
Non si era mai visto, a Vicenza, un dispiegamento di forze come quello a cui ha dovuto assistere ieri la città. L’intenzione del questore Sarlo era di intimidire i cittadini. Evidentemente il console di Viale Mazzini ha fatto proprie le parole di Cossiga costruendo una vera e propria trappola in cui voleva far infilare i cittadini.
Migliaia di uomini e centinaia di mezzi blindati sono stati schierati per accerchiare e impedire il corteo contro la nuova base statunitense; i manganelli e le maschere antigas esibite ieri sono la metafora dell’imposizione che si vuol calare sulla città berica, a cui è stato sottratto il diritto di decidere del proprio futuro.
Vicenza ha visto ancora una volta il volto del Questore mandato nella città berica per “estirpare alla radice il dissenso locale”; dopo il 6 settembre, quando Sarlo aveva fatto sollevare le donne sedute per terra tirandole per i capelli e picchiando cittadini inermi, ieri il corteo non è cascato nella trappola costruita per intimidire a spaventare chi difende la propria terra.
Sarlo ha dimostrato di non essere un uomo d’onore: dopo aver garantito agli organizzatori, ma anche alla Cgil, ai partiti e ai rappresentanti delle associazioni locali di schierare i propri uomini all’interno del Dal Molin e non contro il corteo, ha fatto il contrario. Un questore violento, ed anche falso e vigliacco. Questo è l’uomo che il ministro padano Maroni ha mandato ad invadere Vicenza con le proprie legioni romane.
Migliaia di uomini e centinaia di mezzi blindati sono stati schierati per accerchiare e impedire il corteo contro la nuova base statunitense; i manganelli e le maschere antigas esibite ieri sono la metafora dell’imposizione che si vuol calare sulla città berica, a cui è stato sottratto il diritto di decidere del proprio futuro.
Vicenza ha visto ancora una volta il volto del Questore mandato nella città berica per “estirpare alla radice il dissenso locale”; dopo il 6 settembre, quando Sarlo aveva fatto sollevare le donne sedute per terra tirandole per i capelli e picchiando cittadini inermi, ieri il corteo non è cascato nella trappola costruita per intimidire a spaventare chi difende la propria terra.
Sarlo ha dimostrato di non essere un uomo d’onore: dopo aver garantito agli organizzatori, ma anche alla Cgil, ai partiti e ai rappresentanti delle associazioni locali di schierare i propri uomini all’interno del Dal Molin e non contro il corteo, ha fatto il contrario. Un questore violento, ed anche falso e vigliacco. Questo è l’uomo che il ministro padano Maroni ha mandato ad invadere Vicenza con le proprie legioni romane.
Presidio Permanente, Vicenza, 5 luglio 2009
DA F.CO.
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