7 ottobre 2009

1949: i fatti di Melissa

TRATTO DA WWW.AREALOCALE.NET


“Era il tempo della semina delle fave e ci siamo incamminati verso le 5. Dell’arrivo della polizia nessuno sapeva niente. La raccomandazione che avevamo avuto dai dirigenti della “Federterra” era quella di accogliere i poliziotti, se fossero arrivati, con battimani e grida d’evviva. E così fu. Alla vista dei primi agenti, ci radunammo al centro di Fragalà e battemmo le mani. Come risposta arrivarono i primi candelotti lacrimogeni. Qualcuno di noi li rilanciò verso lo schieramento dei celerini. A quel punto scoppiò la tragedia: i poliziotti cominciarono a sparare, con le pistole ed il mitra. Un vero inferno di fuoco e di piombo”. (1)
E’ Peppino Nigro, testimone oculare nonché fratello di una delle vittime (il ventinovenne Francesco Nigro) a sintetizzare in queste brevi frasi ciò che ricordava, a distanza di un trentennio, del 29 ottobre 1949; quando avvennero i cosiddetti “fatti di Melissa” tragico momento delle lotte agrarie nell’intera Italia meridionale.
E’ passato più di mezzo secolo da quei fatidici momenti ma ciò nonostante né si è fatta luce sull’eccidio melitese e né le problematiche dell’agricoltura calabrese sono state ancora risolte.
Particolarmente nel Marchesato crotonese, seppure è finito il latifondismo, le problematiche dell’agricoltura sono ancora vive e quella che potrebbe essere un vero e proprio volano di sviluppo economico è ben lontana dal produrre tutto ciò che potrebbe. Ciò che accadde a Melissa fu nell’intero Sud, la semplice punta di un iceberg.
Nella sola Provincia catanzarese (allora comprendente anche quelle di Crotone e Vibo) occupazioni e proteste si registrarono in ben 72 comuni. Altre proteste si ebbero, quasi contemporanemante, in Sicilia, in Basilicata, nelle Puglie, in Campania e nel Lazio meridionale.
In tali Regioni, già al termine della prima guerra mondiale s’erano registrate numerose proteste, motivate sia alla crisi economica nazionale e sia per le problematiche proprie delle problematiche delle zone rurali. A caratterizzare, però, i “fatti di Melissa” l’inaudita violenza delle forze dell’ordine e la voglia da parte della popolazione di ricordare, per non consentire al passato di “passare” veramente.
Già fra il 1919 ed il 1922, in Calabria le prime sezioni socialiste fecero si che numerosi dirigenti del partito iniziarono ad affiancare i contadini nelle loro proteste. Dopo le prime occupazioni delle terre incolte nel Marchesato crotonese (e nella stessa Melissa) nel 1922 la situazione precipitò per esempio a Casignana (R.C.) dove altri quattro contadini morirono nello scontro con le forze dell’ordine.
A distanza di poco più di un ventennio, la protesta si riaccese nel 1946, quando il ministro pro tempore all’Agricoltura on. Antonio Segni ratificò i “Decreti Gullo” datati 1944.
Questi, assicurando la continuità del lavoro ai contadini, riducevano i margini del possibile sfruttamento da parte dei latifondisti.
A firmare questi decreti, un calabrese illustre: l’avvocato catanzarese Fausto Gullo che, dopo aver lottato strenuamente il fascismo e fatto parte della Costituente, era stato eletto parlamentare nel collegio di Cosenza nelle liste del partito Comunista.
Nominato ministro all’Agricoltura nel primo Governo meridionale di Badoglio, l’on. Fausto Gullo mantenne tale ministero nei governi Bonomi, Parri e De Gasperi divenendo ministro di Grazia e Giustizia proprio nel 1946.
La ratifica da parte del ministro on. Antonio Segni dei “Decreti Gullo” procurò tali proteste nei latifondi calabresi da far richiedere ai proprietari terrieri l’aiuto dello Stato. Salì a Roma, per perorare la causa dei latifondisti, una delegazione di deputati democristiani guidata dall’on. Gennaro Cassiani e l’on. Antonio Pugliese.
Conseguenza alle richieste dei due Parlamentari, giunsero in breve tempo, solo nella provincia di Catanzaro circa 1.000 poliziotti. A guidarli, quel tenete Luciani che, qualche tempo prima, nelle Puglie aveva ordinato il fuoco contro altri braccianti in protesta. Con l’arresto ed il pestaggio di qualche sindacalista, narrano le cronache, la situazione fu per un certo momento acquietata.
Nel 1949, i lavoratori agricoli scesero in sciopero sotto la direzione della Cgil. Si generò allora un tale clamore ed una tale tensione non solo nelle campagne, ma anche negli ambienti politici di Roma, che il Governo fu costretto ad intraprendere un’azione per rendere più tollerabile la situazione. Il Presidente del Consiglio on. Alcide De Gasperi e il ministro dell’Agricoltura on. Antonio Segni, proprietario terriero e professore universitario sardo, preparò il progetto di legge per il frazionamento delle grandi proprietà terriere arretrate. I grandi imprenditori agricoli, che impegnavano tecniche avanzate, furono esclusi dall’ambito della legge a prescindere dall’estensione delle loro proprietà. Nell’aprile del 1949, l’on. De Gasperi propose la ridistribuzione di 3.700.000 acri di terra incolte ed il progetto di legge fu sottoposto all’esame di una commissione inter ministeriale. La Confagricoltura, organizzazione dei grandi proprietari terrieri, esercitò tali pressioni sui ministri che il progetto fu insabbiato in commissione” (2)
Al di là delle questioni socio economiche di quei lustri, le problematiche delle terre divennero un vero e proprio caso letterario, diventando l’oggetto di famosi romanzi storici. Descrivendo la situazione dei contadini meridionali e del loro stato d’animo in età fascista a Michele Zappa, personaggio siloniano afferma:
In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ciascuno lo sa. Poi viene il principe di Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi, vengono i cafoni. E si può dire che è finito”(3).
A distanza di lustri, nonostante la caduta del regime fascista le problematiche dell’agricoltura nell’Italia meridionale non erano cambiate di molto.
La caduta del fascismo – scrisse il parlamentare comunista calabrese Gennaro Miceli – indusse le masse meridionali a ritenere che fosse arrivato il momento della liberazione e la vera liberazione era per il contadini, allora come sempre, la fine dello sfruttamento servile, la continuità del lavoro, la proprietà della terra”.
Questi, in grandi linee, gli antefatti di ciò che accadde a Melissa.
Nella cittadina dell’entroterra crotonese, la protesta dei contadini ebbe il proprio epilogo con l’occupazione, da parte di alcuni contadini, del feudo di Fragalà: un’ampio appezzamento di terra incolto ed abbandonato da ben 14 anni dopo che, sotto il regime, era stato sfruttato dai fratelli Polito e dai marchesi Berlingeri.
All’arrivo dei celerini guidati dal maresciallo Brizzi ed all’inaspettata sparatoria rimasero a terra Francesco Nigro, il quindicenne Giovanni Zito e la ventiquattrenne Angelina Mauro che, dopo giorni di sofferenze, morì nell’Ospedale crotonese. Rimasero feriti, inoltre, altri 15 contadini per vari lustri testimoni diretti della violenza dei militi.
Aveva fatto la guerra – raccontava, del fratello Francesco, Giovanni Nigro – ed era finito prima in Germania e poi in Russia. Era tornato a Melissa per lavorare, ma qui trovò soltanto la fame. La miseria trionfava e fu questo a spingerci ad andare sulle terre a coltivarle”. “Di mio figlio – aggiungeva Peppino Nigro - hanno detto che era del Movimento Sociale. Non è vero, lui era libero! Fu un movimento di popolo: c’erano tutti a Fragalà, i comunisti, i socialisti e pure i fascisti. Era la fame a spingere tutti. anche nel 1922 si lottò per la terra ed i carabinieri misero in piazza la mitragliatrice. Ma non si arrivò mai a quella ferocia” (1).
Un altro testimone oculare, Antonio Durante, precettato dai Carabinieri che per paura della popolazione inferocita vollero essere accompagnati per stradine di campagna a Cirò Marina raccontava:
fui picchiato dai Carabinieri perché non volevo accompagnarli. Mi ci portarono con la forza. Mentre camminavamo mi rivolgevano parole ingiuriose nei confronti dei Melitesi: siete tutti delinquenti e cafoni, dicevano”(1).
Subito dopo la rivolta, Fragalà fu divisa fra i contadini per calmare gli animi.
Come dire: dopo il bastone la carota. Furono costituite la “Cassa del Mezzogiorno” e “L’opera Sila”, ma a distanza di anni si può affermare che tali soluzioni non bastarono a risolvere il deficit dell’agricoltura calabrese e del Crotonese in particolare che, a distanza di decenni, è affetta dalla mancanza di una logica di cooperazione fra gli stessi agricoltori che non consente di produrre economia.
note
1) Sergio Dragone in “Il Giornale di Calabria” del 29 ottobre 1970.
2) N. Kogan in “L’Italia del dopoguerra, storia politica dal 1945 al 1960”
3) Ignazio Silone in “Fontamara” 1930

[Francesco Rizza]

23 commenti:

penelope ha detto...

Questi i fatti, purtroppo, per Melissa nel 1949, ed il resto.
Intanto, stiamo cercando di saperne di più su quanto avvenne ad Acri nel 1950. Sulle denunce da parte del sindaco di allora di 59 (?!)contadini che avevano pero' già lasciato le terre demaniali prima occupate (per quanto tempo?), di cui si parlava nei commenti ad uno degli ultimi post. Contadini che furono condannati a 3 mesi di carcere "sembrerebbe".
Quali furono le motivazioni delle denunce etc.?
Ne avevamo letto qualcosa. Dobbiamo ritrovare le fotocopie del libro, con le indicazioni dei documenti relativi ai processi, che si troverebbero a Cosenza. Queste fotocopie dovrebbero essere in certi scatoloni, ma siccome ce ne sono parecchi dove c'è di tutto finora non siamo riusciti a ripescarle! Se ben ricordiamo si trattava di qualche breve paragrafo.
Di cosa si trattasse, esattamente, è quanto ci piacerebbe sapere.
Oddio, che poi, se certi comportamenti della sinistra oggi sembrano poco "ortodossi" (eccetera), pure prima non è che sempre coincidessero con la teoria... Ma qui, non vorremmo andar oltre con giudizi che potrebbero rivelarsi affrettati prima di avere approfondito.
Certo, la miglior cosa da fare, in questi casi, senz'altro storici, sarebbe quella di poter accedere a questa documentazione.

il Chi?-uR.Lo. ha detto...

Da leggere

http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/10/magna-graecia-longa-manus-sapientiae.html

emilio grimaldi

Magna Graecia, longa manus sapientiae

penelope ha detto...

Caro Rosario Lombardo, me lo spieghi cosa c'entra il tuo video col post e col commento?
Grazie.

Anonima ha detto...

se volete capire che c'entra, bisogna cominciare ad occuparsi di:

http://books.google.fr/books?id=FhcvAAAAMAAJ&pg=PA1&dq=Cryptographie&as_brr=3&client=firefox-a&rview=1#v=onepage&q=&f=false

o no?

Anonimo ha detto...

sapienzia già in uso nella Venezia dei Dogi mi sembra

penelope ha detto...

Non incominciate a romperci le uova ed i c voi.
Al nostro Eccelso (com'è noto poiché ci tiene) Rosario Lombardo hochiesto di illuminarmi su quest'altro suo commento, apprentemente fuori tema, per cosi dire (i nostri lo sono pure, è vero; ma per motivi scherzosi e bla bla bla).
Benché interessante questo scritto (e non video: mi correggo ma ero distratta sopra: abituata come sono ai video, capirete) non vedo il link, il legame con Melissa etc.
Se il nostro Eccelso Rosario decide di spiegarmi, con parole sue, gliene sarei grata.
Mi piacerebbe saperne qualcosetta sui misteri della logica trascendentale. Ed altre arcane materie.
Beninteso, Carissimo Rosario, avrai avuto i tuoi motivi. Eh, chi non ha i suoi?
Ma, siccome ti eri citato ieri, su Bisignano, mi permetto di pensare che queste cose meritano d'essere approfondite.
Vedi cosa voglio dire?
Eh, mica sto criticando stalin e conbagni qui (lo stanno rivalutando come sai).
Coraggio Rosà, fai uno "sforzo", il più possibile ermeneutico, diciamo, che La Rochefoucauld ci interessa. Come sai.

Anonima ha detto...

Posso cambiare argomento ripsetto ai Fatti di Melissa e di Acrerungia?
Pare che il lodo...
Qui i tg ne hanno parlato di questo, con un certo approfondimento per una volta.
Il come ed il perché... E quanto potrà fare adesso coi suoi gregari.

Uha anime pie ha detto...

Secondo me non ti darà spiegazioni, L'Eccelso afferma, e basta. Stop. L'argomentazione, wow, tu parli!
Peggio che andar di notte.
(Pené, ma sei ingenua o cosa?)

Per il lodo alfanico: siamo sicuri che non ne votano un altro che protegga tutti (!) i parlamentari, a cominciare da quelli dell'ex sinistra?
Non sono esperto in Costituzionalità varie, etc., ma non mi strupirebbe.

penelope ha detto...

Un bel casino, l'italia. Certo, pure altrove non si scherza.
Vedete l'estrazione del petrolio in Canadà, qui su blog a destra, sul disegno del Pirata con la zattera.
Eh, chers amis, sapete com'è col complotto capitalista che dura da secoli, anzi da milleni se ci riflettiamo.. E coi fusti. E l'ambiente. E l'assoluta purezza delle acque...
Non c'entra, va be', ma già che ci siamo, per contribuire al Mondo Ideale. Quello dei bravissimi cloni, di cui si parlava.

Ah, J.xck, che vi manda un saluto, è passato da Alifax (in Candà appunto: ma adesso è in Alaska; e poi va nell'ex URSS, attraverso lo stretto di Bering con una piroga - ved. la Treccani).
Sta facendo il giro dell'Artico (dopo quello dell'equatore: Manaus etc.), per vedere un po' dove sorge il sole. (Pare che, a volte, sorge dall'altra parte! Putain alors! Ma cosa c'insegnano all'università?!)
Dovremmo raggiungerlo, noi tutti, ma quando sarà nel Polo sud. Non prima. Il 23 di questo mese se tutto va bene.
Fin là, tante buone cose. E coraggio.
Complimenti a Maria. Chi fimmina!
(vietu a tia, sarbatù!)

Caro Rosario, ci tengo.

Sarbaturu ha detto...

Io, a dire la verità, e qui vi parlo in italiano anche se preferisco l'altese devo dire che l'Eccelso Rosario non mi dispiace affatto.
(Caro Rosario, pure a te che piace tanto questa lingua, come ci dicevi un anno fa come ben ricordi, insieme all'Americano rock beninteso; vedi più sotto se somiglia al visignanisu)
Va be', non argomenta quasi mai, ma che volete, ognuno è fatto a modo suo in questo mondicello in cui la verità forse non esiste o se esiste è un privilegio intellettuale etc.
Vai a sapere perché, bordel.
Le personalità sono infinite insomma.

Per cumma Maria: stai esaggerannu a mi sputtaneari addeccussi!
Gedusa, ci si tu. Ti ricuordi 'a guerra chi m'ha fattu quannu mi sugnu misu cu Macudeata?

Ah, pe' lu Strittu 'e Bering, supa Google Irtu è fattu n'u giru pe' llu vidari. Certu ca su' paisi ranni a Russia e l'America e lu Canada. Penzeatio ca ci sunu miglieai 'e paisielli e de città chi nemmenu canusciu 'e numu 'sa siberia siberia e de là appenninu. Mi domandu chi ci feanu, tutti 'si raselli raselli. 'Un li ci fa friddu?
Pu' vidimu chi ni cunta quannu si ricogli, 'u maritu e Penedopa (si piglia pe' Udissu).

Carissimu Rosario, 'un ti ci arraggieari cu chissi, ti raccomandu, ca tu si unu chi capisci.

Altrimenti

Sarbaturu ha detto...

Mi ci feanu d'uocchi! (He guardeatu 'u tedegioneadu pe' sapiri e di lodi.)
Rimetto il tutto allora, perché ci sono parecchi sbagli:

Io, a dire la verità, e qui vi parlo in italiano anche se preferisco l'altese, devo dire che l'Eccelso Rosario non mi dispiace affatto.(Caro Rosario, per te che amie tanto questa lingua, come ci dicevi un anno fa, come ben ricordi, insieme all'Americano rock beninteso: vedi più sotto se somiglia al tuo visignanisu. vedi se c'è la rima baciata.)

Va be', non argomenta quasi mai il nostro caro amico, ma che volete, ognuno è fatto a modo suo, in questo mondicello in cui la Verità (con la V) forse non esiste, o se esiste, è un privilegio intellettuale etc.

Vai a sapere perché, bordel.
Le personalità sono infinite insomma.

Per cumma Maria: cummà, stai esaggerannu a mi sputtaneari addeccussi!
Gedusa, ci si tu. Ti ricuordi 'a guerra chi m'ha fattu quannu mi sugnu misu cu' Macudeata?

Ah, pe' lu Strittu 'e Bering, supa Google Hirtu è fattu 'nu giru pe' llu vidari.
Certu ca sunu paisi ranni, a Russia, e l'America, e llu Canada. Penzati ca ci sunu miglieai 'e paisielli e de città chi nemmenu canusciu de numu, 'sa Siberia Siberia e de là appenninu.
Mi domandu chi ci feanu, 'si raselli raselli. 'Un li ci fa friddu?
Mah, pu' vidimu chi ni cunta quannu si ricogli, 'u maritu e Penedopa (si piglia pe' Udissu 'su sbarbatiellu).

Carissimu Rosario, 'un ti ci arraggieari cu chissi, ti raccomandu! Ca tu si unu chi capisci. E chissu è l'essenzieadu.
A vita è bella quando puo' essere anche sorprendente, come ben sai.
Sogni d'oro, caso mai stai dormendo.

Anonima ha detto...

Gli state facendo ingrossare i c secondo me...
BOOM!

Anonimo ha detto...

L'avete sconvolto

Anonima ha detto...

cattivi!

Anonimo ha detto...

Certo, ma la nostra Penelope ha ragione pero'
Assesta verità per conto suo, e basta.

penelope ha detto...

Pure io vado a nanna. Ma, lo ripeto, mi piacerebbe che il nostro Eccelso Rosario mi spieghi il perché del suo commento.
Che c'entra, dunque, col post e col mio primo commento.
E voialtri tutti là, non rompete con le vostre solite fesserie non direttamente politiche, comunali o nazioanale poco importa, senno' qui ci si disperde e poi nessuno, ci capirà nulla. Cinque o sei a parte.

il Chi?-uR.Lo. ha detto...

Come i cavoli a merenda. Ecco! Il commento delle 20.23 intendo, come altri. Io, il Chi?-uR.Lo, uso i commenti non per argomentare ma per segnalare. Per argomentare uso gli altri scritti, e non so se ci riesco. E poi, se vedo qualcosa che mi intriga, mi scombussola... copio ed incollo, faccio male? A volte non faccio eccessiva attenzione dove/come collocarlo ma...
Il fatto è che non sto sempre davanti al computer, una toccata e fuga, a volte... e la fretta di riuscire a fare più cose mi fa perdere pure la bussola, a volte.
E poi siete davvero sicuri che non centri niente con le reazioni alle parole di Venditti ad esempio? E l'articolo della Spinelli non vi ha suggerito niente? In fondo io tratto sempre gli stessi argomenti: la Calabria e l'essere calabresi. O se si vuole l'Italia e l'essere italiani. E poi di grazia il lodo Alfano cosa centra con il post?
Sull'eccelso... non mi sono mai dato dell'eccelso. Se mai esimio. Uso eccelsa per il gentil sesso per cavalleria. Di eccelso in me c'è poco, tanto che alcuni mi danno dell'esimo ( ...vent-esimo trent-esimo).
deferentemente
Rosario

Anonima ha detto...

Esimio Rosario, ok per quanto ci dici sull'"Eccelso".
Eccetera.
Per quanto concerne l'accenno al lodo alfano, qui se ne sta parlando molto.
Normalmente, il cavalierO (come tu lo chiamasti) qui lo considerano un furbetto di bassissimo livello. Per nulla dire della sega nord. Cio' detto, qui non mancano personaggi assai simili, anche se con accento diverso. L'Universalità umana...
Bene, siccome siamo usciti dai fatti di Melissa e altri, vorrei dire questo, velocemente.

Si accusano i magistrati di essere di sinistra.
Inoltre, gli implicati dicono che dato che il popolo li ha eletti...
Ragionamenti politici (sic) di una tale rozzezza, sono "rari".
Insomma, sostenere che essere eletti significa immunità automatica, è una stronzata. Il altri termini, solo per aver sostenuto cose simili, meriterebbero...

A questo punto, cosa succederà? Bene, siccome il tuo... cavalierO si è oltremodo s puttanato, i destrici d'italia si troveranno qualc'un altro...
Il Fini? Possibile.

Per quanto concerne le prossime elezioni: sarebbe una buona cosa andare, tutti noi, a votare per la sinistra...
Secondo me c'è ancora malgrado tutte le sue varietà.

Provoco un po'? Forse. In ogni caso, malgrado tutto (e ne ricopre di cose questo tutto), noi andremo a votare.
Forse, per Pascuzzu.

Ah: a meno che...
Si parlava, tempo fa, di fare un "partito" giocherellone, a tendenza libertaria (meno certe Verità assolute) col quale potersi anche DIVERTIRE ad Acri, bordel quintuplo, a ed a... et partecipazione... etc.
Certo, ci vorrebbero una buona decina di creativi...
Che vivono da noi. Nel paesello.

Ma è mai possibile che ci si debba tanto ripetere su cose talmente "evidenti"?!

Buona giornata.

Anonimo ha detto...

Uhm, molto interessante. E, dimmi un po', i Libertari non dogmatici che ne farebbero "parte", potrebbero continuare nei loro importanti tentativi di convincimento (anti "autoritario" eccetera), di migliaia di milioni di esseri bipedici (= miliardi), compresi Cina, India, Africa, Americhe, Polo nord e Polo sud, Chillabbanna, Casalicchio, Cappuccini, Supa d'Uortu, che e che e che... ?
Se pensi di si, mi spieghi chi sarebbero questi dieci (o dodici ?!), creativi ad Acri?
Questi nostri compaesani veramente liberi... cioè dallo spirito autenticamente spiritoso?
Mia cara, ma ti rendi conto? Una decina che non siano a Senso unico! Tipo soluzione definitiva chiave in mano per il paradiso su Terra...
Che facciano prova, se ho ben capito, di una certa elasticità. Inventivi...
Certo, riconosco che trovarne dieci sarebbe meno difficile, forse, che aspettare la Grande Metamorfosi del 4009...

Altrimenti, mi sa che voto per Pascuzzo (senza ironia qui).

il Chi?-uR.Lo. ha detto...

Eccelsa anonima, Giulietta?, lei (si) confonde. Il cavaliero è di ispirazione dell'Angelo (Sposato), la mia tr-aspirazione insiste su Paperon de Paperoni Berlusconi , unto e bisunto del signore et similia.
Vedi la Favoletta Hard.

Sul lodo Alfano riporto il pensiero di Gasparri e di Violante.


"La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non e' piu' un organo di garanzia, perche' smentendo la sua giurisprudenza ha emesso una decisione politica, che non privera' il Paese della guida che gli elettori hanno scelto e costantemente rafforzato di elezione in elezione".

«La sentenza non tocca il merito dei pro cessi. Perciò credo che Berlusconi debba continuare a governare, non c'è dubbio. Certo, la maggioranza politi ca esce incrinata dalla decisione della Corte costituzio nale. Però non si può andare al di là di questo»

Stante la situazione attuale non voterò almeno per altri cinquant'anni.
Per (s)fortuna sono Bisignanese e di Pascuzzo me ne frego, o lo volete mandare a Montecitorio? Pensateci bene i gioielli di famiglia meglio tenerseli in casa.

il Chi?-uR.Lo. ha detto...

Fuori contesto e cornice, scusandomi per l'insano proposito, vi segnalo questo articolo da La voce di Fiore.

Calabria, rifiuti. Marco Militerno: "No a discariche, giunta di San Giovanni in Fiore (Cs) capisca, informi e intervenga"
"Assurdo che il cuore della Sila sia un monnezzaio, con complicità politiche", tuona il consigliere comunale del movimento "Vattimo per la città"
giovedì 8 ottobre 2009.


Siamo esterrefatti delle nuove denunce di Legambiente. Il Parco Nazionale della Sila non può essere lasciato alla mercè di questo o quel vandalo ambientale. Le notizie dei veleni di Cetraro e Crotone sono un tarlo malefico che lentamente roderà la coscienza dei calabresi. Prima che ciò avvenga occorre attivare tutte le forze sane della società, almeno per limitare i danni.

L’opera di monitoraggio di Legambiente è lodevole ma le istituzioni preposte devono sostenerle con più convinzione e concretezza. La loro latitanza rasenta la complicità con i vari episodi di spregio del territorio.

Da soli non si riesce.

L’amministrazione di San Giovanni in Fiore (Cosenza) ha imboccato una strada sbagliata sulla gestione dei rifiuti e questo lo abbiamo ribadito a chiare note nell’ultimo consiglio comunale.

Peraltro sulla raccolta differenziata l’amministrazione, dopo aver ammesso i notevoli ritardi in proposito, non ci ha dato alcun chiarimento valido.

Nell’esecutivo comunale, la confusione sulla gestione dei rifiuti sembra regnare sovrana.

A tal riguardo aspettiamo con ansia il lancio di un opuscolo informativo che la maggioranza, come dichiarato nell’ultimo consiglio, vorrebbe preparare per informare la cittadinanza.

Il territorio di San Giovanni in Fiore non può diventare un luogo ideale dove smaltire i rifiuti - di che natura poi non si capisce - di altre realtà urbane.

Il patrimonio paesaggistico di San Giovanni in Fiore, proprio perché strategico nel Parco Nazionale della Sila, deve diventare un volano di cultura ambientale, incentivando la raccolta differenziata e altre forme di smaltimento sostenibili, nonché di tutela del territorio nelle sue varie sfaccetature paesaggistiche e faunistiche.

Sarebbe opportuno a tal merito pensare di chiedere anche l’istituzione di un nucleo speciale delle forze dell’ordine, deputato anche alla prevenzione dei reati ambientali.

Non si possono accettare grandi discariche proprio qui dove si è deciso di istituire un parco nazionale.

Sarebbe come peraltro pensare di costruire una mega discarica in un comprensorio di pari rango, come lo Stelvio o il Gran Paradiso.

La notizia farebbe il giro del mondo per la sua ottusità oltre che per la sua incogruenza.

Marco Militerno, consigliere comunale del movimento "Vattimo per la città"

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4442

Giulietta ha detto...

Eccelso nonché Esimio Rosario, effettivamente, distratto come mi capita di essere, mi son confusa. Il cavalierO è dell'Angelo (Sposato! wow).

Affermi che cosi stando le cose, non voterai per 50 anni.
E dici di Pascuzzo.

Ne deduciamo, da tutto questo, quello che dicevo sopra sul "partito" giocherellone (che permetterebbe di prenderne in giro tanti, eccetera: riflettiamoci), noi due non siamo d'accordo su tutto.
Non stiamo li a contare ma, diciamola cosi, forse su un buon quarto (non di vino), la nostra valutazione del tutto: politico sociale, etc, non coincide.
pertanto, su tante cose ci si intende credo. Inutile farne la lista, dato che ci leggiamo. Magnifico, qui sopra (post di oggi) l'ultimo estratto dal tuo prossimo libro "I love you un corno!".
Lo scrivo come lo penso, ed anche se per altro ci fai incavolicchiare.

Starai osservando che in questi ultimi anni c'è sempre più gente che fa attenzione all'ambiente. Natura, condizioni di vita, eccetera.
Ora, sappiamo bene che per molti anni... nulla o quasi, di tutto questo. Parlo della sinistra soprattutto. Ed a livello nazionale, addirittura. A parte qualche voce sporadica.
Sai che si credeva in altro... Le priorità erano altre poiché lo si credeva?
(difficile questione?)

Pure per dire che se domani 'un sia meai troviamo fusti di cesio e di plutonio nei nostri cessi, olallà come ci metteremo a mani festare! 24 ore su 24!

Cosa ancora? Ah, nel post "Marcia della speranza", poco sopra, vediamo quanti gruppi si interessano a tutte queste cose, ed altro. Appunto.
Benissimo! Peccato che qualche hanno fa, ce n'erano di meno...
E mi ripeto. Ma sai com'è, col finestrino del blog, ed il tempo.

Nel 1982... (e dalle!) i copertoni sugli ulivi (di Maria e di Salvatore!). Ed il silenzio totale o quasi ad Acri.
Ci siamo?

Altre cose spazzaturesche ce ne furono pure sugli anni precedenti, ma sorvoliamo.
Quindi, ci si interessa alla "nostra" terra.
Cioè al luogo dove viviamo. Certo, la politica globale, fa si che, la perfezione... Anzi lontano da là, e quindi la struttura economica... Intanto, non facciamoci più mettere m davanti casa. E se tanti fanno lo stesso, pure altrove...
E' senz'altro bene che non si permettano più, perlomeno tanto facilmente, certi sfaceli.
Non voglio qui fare elogi ai verdi o ad altri.
Anche perché stiamo pensando a tante altre povertà di cui sembrano preoccuparsi di meno, parecchi di loro....

Esimio Rosario, mi esprimo con questa forma, quella dell'accenno, dato che so che le implicazioni "vanno da sè".

Dunque, tu non andrai a votare.

Bene. Noi si. Ora, siccome mi dici che il candidato non va bene, ti vogliamo pero' credere. Sai, ne conosciamo pochi, ed ancora. Sarà quindi un guaio scegliere. Soit!

Certo, come dicevamo, per divertirci il "partito" (assai artistico rock etc se vogliamo)...
Sai, le cose fatte o no fatte per princi pio, non mi hanno mai convinta. Gli uomini non mi hanno quasi mai convinta, tra il dire e l'essere... (ma qui, ahi: si potrebbe andar lontani, nella "dispersione")
Non parlo di te. E poi, non ci conosciamo personalmente.

Più in là, faro' una lista di quanto potrebbe realizzare, ad Acri, di non troppo difficile, questo movimento (creativo quindi) che, smammeatu dalla paura di perdere l'anima (sic), di servirsi (anche per gioco) delle elezioni, permetterebbe di e di e di...
A presto donc.

Ah, ci vorrebbero una decina di persone... Il tempo necessario, ed un certo impegno. In tutto tentando di non accapigliarsi... Cosa che darebbe ragione ad un Pessoa, fra gli altri.
Cose difficili, insomma...
(spero che non ci siano troppi erroti ma sto di fretta)

Giulietta ha detto...

PURTROPPO DEVO RIMETTERE!

Eccelso nonché Esimio Rosario, effettivamente, distratto come mi capita di essere, mi son confusa. Il cavalierO è dell'Angelo (Sposato! wow).

Affermi che cosi stando le cose, non voterai per 50 anni.
E dici di Pascuzzo.

Ne deduciamo, da tutto questo, e da quello che dicevo sopra sul "partito" giocherellone (che permetterebbe di prenderne in giro tanti, eccetera: riflettiamoci), che noi due non siamo d'accordo su tutto.
Non stiamo li a contare ma, diciamola cosi, forse su un buon quarto (non di vino) la nostra valutazione del tutto: politico sociale, etc., non coincide.
Pertanto, su tante cose ci si intende credo.
Inutile farne la lista, dato che ci leggiamo.
Magnifico, qui sopra (post di oggi) l'ultimo estratto dal tuo prossimo libro: "I love you un corno!".
Lo scrivo come lo penso, ed anche se, per altro, ci fai incavolicchiare.

Starai osservando che in questi ultimi anni c'è sempre più gente che fa attenzione all'ambiente. Natura, condizioni di vita, eccetera.
Ora, sappiamo bene che per molti anni... nulla o quasi di tutto questo.
Parlo della sinistra soprattutto. Ed a livello nazionale, addirittura.
A parte qualche voce sporadica.

Sai che si credeva in altro... Le priorità erano altre poiché lo si credeva?
(difficile questione?)

Pure per dire che se domani, 'un sia meai... troviamo fusti di cesio e di plutonio nei nostri cessi, ollallà come ci metteremo a mani festare!
24 ore su 24!

Cosa ancora? Ah, nel post "Marcia della speranza", poco sopra, vediamo quanti gruppi si interessano a tutte queste cose, ed altro. Appunto.
Benissimo! Peccato che qualche hanno fa, ce n'erano di meno...
E mi ripeto.
Ma sai com'è, col finestrino del blog, ed il tempo.

Nel 1982... (e dalle!) i copertoni sugli ulivi (di Maria e di Salvatore!).
Ed il silenzio totale o quasi ad Acri.
Ci siamo?

Altre cose spazzaturesche ce ne furono pure negli anni precedenti, ma sorvoliamo.
Quindi, ci si interessa alla "nostra" terra.
Cioè, al luogo dove viviamo. Certo, la politica globale, quella che tutto calpesta... fa si che, la perfezione... Dato che la struttura economica...

Ma, intanto, non facciamoci più mettere m davanti casa.
E se tanti fanno lo stesso, pure altrove...
E' senz'altro bene, quindi, che non si permettano più, perlomeno tanto facilmente, certi sfaceli.
Non voglio qui fare elogi dei verdi o altri ecologisti.
Anche perché stiamo pensando a tante altre povertà di cui sembrano preoccuparsi di meno, parecchi di loro.

Esimio Rosario, mi esprimo con questa forma, quella dell'accenno, dato le implicazioni "vanno da sè".

Dunque, tu non andrai a votare.

Bene. Noi si... Ora, siccome mi dici che il candidato non va bene, ti vogliamo credere.
Sai, ne conosciamo pochi, ed ancora. Sarà quindi un guaio scegliere. Soit!

Certo, come dicevamo, per divertirci il "partito" (assai artistico rock etc se vogliamo) sarebbe utile...

Sai, le cose fatte o non fatte per princi pio, non mi hanno mai convinta.
Gli uomini non mi hanno quasi mai interamente convinta. Tra il dire e l'essere... Ma qui, ahi! si potrebbe andar lontani, nella "dispersione".
Non parlo di te. E poi, non ci conosciamo personalmente.

Più in là, faro' una lista di quanto potrebbe realizzare, ad Acri, di non troppo difficile, questo "movimento" (creativo quindi) che, smammeatu (!) dalla paura di perdere l'anima (sic), di servirsi (anche per gioco) delle elezioni, permetterebbe di, e di, e di...
A presto donc.

Ah, ci vorrebbero una decina di persone. Più il tempo necessario. Ed un certo impegno.
Il tutto tentando di non accapigliarsi come spesso avviene a sinistra o più in là...
Cosa che darebbe ragione ad un Pessoa, fra gli altri.
Cose difficili, insomma.