Cari cyberattivisti,
buone notizie dal fronte anti-nucleare! A seguito dell’appello rivolto l’11 settembre da Greenpeace, Legambiente e WWF ai Governatori e a tutti gli assessori competenti, Calabria, Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, Puglia, Campania e Basilicata hanno impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge 99/2009. Con questa legge, infatti, il Governo cerca di imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni e ignorando le scelte dei cittadini. Contro la delega nucleare al Governo si è scatenato un vero e proprio “effetto domino”. Una dopo l’altra le Regioni hanno alzato la voce. È quello che volevamo. Una valanga che ha travolto anche le cosiddette “regioni amiche”: nei Consigli Regionali di Sardegna, Veneto e Sicilia, governate dal centrodestra, si vede come la scelta nucleare ha messo in difficoltà la stessa maggioranza. La Legge 99/2009 è molto pericolosa. Mette completamente fuori gioco le Regioni sulla localizzazione degli impianti nucleari per la produzione dell’energia elettrica, sugli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento degli impianti nucleari. Tutto questo in contrasto con quanto stabilito dal Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia di Governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione. Il nucleare è una fonte energetica insicura e costosa. La gestione a lungo termine delle scorie nucleari non è stata risolta da nessun paese e non c’è una tecnologia che non possa essere utilizzata anche per produrre materiali per le bombe atomiche. Inoltre, il nucleare sottrae tempo e denaro allo sviluppo e utilizzo di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Alternative davvero sicure, energeticamente più rilevanti e con maggiore impatto occupazionale. Ora che undici Regioni, ovvero il 56 per cento del territorio italiano, hanno detto formalmente “no” al nucleare, il nostro governo ha una sola scelta: fare marcia indietro!
Noi continueremo a batterci contro il nucleare. Speriamo e contiamo sul vostro coinvolgimento. È solo grazie al sostegno di singole persone come voi che abbiamo le risorse per portare avanti tutte le nostre campagne.
Noi continueremo a batterci contro il nucleare. Speriamo e contiamo sul vostro coinvolgimento. È solo grazie al sostegno di singole persone come voi che abbiamo le risorse per portare avanti tutte le nostre campagne.
Grazie mille e a presto!
Giuseppe Onufrio (Direttore Esecutivo)
Giuseppe Onufrio (Direttore Esecutivo)
69 commenti:
Minestra italiana al melone:
http://www.youtube.com/watch?v=jrTLJvcWeq4
gesticolare in questo modo quasi isterico...
cosa gli sarà successo nel corso della sua breve semi (di melone) esistenza?
ministra codesta? dei truzzi, si!
yh yh yh
povera penisola con queste
come se gli bastassero i mammoni
povera penisola con queste
come se non gli bastassero i mammoni
cara, discuti da sola adesso?
senti, la prossima minestra, ancora più dotata visto l'italo progresso di questi ultimi anni, sarà un zucca
vuoi scommettere?
non discutevo, riflettevo
sai, fra le befane e le semi isteriche credo che ci sia un certo rapporto, assai intimo
sto approfondendo...
le befane?
ce n'è più di una in italia?
e di quale rapporto si tratterebbe?
senti caro devo andare a riminiare la minestra di cucuzze se tutto va bene te ne diro' qualcosa più tardi
per il momento ti clicco un bacio
Qualche anno fa ad Acri sono stati trovati decine di bidoni con sostanze tossiche, successivamente sequestati. Poi la vicenda non ebbe seguito. Ne vogliamo parlare invece di scherzare sulle minestre?
Se n'era già scritto sul blog.
E lo avevamo fatto anche in altri posti. Dovremmo ritrovare...
Si sanno le difficoltà quando si vorrebbe approfondire certe cose da noi.
La vaghezza... un certo sentito dire...
Sai, noi non siamo spesso là dove si potrebbe cercare nelle migliori condizioni, di vicinanza.
E' vero che non si vive di soli scherzi sulla minestra. Siamo d'accordo Anonimo qui sopra.
Siamo, pure noi molto preoccupati, per non dir peggio.
Fai un giretto nei post precedenti caso mai sei un nuovo arrivato.
Bene, la tua proposta è comunque eccellente.
Non ci resta che darci da fare per sapere CHI nel comune (politici etc.) si è occupato di questa storia.
Di cosa si tratto' precisamente. Cosa avvenne ESATTAMENTE?
In breve, CHI, COSA, e DOVE, e COME...
A presto speriamo
p.s.
E' possibile che su tutta questa vicenda qualche articolo particolarmente approfondito (tipo inchiesta sull'affare Watergate) da parte di qualcuno dei nostri giornalisti locali ci sia sfuggito?
O è possibile che la verità è sempre rimasta a livello di poche persone sedute alla stessa tavola per una cena?
Certo, in paese se ne parlo'. Ma, come dire... senza insistere mi sembra.
Chi ritenne che non valesse "la pena" informare come si doveva gli acresi?
L'0n. Avv. MAURIZIO FERAUDO potrebbe dire qualcosa ,poichè difese il proprietario del camion sul quale si tovavano i bidoni presumibilmente tossici.
All'epoca l'avv. Feraudo non rappresentava l'Italia dei ...Valori, ma qualche altro partito.
Non ricordo se il Comune si costituì parte civile.Insomma togliamo il velo a questa vicenda perchè si tratta di una vicenda gravissima.
Si potrebbe cominciare a intervistare il prof. Pasquale Zanfino allora sindaco di Acri per sapere il suo punto di vista sulla vicenda e via via gli assessori che facevano parte di quella giunta. In fondo si tratta di qualche anno fa e i personaggi di quel periodo più o meno continuano a fare politica a vario titolo.
Resta il fatto che ad Acri si sono registrati decine e decine di casi di tumori, leucemie, mielomi, per non parlare di epatiti e altri affezionbi più o meno gravi.
Oltretutto Acri ha avuto e ha tuttora una percentuale altissima di medici che hanno fanno politica e continuano a fare politica.
Ecco, invece di far finta di interessarsi di cose che non capiscono non potrebbero cominciare a interessarsi di cose che riguaradno il loro mestiere, o megllio la loro professione?
Anonimo qui sopra, vedi, dici che tu non ricordi se il comune si costitui parte civile.
Maurizio era avvocato dunque. E, un avvocato, difende i clienti. Cosa ci sarebbe di straordinario in questo?
Parli di bidoni "presumibilmente tossici". Nulla di preciso quindi.
Vedi, se bisogna togliere il velo, come dici, bisogna informarsi a fondo. Per avere fatti, fondati...
Cosi, si resta nel vago. Come si è fatto finora appunto.
Da ogni punto di vista, anche politico, procedere in questo modo non puo' che nuocere alla verità.
Il sentito dire insomma... che poi ognuno gira e rigira a modo suo...
Le persone "implicate" in un modo o nell'altro ci sono. Perché non andare a chiedere, a ciascuno, per sentire cosa hanno da dire?
Quindi, dopo aver sentito gli uni e gli altri, farne una sintesi: basata su fatti che siano documentabili.
vedi cosa voglio dire.
---
mentre scrivevo ho appena visto l'altro tuo post Anonimo delle 0.09 e delle 0.27, dove parli di Pasquale.
La cosa che dico sopra resta valida.
Qui, ho si cerca le cose come si deve, ho si procede per allusioni.
Meglio documentarsi.
I nostri bravi medici che per anni hanno fatto politica ad Acri si sono occupati a vario titolo di frane, nubifragi, strade, superstrade, musei,urbanistica, cinema, musica, concerti, teatro ecc ma quasi mai di salute, quasi mai del rapporto salute ambiente. Strano e sorprendente. Un elenco di tutti i medici che non si sono occupati di salute e ambiente pur avendo fatto i consiglieri comunali, provinciali e regionali:
Lorenzo Sammarro,Vincenzo Ritacco, Francesco Lupinacci, Natale Zanfini, Vincenzo Arena,Raffaele De vincenti, Miche Trematerra, Salvatore Ferraro,Pasquale Benvento, Giacomo Cozzolino,Miche Fusaro e altri che ci sfuggono.
Non ci sfugge però il fatto che quasi mai li abbiamo sentiti parlare di queste problematiche, che abbiano scritto un qualche articolo o dibattuto questi temi.
Potrebbero cominciare a farlo da adesso.
p.s.
Parli di intervista...
E perché no?
Come pure tutti gli altri.
Quindi farne una sintesi, e vedere se ci sono documenti.
Eccetera.
Sono quasi sicuro che risponderanno.
Sulle malattie, idem.
Non vedo altre soluzioni.
Ci vorrebbe qualche persona che ci lavori un po' su.
Seriamente.
sempre allo stesso Anonimo (delle 0.48):
l'elenco dei medici che fai. Si ci era pure scherzato sul blog (gli acresi tutti politicamente malati...).
Alcuni di loro non li conosco. Uno o due ne hanno parlato di problemi di salute legati a quanto dici. Ma non abbastanza, credo.
Certo, adesso, con quanto è successo: le navi affondato ed i fusti sotterrati, vedrai che ne tratteranno sempre di più, e non solo ad acri.
Soprattutto durante le campagne, purtroppo.
A meno che non li si prende direttamente sulla testa i fusti. O se ce li mettono sotto il letto.
Per quanto riguarda l'ambiente, la natura, eccetera, da noi (noi gli acresi: accennai, fra l'altro, ai copertoni sugli ulivi nell'estate 1982) se ne è parlato pochissimo. O per nulla.
Immondizie. etc. etc. insegnano...
Non siamo gente che ha saputo fare attenzione al luogo dove vive.
Ne abbiamo scritto cataste di post e commenti su tutto questo.
Noi di qua, e voi di là. Pure sul blog.
Ritornando a quanto si diceva, alle interviste. A costo di riripetersi:
se si deve conoscere, svelare certe cose pubbliche, è necessario cercarle veramente.
vorrei aggiungere a quanto state dicendo: per capire il disinteresse culturaceo... per l'ambiente etc nei nostri paesini dobbiamo considerarne vari aspetti: per secoli e seculorum siamo stati isolati; pure fra noi. Quasi fossimo potenze (sic) straniere, l'un per l'altro anche se a pochi chilometri di distanza. Poi, si viveva praticamente con l'asino ed il maiale in casa (pure altrove in europa comunque). Poi, che non abbiamo quasi mai partecipato a viaggi... che non fossero di "semplice" emigrazione...
Poi, all'abbandono dei governi per lunghissimi periodi. Ed altri feudalesimi del tipo più disgraziato (i notabili ed altri "eletti" di una meravigliosa, grassa ignoranza che ha prodtto per "filiazione" tanti degli attuali insieme a tutto il resto). Poi...
Ecco perché è tanto facile ai criminali combinare tali mostruosità. Ed agli industriali di trattarci in questo modo. (le navi ed altre belle cose).
in queste condizioni, peggio che lamentevoli, vivendo come "pesciolini rossi" in un acquario (girando gli uni attorno agli altri come in un boccale: tra messe e processioni e piazza e cantina), come stupirsi di tutte queste cose e del fatto che (giusto un esempio di cui avevamo già parlato), i gabinetti pubblici puzzavano ch'era una bellezza ad acri? Soprattutto quello ch'era addossato al municipio. Farlo spippeari era l'ultimo dei pensieri dei nostri rivoluzionari "dialettici spiega tutto con grandi teorie" ed altri o sacristeani. (Per passare il tempo "diversamente" grazie al fenomeno della imitazione... tutte queste cose vanno benissimo: ogni epoca ha avuto le sue grandi "verità" teoriche.)
Questa era l'arte...
Risultato: imbranati politici e truzzi a tutta carica. Grazie pure alla tv etc: americanizzazione ciotignesca compresa.
Ridette per la 10000 volta queste cose qui condensate non cambieranno nulla.
Per dieci persone che aprono gli occhi, 1000 le fermano da noi.
O.K.?
Buona giornata
rimetto:
vorrei aggiungere a quanto state dicendo: per capire il disinteresse culturaceo... per l'ambiente etc nei nostri paesini dobbiamo considerarne vari aspetti: per secoli e seculorum siamo stati isolati; pure fra noi. Quasi fossimo potenze (sic) straniere, l'un per l'altro anche se a pochi chilometri di distanza. Poi, si viveva praticamente con l'asino ed il maiale in casa (pure altrove in europa comunque). Poi, che non abbiamo quasi mai partecipato a viaggi... che non fossero di "semplice" emigrazione...
Poi, all'abbandono dei governi per lunghissimi periodi. Ed altri feudalesimi del tipo più disgraziato (i notabili ed altri "eletti" di una meravigliosa, grassa ignoranza che ha prodtto per "filiazione" tanti degli attuali insieme a tutto il resto). Poi...
Ecco perché è tanto facile ai criminali combinare tali mostruosità. Ed agli industriali di trattarci in questo modo. (le navi ed altre belle cose).
in queste condizioni, peggio che lamentevoli, vivendo come "pesciolini rossi" in un acquario (girando gli uni attorno agli altri come in un boccale: tra messe e processioni e piazza e cantina), come stupirsi di tutte queste cose e del fatto che (giusto un esempio di cui avevamo già parlato), i gabinetti pubblici puzzavano ch'era una bellezza ad acri? Soprattutto quello addossato al municipio! Farlo spippeari era l'ultimo dei pensieri, delle preoccupazioni dei nostri rivoluzionari "dialettici spiega tutto con grandi teorie" ed altri sacristeani di turno...
Teorie che servono anche per passare il tempo "diversamente"... grazie al fenomeno della imitazione... tutte queste cose vanno benissimo: ogni epoca ha avuto le sue grandi "verità" teoriche.
Se ne sono dette tante sul fenomeno della IMITAZIONE. Del mimetismo. Ne potremmo riparlare.
Questa era l'arte...
Risultato: imbranati politici e truzzi a tutta carica. Grazie pure alla tv etc: americanizzazione ciotignesca compresa.
Ridette per la 10000 volta queste cose qui condensate non cambieranno nulla.
Per 10 persone che aprono gli occhi, 1000 le fermano da noi.
O.K.?
Buona giornata
scusatemi ma ririmetto, :
Vorrei aggiungere a quanto state dicendo: per capire il disinteresse culturaceo... per l'ambiente etc nei nostri paesini dobbiamo considerarne vari aspetti: per secoli e seculorum siamo stati isolati, pure fra noi. Quasi fossimo potenze (sic) straniere, l'un per l'altro anche se a pochi chilometri di distanza. Si viveva praticamente con l'asino ed il maiale in casa (pure altrove in europa comunque).
Inoltre, che non abbiamo quasi mai partecipato a viaggi... che non fossero di "semplice" emigrazione...
Più l'abbandono dei governi, per lunghissimi periodi.
Ed altri feudalesimi del tipo più disgraziato (i notabili ed altri "eletti" di una meravigliosa, grassa ignoranza che ben conveniva all'insieme, che ha prodotto per "filiazione" tanti degli attuali abrutiti, insieme a tutto il resto).
Più...
Ecco perché è tanto facile ai criminali combinare tali mostruosità. Ed agli industriali di trattarci in questo modo. Le navi ed ospedali ed altre belle cose.
In queste condizioni, peggio che lamentevoli, vivendo come "pesciolini rossi" in un acquario (girando gli uni attorno agli altri come in un boccale: tra messe e processioni e piazza e cantina), come stupirsi di tutte queste cose e del fatto che (giusto un esempio di cui avevamo già parlato) i gabinetti pubblici puzzavano ch'era una bellezza ad acri?
Soprattutto quello addossato al municipio!
Farli spippeari era l'ultimo dei pensieri, delle preoccupazioni dei nostri rivoluzionari "dialettici spiega tutto con grandi teorie" ed altri sacristeani, di turno...
Teorie che servivano anche per passare il tempo "diversamente"... Accettate in massa grazie al fenomeno della imitazione... Tutte queste belle svolazzate andavano benissimo insomma: ogni epoca ha avuto le sue grandi "verità" teoriche.
Se ne sono dette tante sul fenomeno della IMITAZIONE. Del mimetismo. Ne potremmo riparlare.
Non si possono spiegare unicamente in questo modo le accettazioni di certe idee a senso unico. Beninteso.
Questa era l'arte...
Il mestiere...
Risultato: imbranati politici e truzzi a tutta carica. Grazie pure alla tv etc: americanizzazione ciotignesca compresa.
Ridette per la 10000 volta queste cose qui condensate non cambieranno nulla.
Per 10 persone che aprono gli occhi, 1000 li fermano da noi.
O.K.?
Buona giornata
p.s.
Decisamente, meglio lasciar perdere stamattina!
Spero, comunque, che si capisca quanto ho cercato di dire qui sopra.
coraggio
Si capisce, non ti preoccupare. Pero' è vero che avresti potuto correggere prima di cliccare.
Ah, sopra qualcuno parlava di mammoni e di "befane". Ci ho riflettuto.
I primi, si sa a cosa corrispondono.
Ce n'è pieno di questi campioni in italia, e con diversi Titoli.
Per le seconde: vi riferivate anche alle post paparelle truzziche?
a J.xck:
sei sicuro che c'è una relazione politica, diciamo dialettica, tra i fusti tossici, la situazione sanitaria negli ospedali calabresi, e i gabinetti pubblici intippati per anni ed anni?
Sorvoliamo sull'aspetto economico (i costi per pulirli).
Vedi, poiché teorizzi, dobbiamo dirti che da un punto di vista squisitamente teorico (eh!), non avimo mai saputo di studi veramente approfonditi sul soggetto. Sulla cosa. Cioè sulla
Nella Questione meridionale, teorica un max com'è risaputo, non se ne parla mai. Perlomeno direttamente.
D'altronde, se lo si sarebbe fatto, la colpa l'avremmo attribuita, come tutto il resto da noi, al governo onnipotente.
Se il gabinetto addossato al muro del municipio puzzava i responsabili erano a roma insomma.
(la capitale mica è tanto pulita poi)
Questa la spiegazione razionale... dal momento in cui noi siamo sempre stati, e solamente, delle vittime del sistema, idraulico.
Perfino quando si intippa quello di casa .
E' evidente che una in società ideale composta da uomini ideali il gabinetto non si intipperebbe mai.
ciao
Ma cosa ci state raccontando voi due?
guardate che preferiamo parlare di cose trascendentali!
Di cose politicamente più suggestive. Di problematiche assolutamente suggestive.
Ma l'avete letta un po' di letteratura e di poesia calabro bruzia facendo attenzione ai sottintesi per quanto riguarda il bagaglio culturale?
Ma l'avete letto qualche elogio funebre dei nostri letterati?
Ma l'avete ascoltato qualche giornalista quando alla tv regionale fa quel tipico: ehh ehhh beeehhh... ?
Ma l'avete ascoltati i nostri campioni teorici quando con una sola frase ti spiegano TUTTO più il resto?
E le prediche dei preti, li state a sentire veramente?
E che cacchio, un po' di ermenautica ci vorrebbe alla fine!
Ma l'avete
capiamoti oh si, nel tuo dir che dicestici. siam nel 2009 e dobbiamo ammettere che la tossicità ha fatto poetici progressi, come tutto il resto. Eziandio...
Cosa dovissimo allor far secondo vussuria?
una rivoluzione soprattutto personale nel valutare le nostre certezze, da ogni punto di vista
facile a dirsi! ma se il sistema essendo quello che è...
provateci lo stesso
quindi, ad esempio, per far chiarezza sui fusti tossici di acri e sulle altre sanitarie dovremmo cominciare col capire lo spirito che stava e che sta alla base della Questione meridionale dei gabinetti pubblici e privati?
è evidente! come pure quello che sta alla base dell'ossessivo Elogio della sazizza, e dei suggestivi paesaggi soavi, ed altre fresche frasche sparse et gorgoglianti ruscelletti che l'alma allietan mentre gli uccelletti politici
come questo uccellino in questo paesaggio qui?
http://www.youtube.com/watch?v=jcvfaMRf2P0
Federico salvatore - L'uccellino
http://www.youtube.com/watch?v=djraVEgh5Ng
bellissima! c'è pure questa:
http://www.youtube.com/watch?v=5AThqlRCKWY
Acidduzzu di Rosa Balistreri
http://www.youtube.com/watch?v=uoJhzq-lzmI
"Gli Uccelli" FRANCO BATTIATO
http://www.youtube.com/watch?v=PBQgAgKOtrI&hl=it
Tous les Bateaux tous les oiseaux...
la lalalallà lalallalalalallallà...
Polnareff :
http://www.youtube.com/watch?v=_FNwaGahTWo
Johnny Cash - Bird on a wire
http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&videoid=21247531
Charlie " Bird" Parker-Birds Feathers
http://www.youtube.com/watch?v=VSk0evb0HBw
Bird Songs:
http://www.youtube.com/watch?v=rL4Z9d9oObY
The Toucan Song:
http://www.youtube.com/watch?v=lKkG8Xbb8Fc
a proposito di gabinetti tossici, bisognerebbe dare un'occhiata a Parco Varrise
non si sa mai, si potrebbe ritrovare qualche fusto radioattivo
un'altra, andrebbe data nello stesso municipio
sapete com'è, son talmente orbi
scusa ma che c'entra con l'uccello?
http://www.acrinrete.info/
Il partito dell'Udc propone un "Patto per Acri". Un patto per Acri, finalizzato alla sua rinascita, comprendente tutte le diversità politiche presenti sul territorio. In linea con la filosofia politica ispirata da Casini e interpretata dal capogruppo alla Regione on. Trematerra il partito dell'Udc si presenta alla cittadinanza come partito guida, non egemone, ma sicuramente decisivo per la sua politica oculata, incentrata sulla visione della pratica del governo intesa come servizio per i cittadini e degli interessi generali.
Cazzi vostri!
Pascuzzo sindaco!
effettivamente, pure io lo trovo molto simpatico!
e del pettinato, cosa ne facciamo?
lo mandiamo dal parrucchiere
mi domando se l'udc non dovrebbe allearsi con rifondazione comunista in vista della ri nascita oculata degli acresi
effettivamente, i cristiani hanno bisogno di un certo materialismo, in questo caso marxista, per differenziarsi. e viceversa. tanto vale metterli insieme in un nuovo compromesso storico. alla base, sono ambedue comunisti mi sembra. il tutto è sapere se intendono condividere il pane, ed il vino
e il pd? e il pdl?
all'urma
bene, l'affare è nel sacco!
finalmente, come vera opposizione a tutti questi, ci restiamo noi del blog!!!!!
uhauhauhauhauhauhauha....
una cosa mi preoccupa un max devo pero' dire: se noi di acri dobbiamo rinascere come dicono all'udc vuol dire che ad un certo punto eravamo TUTTI morti, no?
Li cito: "Un patto per Acri, finalizzato alla sua rinascita."
ne deduco, ermanauticamente, che dall'aldilà questi politici vogliono ritornare nell'aldiqua. non so se mi seguite popoli di irradiati.
un'altra cosa: ad un certo punto è questione difilosofia dicasini. ebbene, non mi risulta che codesto politico sia un filosofo.
e mi direte oh prodibalbi dei sette poveri mari pieni di bidoni e delle sette povere montagnole pure piene di e di : tu, bella nostra (grazie del complimento! effettivamente, sono un gran bel pezzo di) prendi le parole alla lettera!
cosa significa? che, linguisticamente, ehm, dovrei prenderle alla cartolina?
tutto questi implica che non devono essere andati in paradiso quando, molto naturalmente, trapassarono.
il paradiso: luogo deliziosamente definitivo, che, com'è noto, rappresenta il vero fine dei loro programmi politici su terra, pardon, sul territorio comunale. insomma, se ci fossero già andati, in paradiso, non avrebbero certamente voluto ritornare nel municipio. c'è qualcosa che non quadra.
non lo sapevo che tu credessi nel paradiso. mi puoi dare l'indirizzo?
giusto sopra la calabria
pe' l'amor di Dio, finiscitella con codesti peccati veniati blasfemminichi!
jessi jessi jessi mo'! e chi madanova d'è?! e finiscitilla 'na pochinilla 'e ni rumpari cu' tutta 'sa poditica, 'e prima matina! ah, mi c'è abbacheata a mia 'a povarella e mi mintari a fricudieari cu 'si buttunieli 'e du
cumpa Srabatù mi meramigliu'e tia! all'età tua ancora pienzi alle femmiche? 'u dupu perdi lu pidu
'u dupu si, iu no. cummà, ti ricuordi chilla vota alli costi sutta chill'adivu?
cosa successe alle coste sotto l'ulivo? adesso che ne avete parlato ce lo dovete raccontare!
(ahhh ahhhh.. ?)
brutti sporcaccioni madieduncati chi nun ziti avutri! ma chi meada figura mi voditi feari feari mo' a mia a meada chiaveta?
guardeati ca si 'e là duv'è 'un zia meai vi dejissi la bonanima 'e chillu marituma mia chi tu dici quanti corna vi minerra supa 'si cheapi copani!
smettetela che devo dire una cosa importante.
o sentito dire che i politici di acri più promettono e meno arrittanu
è normale. nei nostri comuni, più promettono e più le radiazioni colpiscono i coglioni...
Petizione on line promossa dal Quotidiano della Calabria
Petizione Liberi dalle scorie
Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi
http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/petizione_liberi_dalle_scorie.html
A me questo "patto per Acri" ha dato l'idea di un annuncio tipo: AAA.Cercasi alleato politico disperatamente.
Una sorta di messaggio nella bottiglia.
Evidentemente il telefono non sta suonando.
Avete pagato la bolletta?
Ma con chi volete allearvi?
Andate voi a chiedere per una volta...un tantino di umiltà è prevista in ogni buon cattolico.
Bacini a tutti i pirati e Auguroni al nostro Esimo Rosario per domani.
Te li hanno fatti i "guanti"?
esimio semmai! -esimo mi ma tanto suffisso.
merci per gli auguri.
niente "guanti" solo quattro chiacchiere in compagnia. festeggio il genetliaco, in maniera comunque soft. niente spaparanzate.
non so se anche ad acri ma a bisignano, da qualche anno, è invalso l'uso dei fuochi artificiali per "celebrare" i compleanni. i botti insomma. ... a me basta il botto di uno spumante ... e qualche bottarella.
Mercy Mercy Me (The Ecology) - Marvin Gaye
http://www.youtube.com/watch?v=IkYx--x9wa0
La Stampa.it 4/10/2009
Barbara Spinelli
Il grande sacco dell'Italia
Lo chiamano nubifragio, quello che ha ucciso decine di persone nei villaggi del Messinese e gettato nel fango le loro case, e invece la natura matrigna non c’entra. Non è lei a tradire, ingannare. C’entra invece lo Stato matrigno, e c’entrano le opere pubbliche, le infrastrutture, gli amministratori matrigni. È a loro e non alla natura che occorre rivolgersi con la domanda che Leopardi lancia alla natura: «Perché non rendi poi/Quel che prometti allor?/ perché di tanto/ Inganni i figli tuoi?». È l'Italia che vediamo piano piano autodistruggersi, e non solo nel modo in cui si governa ma nel suo stesso fisico stare in piedi, nel suo esser terra, fiumi, colline, modi di abitare. Si va sgretolando davanti ai nostri occhi come fosse un castello che abbiamo accettato di fare di carta, anziché di mattoni. Che ciascuno di noi accetta - per noia, per fretta, per indolente fatalismo - di fare di carta.
E’ essenziale leggere Gomorra per capire l’estensione del dominio del male ma basta mettere in fila i tanti disastri visti in televisione, e il cittadino non si sottrarrà all’impressione di un Paese dove perfino la terra frana a causa di questo lungo dominio.
Inutile dividere i mali italiani in compartimenti stagni: la morte della politica da una parte, l’informazione ammaestrata o corriva dall’altra, le speculazioni edilizie da un’altra ancora. Tutte queste cose sono ormai legate, fanno un unico grumo di misfatti e peccati d'omissione che mescola vizi antichi e nuovi. È l’illegalità che uccide l’Italia politica e anche quella fisica, la sua stima di sé, la sua speranza, con tutti i vizi che all’illegalità s’accompagnano: la menzogna che il politico dice all’elettore e quella che ciascuno dice a se stesso, il silenzio di molte classi dirigenti su abusivismo e piani regolatori rimaneggiati, il territorio che infine soccombe. Nella recente storia non sono caduti uccisi solo eroici servitori della Repubblica, che hanno voluto metter fine all’anti-Stato che mina la nazione dagli Anni 60. Muoiono alla fine gli uomini comuni, en masse: abbattuti dalla menzogna, dall’abusivismo, dalla disinvoltura con cui si costruiscono case, scuole, ospedali con materiali di scarto. Non da oggi ma da decenni, destre e sinistre confuse.
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Il servizio pubblicato ieri su La Stampa da Francesco La Licata è tremendo. Non è solo Giampilieri che l’abusivismo ha colpito, perché le fondamenta del villaggio erano inaridite da disboscamenti irrazionali e poggiavano «su creta incerta, massacrata dalla furia della corsa al cemento» - in particolare dal cemento «allungato», che le mafie usano per guadagnare molto e presto, senza pensare al domani: l’ingordigia delle mafie e soprattutto l’impunità di cui esse godono nella penisola minacciano opere pubbliche di mezza Sicilia (gli aeroporti di Palermo e Trapani, il porto turistico di Balestrate, il lungomare di Mazara del Vallo, il commissariato di polizia che si sta costruendo a Castelvetrano). La terra trema in Italia e il gran traditore non è la natura ma l’omertà di un’intera società. Omertà è una parola etimologicamente incerta: pare provenga da umirtà, e sia dunque una versione succube, perversa dell’umiltà. L’abbiamo sentito dire quando ci fu il disastro abruzzese e lo stesso vale per Messina: in Giappone o in Germania non ci sarebbero tanti morti, in presenza di intemperie. Giampilieri non è un’eccezione che conferma buone regole ma è la nostra regola.
È diventata la nostra regola perché tutto, appunto, si tiene: la cultura dell’illegalità che si tollera e l’abusivismo che si accetta sperando di trarne, individualmente, qualche vantaggio immediato. Perché tutto trema in contemporanea: terra e politica, senso dello Stato e maestà della legge. Perché intere regioni (non solo a Sud) sfuggono al controllo dei poteri pubblici, intrise di mafia e omertà. E perché l’informazione non circola, non aiuta le autorità municipali, regionali, nazionali a correggersi, essendo inascoltata e dando solo fastidio. L’informazione indipendente irrita quando denuncia lo svilimento dello Stato che nasce dalle condotte private di un presidente del Consiglio. Irrita quando ricorda che il ponte di Messina è una sfarzosa e temeraria tenda su infrastrutture siciliane degradate. Allo stesso modo danno fastidio, e non solo all’attuale governo, le indagini di Legambiente o della magistratura. La Licata spiega come non manchino indagini e moniti che da anni denunciano la criminalità edilizia, i brogli sui piani regolatori, la cementificazione fatta di molta sabbia e poco ferro: sono a rischio di crollo trenta capannoni dell’area industriale di Partinico, sono sotto inchiesta la Calcestruzzi Spa e la Calcestruzzi Mazara Spa. In un Paese dove la legalità non ha buon nome è ovvio che l’informazione in sé fa paura, quando porta chiarezza.
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Dipende da ciascun cittadino far sì che queste abitudini cessino. Finché penseremo che i disastri sono naturali, non faremo nulla e sprofonderemo. È un po' come nella Dolce vita di Fellini. Nella campagna romana, una famiglia aristocratica possiede una villa del '500 caduta a pezzi e nessuno l’aggiusta. Il capofamiglia s’aggira sconsolato fra le rovine, sogna di mettere un pilastro qui, una trave lì. Si lamenta col figlio che non fa nulla per riparare, che bighellona a Roma stanco di tutto. «Ma cosa vuoi che faccia, papà?», replica quest’ultimo, stomacato. È la cinica, accidiosa risposta che l’italiano continua a dare a se stesso, ai propri padri e anche ai propri figli.
L’indebolirsi della politica e la non volontà di governare il territorio li tocchiamo con mano e hanno ormai un loro teatrale, quasi macabro rituale. L’Italia è divenuta massima esperta in funerali, opere misericordiose, messe riparatrici, offerte di miracoli stile padre Pio. Tutta l’attenzione si concentra, spasmodica, compiaciuta, sulla nostra inclinazione a piangere, a ricevere le stigmate da impersonali forze esterne, a ripartire da zero nella convinzione (falsamente umile, ancora una volta) che da zero comunque si ricomincia sempre. Come vi sentite lì all’addiaccio? avete voglia di ricostruire? forza di credere, sopportare? così fruga l’inviato tv, il microfono brandito come una croce davanti ai flagellanti, e le lacrime sono assai domandate. L’occhio della telecamera punta su ricostruzione e espiazione, più che sul crimine che viene trattato alla stregua di fatalità. Importante è vivere serenamente il disastro, più che evitarlo cercandone con rabbia le cause. Anche il politico agisce così: non lo interessa la stortura, ma l’anelito alla lacrima e alle esequie teletrasmesse. Simbolo del disastro riparato più che prevenuto, la Protezione Civile è oggi un immenso lazzaretto, un potere divoratore di soldi e non controllato.
Di fronte a tanta catastrofe viene in mente il grido di Rosaria Costa, la vedova di un agente di scorta morto con Giovanni Falcone a Capaci. La giovane prese la parola il giorno dei funerali di Stato, il 25 maggio 1992 nella chiesa di San Domenico a Palermo, e disse: «Mi rivolgo agli uomini della mafia, vi perdono ma voi vi dovete mettere in ginocchio, dovete avere il coraggio di cambiare». D'un tratto la voce si rompe e grida: «Ma voi non cambiate, io lo so che voi non cambiate». Nulla può cambiare se l’impunità continua. Se l’informazione non circola, non esce dai recinti di Internet, di Legambiente, delle associazioni volontarie antimafia. Se la gente non smette di ascoltare solo messe funebri. Mario Calabresi ha scritto ai lettori indignati di questo giornale, ieri, che il «grande sacco dell’Italia» è avvenuto e avviene perché esiste un terreno fertile a disposizione di mafie e criminalità: non c’è politica seria se al primo posto non sarà messo il ripristino della legalità. Legalità e parola libera sono il farmaco di cui c'è bisogno, Falcone ne era convinto quando diceva: «Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola». Per questo tutto si tiene: la manifestazione di ieri sulla stampa indipendente e l’indignazione per il disastro di Messina.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=40&ID_articolo=176&ID_sezione=55&sezione=
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