"Valle Oliva, Terre a perdere. Rifiuti, salute e timori"
domenica 13 settembre 2009 ore 17,30 in Piazza Plebiscito, ad Aiello Calabro
(in caso di maltempo Ex Pretura)
Un incontro per fare il punto sulla situazione, dopo le preoccupanti notizie che indicano la Vallata dell'Oliva contaminata da scorie nocive e radioattive. Ne parleremo con "persone informate sui fatti" come
il giornalista militante Francesco Cirillo, che segue dalla prima ora la vicenda della Jolly rosso, in relazione, forse, secondo le investigazioni della Procura di Paola, con i rifiuti rilevati nei pressi del fiume, tra i territori di Aiello Calabro, Serra D'Aiello e San Pietro in Amantea;
con Paolo Orofino, collaboratore de L'Espresso che nel tempo si è occupato dell'argomento, ed anche di recente, il 20 agosto scorso, con un articolo di Riccardo Bocca che ha fatto fare alla notizia il giro del mondo, richiamando l'attenzione di telegiornali come il Tg1 e di molte altre testate televisive e della carta stampata.
La discussione informativa sarà partecipata anche dai responsabili del Comitato civico "Natale De Grazia" di Amantea (A. Lorelli e G. Posa) che in questi giorni si è fatto promotore di una petizione "per chiedere alle più alte cariche dello Stato e alle autorità competenti in risanamento ambientale (Ministero Ambiente e Protezione civile) - si legge nell'omonimo gruppo Facebook - di rendere pubblici i risultati delle analisi tecniche e scientifiche condotte sui siti inquinati del fiume Oliva e di procedere all’immediata bonifica dei territori che risultano contaminati da rifiuti tossici e radioattivi" Una petizione che andrà avanti per tutto il mese di settembre e che dovrebbe a breve essere ospitata anche online.
SONO INVITATI TUTTI I I CITTADINI, LE ISTITUZIONI E LE ASSOCIAZIONI DEL COMPRENSORIO.
NEL CORSO DELL’INIZIATIVA: PETIZIONE PROMOSSA DAL COMITATO DE GRAZIAPROMOTORI INCONTRO PUBBLICO DI AIELLO CALABRO: AIELLOCALABRO.NET – CGIL AMANTEA – COMITATO “NATALE DE GRAZIA” – Movimento AMBIENTALISTA TIRRENO
retecosenza@inventati.org
6 commenti:
http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/7272242
Corriera della Sera.it
LA TESI È ACCREDITATA DA UN PENTITO DELLA 'NDRANGHETA. SCATTATE FOTO A 500 METRI SUL FONDO
Cosenza, il giallo della nave affondata
Le cosche l'hanno usata per i rifiuti tossici
Un sottomarino telecomandato ha scoperto un vecchio mercantile al largo di Cetraro. Forse è pieno di scorie
La nave oceanografica utilizzata per le ricercheMILANO - Una grossa nave mercantile, adagiata sul fondale antistante Cetraro, centro del Tirreno cosentino, è stata scoperta oggi dal mezzo telecomandato sottomarino della nave che la Regione Calabria sta utilizzando per fare luce sulla vicenda che vede la zona di mare del Tirreno come possibile deposito di scorie tossiche o forse anche radioattive. La scoperta è avvenuta nel pomeriggio, quando finalmente il robot è riuscito ad effettuare delle fotografie abbastanza nitide.
NAVE NON IDENTIFICATA - La nave, di cui si ignora al momento la denominazione, sarebbe quasi completamente ricoperta di vecchie reti, evidentemente appartenenti a pescherecci che negli anni hanno incrociato nella zona e che le hanno perse, perchè si sono impigliate sul grosso ostacolo. L'epoca della costruzione della nave affondata, secondo quanto emerso dai primi rilievi, risalirebbe agli anni '60-'70. Il luogo del ritrovamento è a circa 20 miglia nautiche dalla costa, ad una profondità di circa 480 metri. Solo dopo diversi giorni di tentativi, la nave di ricerca ha potuto raggiungere il luogo esatto, a causa del mare mosso. Le ricerche sono state effettuate dalla motonave «Coopernaut Franca», chiamata dalla Regione Calabria su disposizione del procuratore di Paola, Bruno Giordano, nell'ambito di un'inchiesta sull'illecito smaltimento di rifiuti tossici.
LE RIVELAZIONI DEL PENTITO - Le foto scattate sono adesso al vaglio dei tecnici, che cercheranno di individuare di quale nave si tratti. Il sospetto è che sia la Cursky, segnalata da un pentito, Francesco Fonti, in una dichiarazione spontanea, e descritta come una nave che trasportava 120 fusti di materiale tossico. Secondo Fonti, la nave farebbe parte di un gruppo di tre imbarcazioni, fatte sparire grazie all'aiuto della cosca Muto di Cetraro.
12 settembre 2009
pe' lli feari spariri 'na vota pe' tutti 'si materieadi cullu radiuattivu e 's'avutri muntagni 'e plastica e de sporcizzia chi si creanu e jettanu dappertuttu, 'na suda cosa 's'avissi de feari, i 'mpizzeari intra 'u cudu 'e tutti si poditici!
ma pe' feari 'na cosa 'e chissa ci vodissinu uomini culli palli
nannù, per far sparire il materiale radioattivo e tutto lo schifo che copre sempre di più i nostri comuni ci dici che bisognerebbe metterli, se ho ben capito, nei Buchi Neri? Sai, questi famosi black hole...
Ma, non credi che in tutti questi abbruttiti eccetera che infestano la vita di ogni persona oramai il Buco si situi un po' più in alto là dove dovrebbero averci il pensiero?
Gilulietta - buongiorno ai briganti
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