Si può ritenere utile o inutile, ma l’occupazione scolastica dovrebbe essere prevista nei programmi ministeriali, per il valore formativo e comunicativo in essa contenuto e rivolto ai ragazzi delle scuole superiori.
Stamattina abbiamo portato la nostra solidarietà e collaborazione ai ragazzi del Liceo Classico Occupato, rispondendo alla richiesta di partecipazione generale alla loro protesta, espressa in un dei tanti volantini che stanno facendo circolare per la città di Acri. L’occupazione del liceo è stata decisa con una raccolta firme dei favorevoli e contrari all’azione di protesta tra gli studenti, esprimendo già da questo un sano indirizzo di discussione delle problematiche, in questo caso della scuola. Diversamente da quello che si possa pensare, questi ragazzi hanno ben chiaro ciò che succederà alla scuola pubblica con il decreto Gelmini e la loro risposta, onesta e non politicizzata, parte inizialmente dall’occupazione con la coscienza di doverla e saperla portare avanti ad oltranza, senza date prefissate. Sono consapevoli del fatto che ad Acri molte scuole elementari dovranno chiudere, specie nelle frazioni, che le due scuole medie verranno accorpate e che il loro stesso istituto rischia di essere penalizzato non poco. I ragazzi, comunque, sono in fase organizzativa e le attività all’interno dell’istituto occupato sono concentrate su assemblee, mirate a prendere decisioni comuni, alla stesura e diffusione di volantini dove vengono fissati i termini della loro lotta ed alla coesione con gli studenti delle altre scuole acresi, di cui è stato occupato anche l’Istituto Professionale. Sono previste, però, attività culturali con mostre dedicate alla creatività degli studenti, proiezioni di film, e su tutto sono in preparazione altri cortei per amplificare la voce della protesta.
La piacevole sorpresa trovata nel visitare il Liceo Occupato è stata la notevole partecipazione delle ragazze ed il loro coinvolgimento nella gestione dell’occupazione che sovrasta di molto la timida e meno preparata adesione dei maschietti, questa è un’ottima speranza per il futuro della nostra città ed un buon indizio di mutamento della coscienza delle donne acresi di domani. C’è da registrare che alcuni professori hanno fatto una sorta di azione di “sabotaggio” intrufolandosi nell’istituto e tenendo lezione in maniera anomala con alcuni studenti che non prendono parte all’agitazione. Questi studenti che non partecipano si definiscono "dissociati", perché in disaccordo con la linea di lotta, e comunque a modo loro vogliono esprimere il dissenso al decreto Gelmini, con la preparazione per domani, durante la fiera del Beato Angelo, di un banchetto dove simuleranno la vendita delle azioni della scuola pubblica in un’ ipotesi di futuro privatizzato.
Per il momento, i ragazzi del Liceo Classico Occupato non hanno ricevuto nessun appoggio dalla società civile e sperano che invece ci sia l’adesione di più persone possibili per arricchire la protesta che ci ricordano non riguardare solo gli studenti di oggi e domani, ma anche il mondo del lavoro.
LA REDAZIONE
Stamattina abbiamo portato la nostra solidarietà e collaborazione ai ragazzi del Liceo Classico Occupato, rispondendo alla richiesta di partecipazione generale alla loro protesta, espressa in un dei tanti volantini che stanno facendo circolare per la città di Acri. L’occupazione del liceo è stata decisa con una raccolta firme dei favorevoli e contrari all’azione di protesta tra gli studenti, esprimendo già da questo un sano indirizzo di discussione delle problematiche, in questo caso della scuola. Diversamente da quello che si possa pensare, questi ragazzi hanno ben chiaro ciò che succederà alla scuola pubblica con il decreto Gelmini e la loro risposta, onesta e non politicizzata, parte inizialmente dall’occupazione con la coscienza di doverla e saperla portare avanti ad oltranza, senza date prefissate. Sono consapevoli del fatto che ad Acri molte scuole elementari dovranno chiudere, specie nelle frazioni, che le due scuole medie verranno accorpate e che il loro stesso istituto rischia di essere penalizzato non poco. I ragazzi, comunque, sono in fase organizzativa e le attività all’interno dell’istituto occupato sono concentrate su assemblee, mirate a prendere decisioni comuni, alla stesura e diffusione di volantini dove vengono fissati i termini della loro lotta ed alla coesione con gli studenti delle altre scuole acresi, di cui è stato occupato anche l’Istituto Professionale. Sono previste, però, attività culturali con mostre dedicate alla creatività degli studenti, proiezioni di film, e su tutto sono in preparazione altri cortei per amplificare la voce della protesta.
La piacevole sorpresa trovata nel visitare il Liceo Occupato è stata la notevole partecipazione delle ragazze ed il loro coinvolgimento nella gestione dell’occupazione che sovrasta di molto la timida e meno preparata adesione dei maschietti, questa è un’ottima speranza per il futuro della nostra città ed un buon indizio di mutamento della coscienza delle donne acresi di domani. C’è da registrare che alcuni professori hanno fatto una sorta di azione di “sabotaggio” intrufolandosi nell’istituto e tenendo lezione in maniera anomala con alcuni studenti che non prendono parte all’agitazione. Questi studenti che non partecipano si definiscono "dissociati", perché in disaccordo con la linea di lotta, e comunque a modo loro vogliono esprimere il dissenso al decreto Gelmini, con la preparazione per domani, durante la fiera del Beato Angelo, di un banchetto dove simuleranno la vendita delle azioni della scuola pubblica in un’ ipotesi di futuro privatizzato.
Per il momento, i ragazzi del Liceo Classico Occupato non hanno ricevuto nessun appoggio dalla società civile e sperano che invece ci sia l’adesione di più persone possibili per arricchire la protesta che ci ricordano non riguardare solo gli studenti di oggi e domani, ma anche il mondo del lavoro.
LA REDAZIONE
8 commenti:
Bravi ragazzi.
Non dimenticate però che la loro forza sta nella nostra ignoranza.
Sono in tutto e per tutto una delle ragazze occupanti più attive all'interno della rivolta e vi volevo ringraziare di aver accolto la mia richiesta di collaborazione.Stando al 2 novembre, l'occupazione è ancora in atto e non RESISTIAMO per ESISTERE. La nostra intenzione è quella di organizzare una manifetsazione e di rendere il nostro giornale più ricco e impegnato socialmente. I problemi della scuola italiana sono tanti e noi vogliamo precisare che non è il decreto in sè a indurci alla lotta ma il motivo per cui è stato approvato questo insieme di riforme. Non vogliamo pagare i debiti di nessuno!!!
Classico village?Sì, il nostro istituto è il miglior touring club della Calabria, per questo l'occupazione non può che continuare
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