un momento in cui era libero da zappe e rastrelli, ha così esternato: «Chi offende i sentimenti dei popoli europei nati dal cristianesimo è senza dubbio la Corte di Strasburgo. Senza identità non ci sono popoli, e senza cristianesimo non ci sarebbe l’Europa. Proprio coloro che dovrebbero tutelare il senso comune si danno da fare per scardinare la nostra civiltà. Si vergognino».

Di notevole portata anche l'intervento del Ministro dell'Istruzione Gelmini che anziché accettare la sentenza di Strasburgo per quella che è, ha dichiarato:
«La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione. La storia d’Italia passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi. Nel nostro Paese nessuno vuole imporre la religione cattolica, e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. E’ altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità»

Dunque, i diritti dell'Uomo sono una "vergogna" o un valore di cui vergognarsi, la nostra civiltà è basata sul cristianesimo e guai a parlare di ebraismo, di islamismo, magari, che ne so, di confucianesimo, di protestantesimo (che costituisce uno dei fondamenti religiosi europei almeno quanto il cattolicesimo), la Corte Europea dei Diritti dell'uomo è "ideologizzata" (il Ministro Gelmini non ha detto che sono dei comunisti, è già un passo avanti!) e, comunque, esprimere un diritto fondamentale di ogni individuo è, di per sé, un atto che tende a cancellare l'identità di una cultura o di un paese.

Rocco Buttiglione ha dichiarato a sua volta: "Sentenza aberrante da respingere con fermezza". "Aberrante..." Buttiglione definisce "aberrante" una sentenza a favore dei Diritti dell'Uomo.

E non poteva mancare il quotidiano cattolico "la Repubblica" con uno dei suoi sondaggi on-line scassacoglioni in cui, con finta e falsa dedizione statistica, alla domanda "Siete d'accordo?" (con la sentenza della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo), oltre ai tradizionali "Sì", "No" e "Non so", ha fatto registrare la classica posizione intermedia di chi non vuole schierarsi per cui si può anche votare per l'opzione "Non sono credente, ma non ritengo il crocefisso in aula una "violazione della libertà di religione degli alunni".

Che vuol dire? Sei d'accordo o non sei d'accordo? Chi se ne frega se non sei un credente, la domanda è chiara, poi certo che si può essere d'accordo con la sentenza e non andare per forza a prendere a calci i crocefissi, e "Repubblica" gioca sul filo di lana secondo cui chi è favorevole alla sentenza probabilmente prima di tutto non è credente e poi è anche un po' violento.

la prof ha detto...

Cher Rosario, sono d'accordo con quanto scrivi qui sopra. Voilà, questi, più o meno isterici a secondo dei casi, per diverse "ragioni" vorrebbero farci ritornare a "vivere" in un certo medioevo, da loro mal compreso (e già, ci sono pure quelli che sono "in buona fede", come si dice), o volutamente distorto...
Che poi, su questa storia delle "radici", cristiane o altre, che per tanti sembra a,dar da sé, ce ne sarebbero di cose da dire...
Cio' detto, la sottoscritta a, fra altri pensieri, pure qualche tendenza tao...

la prof ha detto...

errata corrige con aggiunte (qualcuno aveva suonato alla porta):

Cher Rosario, sono d'accordo con quanto scrivi qui sopra. Voilà, questi, più o meno isterici a secondo dei casi, per diverse "ragioni" vorrebbero farci ritornare a "vivere" in un certo medioevo, da loro mal compreso (e già, ci sono pure quelli che sono "in buona fede", come si dice), o volutamente distorto
Che poi, su questa storia delle "radici", cristiane o altre, che per tanti sembra andar da sé, ce ne sarebbero di cose da dire...

/ad esempio: cos'è, culturalmente parlando, una "radice"? Dove incomincerebbe? E quando? Non deve, essa stessa - se si vuole usare a tutti i costi questo paragone coi vegetali, come si è preso la brutta abitudine di fare nei discorsi quotidiani (assai acritici), considerandone le semplificazioni, la faciloneria, etc. - provenire da altro?/

Cio' detto, la sottoscritta ha, ad esempio, fra altri "pensieri radice" /soprattutto in un mondo relativamente aperto, quello in cui EFFETTIVAMENTE viviamo, con tante idee e pensieri, religiosi o filosofici o altri che circolano/ pure qualche tendenza Tao... /20% credo, ma non ne sono sicurA: devo rifare i conti/.

Questo, come tu dici sopra, senza disprezzo per i sentimenti e pensieri e credenze degli altri.

Ma, da là a pretendere che hanno il diritto (!) di imporci i loro Sensi Unici (che di questo si tratta sotto sotto), ce ne corre. Enfin, parecchi di lor signori devono essere cascati dal letto. Sulla testa...